Vicino chiude col terzo oro

Vicino chiude col ferzo oro Vicino chiude col ferzo oro Nel mezzofondo professionisti l'azzurro ripete il successo di due anni fa - Renosto per un soffio ha perso il bronzo ■ Gli altri titoli mondiali del quartetto di inseguitori e dello stayer Dotti BASSANO DEL O BASSANO DEL ORAPPA — Bruno Vicino ha conquistato il terzo titolo mondiale per l'Italia In questi felicissimi campionati mondiali della pista che si sono conclusi nella tarda serata di ieri. Vicino e rimasto in testa dal primo all'ultimo giro, senza dover faticare troppo: In sostanza ha respinto un palo di attacchi, a 10' dalla fine quello dell'olandese Kos, a 3' quello del velocista e seigiornista australiano Clark. Un altro azzurro, Renosto, 11 quale è stato un'ottima spalla per 11 compagno senza trascurare le proprie possibilità ha sfiorato la medaglia di bronzo, superando però il tedesco Schutz un àttimo troppo tardi, quando il colpo di pistola aveva ormai chiuso la gara. E' stata comunque una gara trionfale nella quale non si è inserito soltanto lo stradista Vittorio Algeri, Vicino è il classico stayer venuto dalla strada. Era un promettente dilettante: vinse anche il campionato Italiano nel '73, ma capi di non avere avvenire fra i professionisti pur trovando sempre sistemazione in vari gruppi sportivi. Si dedicò al mezzofondo nel 1977 mentre stava declinando De Lillo, 11 suo preparatore e il suo allenatore negli ultimi anni. Sempre azzurro al mondiali, dal '79 costantemente nei primi cinque (tranne lo scorso anno a Batobrd'al Zuunsimgitoè undacosi lesosonelamfodu«rsusmmnhgicadè CseInvgmd Barcellona) aveva conquistato due volte la medaglia di bronzo e una volta quella, d'argento prima di arrivare al titolo mondiale nel 1983 a Zurigo. Quello di Ieri sera è dunque un bis. Vicino, 33 anni 11 prossimo 7 settembre, ha gareggiato col costante incitamento di un pubblico amico: egli è nato Infatti a Vlllorba, a una trentina di chilometri dal velodromo di Bassano, Tre gli azzurri in Uzza, come abbiamo detto, Vicino si sentiva ottimamente spalleggiato, ma non ha avuto bisogno di tanti aiuti. Ha corso soltanto un brivido quando nel tentativo di superare l'olandese Priem, il quale ovviamente faceva da spalla al piti forte compagno Kos, ha perduto per qualche istante 11 «rullo». SI è tuttavia ripreso subito. Il finale è stato entusiasmante, soprattutto in riferimento a Renosto, che era finito in quinta posizione, ed ha rimontato finendo, come già detto, in volata per mancare di un niente la medaglia di bronzo. Al secondo posto si è piazzato l'australiano Clark, stayer improvvisato e seigiornista affermatisslmo. Gli sportivi veneti, presenti In massa al velodromo, avevano rivissuto lunedi notte, grazie al «quartetto», momenti entusiasmanti ormai dimenticati. Era infatti dal nsmdflrfnnm '71 a Varese che gli azzurri non vincevano 11 titolo nella specialità (e fu anche l'ultimo, in assoluto, per la pista dilettanti). La formidabile formazione preparata da Orlati ha continuato a stritolare avversari. Oli ultimi, i più forti, ossia i polacchi nella finale. Dopo 1 primi girl appena incerti, il quartetto azzurro ha addirittura avvicinato gli avversari verso l'epilogo superandoli di ben 8" senza necessità di spingere a fondo. I quattro neo-campioni del mondo sono il veneto Roberto Amadio, 22 anni; 11 ravennate Gianpaolo Orlsandl, non ancora ventunenne; il milanese Massimo Brunelll, ventiquattrenne, e 11 padovano Silvio Martinetto, ventiduenne. Ieri sera erano In palio altri due titoli mondiali. Nel tandem vittoria del cecoslovacchi Viteslav-Roman davanti agli statunitensi Vails-Barczewskl ed al tedeschi occidentali Wallscheld-Weber. Nell'individuale a punti per dilettanti, bis dello svizzero Preuler (che aveva già vinto 11 kelrin) medaglia d'argento all'altro elvetico Lederman ed ultima" soddisfazione, 11 bronzo di Stefano Allocchlo, per 1 pistards azzurri. Carlo Valeri

Luoghi citati: Barcellona, Bassano, Italia, Varese, Zurigo