Tre signore nel salotto del cinema di Ugo Buzzolan

Tre signore nel salotto del cinema Un argomento che la tv affronta soltanto in questi giorni ■ I film della serata Tre signore nel salotto del cinema La diretta da Venezia su Raitre e stasera su Raiuno «Bellissimo», documentario sui film italiani soltanto elogiativo Sul video Rai in questi giorni ci si occupa di cinema. Ovviamente, con la Mostra di Veri aria in corso. Da Venezia ogni sera su Raitre c'è un collegamento di un 'ora che allinea servisi e interviste a cura di Enrica Bonaccorti, Irene Bignardi, Patrizia Corrano: un'ora densa di cronaca viva ben gestita de"', tre s'.-.ùore che al discorso critico uni.-cono quel pieeico di ' oscenità e di snob che alla biotta' nati manca mai. Piuttosto appaiono velleitari certi lutei,..ezzi da piccolo stime con pirc; da premio e telefonatine (pei che mai l'indovinello cinematografico attraverso um. volonterosa scenetta di 'jp'o<.'.. osi attori nelle salo d'E:cal 'i<r, e non con brani o i que : ■■■ture del film?). Co:.-.!. ■ , tolta qualche franai ia trasmissione ha una sua Nocevolezza e per chi vuole essere informato sulla Mostra, opc> e personaggi, costituisce un valido appuntamento quotidiano. Sempre in omaggio a Veneeia Raiuno manda in onda fra stasera e glov&" Prossimo un documentarlo a.aicato al cinema Italiano, «Bellissimo». Non so come sia la seconda parte; questa prima lascia a dir poco perplessi nel senso che è un ininterrotto elogio del nostro cinema da «Cabiria» a «Casablanca, Casablanca», dal neorealismo al nuovi comici, dall'horror alla commedia all'italiana, dalle maggiorate fisiche alle attrici di oggi sino agli sceneggiatori, al compositori, ai montato- ri, al direttori di fotografia, agli autori di effetti speciali. Tutto bene, tutto bello, tutti bravi, tutti imbattibili, il cinema Italiano è grande, di¬ vertente, meraviglioso, coraggioso, Intelligente ecc. Che il nostro cinema abbia meriti straordinari, lo sappiamo tutti. Però non è facile ca¬ pire il perché di un'esaltazione tanto entusiastica e incontrollata da sfiorare llngenultà in un momento in cui — e anche, questo lo sappiamo tutti — il cinema italiano non è certo uscito dalla crisi, e le sale si sono quasi dimezzate dal 1970, e l'invocata legge di riforma ancora non ri vede. Prudentemente ti programma è preceduto da uno sptegone che in sostanza dice «SI, va be', si parla sempre di una crisi grave e complessa, ma per una volta dimentichiamola e celebriamo 1 fasti del cinema italiano». A che servono, a chi giovano le celebrazioni? Il fatto è che la Rai dovrebbe occuparsi di cinema non soltanto tn occasione della Mostra di Venezia, e non soltanto in forma encomiastica. Una volta esistevano rubriche settimanali o quindicinali che nel pieno della stagione informavano sull'attività cinematografica. Oggi queste rubriche sono sparite mentre sarebbe indispensabile che non occasionalmente, e cioè in trasmlsstont fisse, il cinema — con tutti i suoi allettamenti (anteprime, incontri, registi, attori) e con tutti t suol grossi problemi al di là dello schermo — avesse una sua presenza costante in quella televisione che senza il cinema non si reggerebbe in piedi. Invece, salvo imprevisti, passata Venezia, del cinema non si parlerà più, e resteranno solo gli «Appuntamenti con il cinema», frettolosi •prossimamente- che saltellano da una rete all'altra, cosi frettolosi che dei film che presentano spesso non compare neanche il nome del regista. Ugo Buzzolan

Persone citate: Enrica Bonaccorti, Irene Bignardi, Patrizia Corrano

Luoghi citati: Venezia