E' tornato ad essere il vero Iorio

E' tornato ad essere il vero Iorio E' tornato ad essere il vero Iorio DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — Maurizio Iorio, milanese, 26 anni, ha ritrovato con 1 due gol realizzati alla Favorita, 11 sorriso dopo un'annata da incubo alla Roma di Erlksson. Con 1 giallorossi aveva conquistato lo storico scudetto del campionato '82-'83 giocando venticinque partite e segnando cinque reti. Poi era stato ceduto In prestito al Verona dove aveva trovato un clima ancora più ideale, venticinque partite giocate e ben quattordici gol all'attivo (sette su rigore), primo cannoniere italiano alle spalle di Platini (20) e Zico (19). Rientrato a Roma ha superato una stagione decisamente negativa. Incomprensioni tattiche con l'allenatore, un solo gol in carniere, poco, troppo poco, per un opportunista principe dell'area di rigore. Di qui la definitiva cessione alla Fiorentina che cercava una punta agile da affiancare al più prestante Monelli Cosi a Iorio è stata offerta la possibilità di un ul¬ teriore rilancio con un alle-' natore giovane come Aldo Agroppi che per 1 giocatori è come un fratello maggiore, prodigo di consigli e raccomandazioni. La stagione però non sembrava iniziare con il piede giusto. Ricorda l'attaccante: «JVoie muscolari mi hanno bloccato per venti giorni durante il ritiro. Ora ho ripreso da sei-sette giorni e ho già disputato due partite di Coppa Italia. A Firenze sono rimasto a secco. Ma contro il Palermo ho avuto fortuna ed ho realizzato due gol. Sono stato pronto, lesto a sfnltare le due occasioni propizie. Ero lì ed è stato abbastanza facile battere Palearl, per altro senza colpa. In entrambe aveva già ribattuto precedenti tiri dei miei compagni». Proprio per la sua condizione non ancora ottimale, Iorio al 71' ha lasciato 11 posto a lachini. A fine gara era il primo a uscire dagli spogliatoi e a prestarsi alle interviste, con 11 morale alle stelle, pronto a battere la mano sulla spalla dell'allenatore, che veniva intervistato dalla televisione, con un •Complimenti, mister». Iorio parla poco dell'ultima stagione alla Roma. •Un'annata negativa e basta. Per noi attaccanti il, gol è il miglior tonico. Questi due di Palermo sono molto importanti. Per me e per la Fiorentina. La società ha cosi quasi centrato il primo traguardo della stagione, il passaggio del turno in Coppa Italia. Segno che la squadra cresce bene, che il lavoro rende, che il morale e l'ambiente sono quelli giusti, senza polemiche o battibecchi. Siamo tutti molto uniti. Il clima e i rapporti interni spesso contano più del valore dei singoli giocatori». • Cerio, ci sono squadre più forti della Fiorentina — continua Iorio — ma noi possiamo compiere ancora notevoli progressi. E, sino a prova contraria, siamo con l'Udinese la sola formazione a punteggio pieno. Se poi si parla poco di noi, tanto di guadagnato.. Rino Cacioppo Mauri/io Iorio

Persone citate: Aldo Agroppi, Iorio, Maurizio Iorio, Rino Cacioppo

Luoghi citati: Erlksson, Firenze, Italia, Palermo, Roma