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Una seossa di terremoto mentre la gente pranza Nessun danno; è durata 2 minuti in città e cintura Una seossa di terremoto mentre la gente pranza Solo gli abitanti dei piani alti se ne sono accorti - L'epicentro tra la Val Sangone e la Val Chisone, intensità 4"-5° grado Mercalli il terremoto-ha. disturbato ieri il pranzo di una parte degli abitanti di Torino e della zona occidentale della provincia: in città qualche lampadario si è messo ad oscillare, si sono uditi scricchiolii nelle strutture portanti, a Oiaveno, comune più vicino all'epicentro, gli abitanti hanno sentito distintamente un forte boato che ha prece- duto la scossa, a Ferriere di Buttigllera e a Pinerolo qualcuno è sceso In strada, allarmato. Fortunatamente non si sono registrati danni: i telefoni dei vigili del fuoco, del 113 e dei carabinieri sono squillati a lungo, ma era soltanto la curiosità della gente che voleva sapere che cosa era accaduto. Secondo 11 Servizio geologico regionale, al cui calcolatore elettronico fa capo la rete dei sismografi operanti in Piemonte, la scossa è avvenuta alle ore 13,12 minuti e 40 secondi ed ha avuto una magnitudo 3,8 della scala Richter ed un'intensità 4-5 della scala Mercalli: in sostanza negli strati profondi della terra si è sviluppata un'energia equivalente all'esplosione di 4-5 tonnellate di tritolo (Tnt). L'epicentro è stato localizzato sullo spartiacque tra la Val Sangone e la Val Chisone, non lontano dall'Alpe Colombino. La durata del sismo, secondo la registrazione giunta dal sismografo più vicino (quello della Rocca Re- molon, presso Cesana. a quota 2131) è stata di 130 secondi, ma è stato avvertibile dalla gente per non più di 8-10. Secondo il dottor Papadopulos, geologo responsabile della rete sismica regionale, è stato un fenomeno isolato: .Non ci sono state né scosse premonitrici, né repliche. Una gran botta, la più forte registrata in Piemonte nell'85, e basta».