Leeh Walesa attacca il regime «A Danzica era in malafede»

Leeh Walesa afta€€a il regime «A Danzi€a era in malafede» Leeh Walesa afta€€a il regime «A Danzi€a era in malafede» VARSAVIA — Le autorità polacche «consideravano gli accordi di Danzlca una manovra tattica in attesa del momento per liquidare tutto ciò con la forza», ma la Polonia non rinuncia al suol ideali e «non cambici a la libertà per la schiavitù e la democrazia per la dittatura». Lo afferma Lech Walesa in una dichiarazione ai giornalisti occidentali in occasione del quinto anniversario della firma, Il 31 agosto 1980, degli storici accordi. L'ex presidente di Solidarnosc sottolinea che la società «è tuttora disponibile all'accordo» per salvare II Paese dal precipizio e che è una «Illusione» credere che essa abbia rinunciato a far valere le sue ragioni. Secondo Walesa, Il fatto che attualmente non si ricorra a scioperi e dimostrazioni dipende soltanto dal fatto che la situazione non è favorevole. In questa fase «non sono necessari milioni di manifestanti che si oppongano alla polizia, ma piccoli gruppi di persone in grado di pensare e con una prospettiva di ampio respiro». Nel Paese la polemica sulle prossime elezioni non accenna a diminuire. Il portavoce del governo Jerzy Urban ha implicitamente accusato la Chiesa di avere respinto le proposte governative per una «più rappresentativa» partecipazione di esponenti cattolici alle elezioni politiche del 13 ottobre. L'altro Ieri II primate polacco, cardinale Glemp, aveva Indicato che la stretta neutralità della Chiesa deriva dal fatto che non esistono ancora «le possibilità per una partecipazione del cattolici alla vita del Paese». Urban ha detto che 11 governo è favorevole a una «significativa partecipazione dei rappresentanti dell'opinione cattolica nelle liste per 11 Parlamento. Avremmo voluto una partecipazione più significativa e 1 rappresentanti dell'episcopato ne sono al corrente». Anche 11 «Comitato Indipendente di aiuto al pensionali e handicappati» ha Invitato 1 polacchi a boicottare le elezioni. Ieri Infine 53 esponenti di Solidarnosc hanno sottoscritto un appello per la liberazione di Tadeusz Jedynak, uno del firmatari degli accordi di Danzlca, arrestato 11 17 giugno e che rischia la pena di morte sotto l'accusa di «tradimento».

Persone citate: Glemp, Jerzy Urban, Lech Walesa, Tadeusz Jedynak, Urban, Walesa

Luoghi citati: Polonia, Varsavia