In Liguria altri18 incendi Sardegna, cresce l'allarme

In Liguria mitri 18 intendi Sardegna, creste l'allarme Nella maggior parte dei casi sono causati da imprudenza e dolo In Liguria mitri 18 intendi Sardegna, creste l'allarme Sulle Riviere in meno di 48 ore cento ettari di bosco e macchia vanno in cenere GENOVA — In poco meno di 48 ore in Liguria sono stati distrutti dal fuoco circa cento ettari di bosco e alta macchia: è il bilancio, ancora sommarlo, tracciato alla «sala operativa» della Guardia Forestale a Genova dal responsabile del coordinamento, ingegner Silvio Sommazzi. Martedì gli incendi scoppiati lungo tutto l'arco della regione, nessuna provincia esclusa, sono stati più di trenta, ieri sempre secondo il bilancio della Forestale, gli incendi registrati fino alle 16 erano diciotto. Una decina erano già stati domati nel pomeriggio, mentre per gli altri erano ancora in piena attività sia 1 mezzi aerei mobilitati dalla protezione civile (aviazione, marina, forestale e vigili del fuoco), sia i mezzi terrestri e diverse centinaia di uomini. Gli incendi più estesi erano quelli di Montecalvo, vicino a Ventlmiglia, dove è stato necessario l'intervento di quattro aerei, un G-222, un C-130 e due «Canadair»; quello a Punta Mesco, nei pressi di Monterosso, dove è intervenuto un elicottero «AB 212» della marina militare e dove le fiamme, più volte domate, sono sempre riprese per l'impossibilità di compiere una integrale bonifica del terreno per la ripida pendenza dei costoni andati a fuoco; a Ventimiglia in località Case Cresci, dove sono pronti ad intervenire anche i «forestali» francesi qualora il fuoco oltrepassasse 11 confine. Altri focolai, infine, erano segnalati nelle province di Savona, Imperia e Genova. . «La situazione — conclude l'ing. Sommazzi — era abbastanza buona fino a Qualche giorno fa anche grazie all'elevato tasso dt umidità che rendeva meno facile l'attecchimento del fuoco, ora con il vento ed ti gran secco la situazione è peggiorata. Gli incendi di questi pforni, comun¬ que, ben difficilmente si possono attribuire all'autocombustione, moltissimi sono invece colposi e qualcuno doloso, ma è sempre molto difficile individuare i responsabili. La sala operativa è sempre in contatto con quella centrale di Roma, alla quale, dice l'ingegner Sommazzi »segnallamo ogni incendio e con la quale concordiamo, secondo le esigenze, l'intervento degli aerei per lanciare acqua e ritardante sul fuoco». ROMA — Non cambia la «mappa del fuoco». Oltre alla Liguria, ancora la Sardegna e l'Elba, mentre a Stromboli si constata la perdita di tutta la fascia verde esistente. In Sardegna la situazione è definita ^pesante»: in particolare preoccupano la protezione civile per la loro vastità tre del numerosi incendi se¬ gnalati. A Lei e Oniferi, in provincia di Nuoro, stanno bruciando sughereti e boschi di leccio su fronti molto vasti, mentre a Villanova Monteleone, nel Sassarese, le fiamme sono state ridotte sotto controllo soltanto nel tardo pomeriggio. Su questi tre Incendi sono intervenuti elicotteri «AB 205» e aerei «G 222». Nell'isolotto di Molara, devastato martedì dalle fiamme, Ieri è proseguita l'opera di bonifica. Squadre a terra col supporto degli elicotteri sono intervenute anche ad Arzana e Gairo (Nuoro), Monte Arci e Cuglierl (Oristano), Nulvi e Burgos (Sassari). A Stromboli, dove ancora fumano 1 roghi del devastante incendio domato solo la scorsa notte, la gente già comincia a misurare le dimensioni del danni, ingentisslmi per l'economia dell'isola. Danni al turismo perché 11 verde che spiccava contro le rocce nere vulcaniche è quasi scomparso. Ma danni notevoli anche per le coltivazioni, come la pregiata uva malvasia dai cui vigneti si produce un vino doc, ai cappereti, anche questa produzione tipica delle Eolie, ed infine agli uliveti. Inoltre, si nutrono preoccupazioni per i centri abitati perché il fuoco incenerendo' la vegetazione ha creato le condizioni per la caduta di frane e massi. Un'altra Isola provata dal fuoco è l'Elba: ieri l'allarme è scattato in una zona fra i piccoli centri di Chiesti e di Pomonte. Le fiamme, su un versante di circa 800 metri, hanno attaccato un'area di quasi 120 ettari di bosco ed in parte coltivati a vigneti.

Persone citate: Montecalvo, Silvio Sommazzi