Von Stroheim, un sadico dal cuore d'oro

Von Stroheim, un sadico dal cuore d'oro MH iiXhy.J 1 ^ re ^ «Queen Kelly» (nella versione ricomposta) Von Stroheim, un sadico dal cuore d'oro VENEZIA — «Queen Kelly», lo storico film 1928 di Erich von Strohclm con Gloria Swanson, viene proiettato oggi nella versione ricomposta e integrata già presentata al Festival di Berlino. Da «A Girl Llke I» (Una ragazza come me), autobiografìa della scrittrice di cinemi. Anita Loos, autrice di «Gli uomini preteriscono le bionde», ecco la storia dell'ingresso di von Strohelni a Hollywood. Allo Studio, appena fuori dell'entrata, c'èrano delle panche su cui i soliti disoccupati di Los Angeles — uomini e donne — se nettavano seduti per intere giornate, nella speranza di venir chiamati dentro a fare da comparse... Una fatale mattina, su una delle panche venne a sedersi un genio ancora sconosciuto. John Emerson stava per cominciare a girare Vecchia Heidelberg quando, mentre si avviava alio Studio, improvvisamente si fermò stupefatto alla vista di un uomo che rappresentava lo spirito stesso di Heidelberg: portamento impettito, testa rasa, monocolo, cicatrici sulla guancia, insomma tutto. Emerson si avvicinò per chiedergli come si chiamasse; l'uomo si alzò rigidamente in piedi, si mise sull'attenti, e, salutando come un ufficiale prussiano, rispose: 'Von Stroheim, signore». «Lei sa qualcosa di Heidelberg?//, domandò Emerson. «Mi sono laureato a quella Università», rispose von Stroheim. « Venga con me>>. Era la prima volta che von Stroheim metteva piede in uno Studio, il suo primo contatto con un'arte di cui doveva diventare maestro... Nella vita era un grande attore, come lo fu nel cinema. Non diversamente da Griffi ih, adorava il mistero; nessuno sapeva come mai avesse lasciato la Germania e perché; le uniche cose che si sapessero del suo passato erano vaghe e probabilmente false... Gli piaceva mostrarsi servile con chi stava sopra di lui, e tiranno con chi stava sotto. Come aiuto regista, si vantava di essere temuto dalle sfortunate comparse, ma tutto il suo' modo di fare era troppo palesemente finto per essere veramente sadico. Aveva un cuore d'oro. Anita Loos

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