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Satira e dramma in Argentina per una piccola sporca guerra PRIME FILM: Olivera regista dell'Orso d'argento a Berlino Satira e dramma in Argentina per una piccola sporca guerra PICCOLA SPORCA GUERRA di Hector Olivera, con Federico Luppl, Hector Bldonde, Victor Laplace. Satirico, colori Argentina 1983. Cinema Centrale. Presentato nel 1984 al Festival di Berlino, Piccola sporca guerra vi ottenne un meritato Orso d'argento. Meritato perché il film è di stampo originale nella sua mescolanza di satira e dramma; perché l'ironia che alimenta i risvolti beffardi non appare stonata in una vicenda dove, come in ogni guerra o guerriglia, non difettano 1 morti. In certe parti la vicenda — ispirata al romanzo No abrà mas pena ne olvido («Non ci sarà più punizione né oblio») di Osvaldo Soriano, noto scrittore argentino — possiede 1 toni d'una commedia che trae spunti faceti dalle paradossali situazioni collegate alla «piccola sporca guerra» prospettata dal titolo Italiano mentre altrove è la crudezza dell'argomento conflittuale a emergere dal contesto. La risata è posta tuttavia con discrezione a', servizio delia storia che si svolge nel 1974 in una ipotetica cittadina vicino a Buenos Aires. Agonizza la dittatura peronlsta, frantumata in più fazioni, i cui componenti s'ingegnano in vari modi, da consumati intriganti, per non finire troppo male alla possibile caduta del regime. Bersaglio d'una particolare fazione è Ignacio Fuentes, accusato di bolscevismo e costretto a barricarsi nel municipio per non esser vittima della congiura contro di lui. Alla fazione avversa a Ignacio tocca di dover improvvisare, per risolvere la situazione, un miniconflitto, una guerriglia non solo urbana che avrà morti veri. Il regista Olivera ha conferito al racconto un amaro senso umoristico che attenua la crudezza della parte tragica con un equilibrio sapientemente calcolato. Da un complesso di interpreti poco noti o del tutto sconosciuti al nostro pubblico il regista ha ottenuto, nel grottesco, nel drammatico, risultati espressivi di alta qualità. a. v.