Per Bruno la vacanza in Italia è diventala incubo di paralisi di Bruno Gianotti

Per Bruno la vacanza in Italia è diventala incubo di paralisi Commovente storia di un giovane figlio di emigrati in Australia Per Bruno la vacanza in Italia è diventala incubo di paralisi Vittima di un incidente, potrebbe essere salvato a Melbourne: ma il trasporto costa 165 milioni Doveva essere una vacanza, un viaggio In Italia per conoscere la nonna, 1 fratelli del padre, 1 loro figli. Per Bruno Scolaro, nato In Australia 23 anni fa da genitori italiani, per una famiglia divisa da 30 anni, quel giorni di festa si sono trasformati in una tragedia senza fine: una gita in auto da Chlerl alla Panoramica, un Incidente sulla via del ritorno. Sono morti tre ragazzi, Bruno è paralizzato da quasi due mesi in un lettino del Cto. Porse non potrà più camminare. Ma nell'angoscia di questi momenti si intravede una piccola speranza: un centro specializzato in Australia, un'operazione, cure d'avanguardia potrebbero aiutare Bruno a riprendersi. Bisogna riportarlo a Melbourne e in Europa c'è un solo aereo attrezzato con una sala di rianimazione: è a Londra, gestito da un'associazione di volontari che presta la sua opera gratuitamente. Chiede soltanto il rimborso delle spese. Dall'Europa all'Australia ci sono però 30 ore di viaggio, una spesa immensa: 65 mila sterline, qualcosa come 165 milioni che una famiglia di emigranti non ha e non ha mai avuto. Il sogno di Bruno Scolaro, vedere l'Italia, era cominciato un anno fa. Finiti gli studi di elettrotecnica, aveva cominciato a mettere da parte i soldi del primo lavoro, a studiare l'italiano. Suo padre Eugenio aveva lasciato il paese in provincia di Treviso nel 1952, mentre i genitori e 1 fratelli si trasferivano a Chlerl, nel 1952. S'era sposato a Melbourne con un'emlgrata triestina, la signora Giovanna. Ha un lavoro dignitoso In un cantiere navale, due figli (Bruno e Denis, 27 anni) ma non può permettersi di regalare il viaggio. A costo di rinunce e sacrifici Bruno raggiunge la somma necessaria. Alla fine di giugno parte per l'Italia. A Chlerl gli fanno gran festa. Vorrebbero portarlo un po' in giro, ma un fastidioso malanno agli occhi lo costringe a restare tre giorni in casa. Domenica 30 giugno i cugini lo convincono a uscire: una breve gita per vedere Torino dall'alto. La tragedia sulla via del ritorno: l'auto sulla quale viaggiano in 5 sbanda, esce fuori strada. Perdono la vita tre cugine: Anna Lisa, 20 anni; Monica e Cristina, 18 e 8 anni, sorelle. Simone, 16 anni è illeso. Bruno ha una brutta frattura: 1 pezzi della quinta vertebra dorsale premono sul midollo, bloccano i movimenti. Al Cto viene operato due volte. Ha difficoltà di respirazione, ma supera la crisi. I medici della Rianimazione dicono che dalla prossima settimana potrebbe affrontare 11 viaggio. Ma alla fine di questa tristissima vicenda c'è ancora 11 problema del denaro. Eugenio Scolaro e sua moglie hanno speso tutto per volare al capezzale del figlio. Non hanno neppure le valigie: uno sciacallo le ha rubate dall'auto del fratello che li aveva accompagnati al Cto. Da un mese, con l'aiuto degii stessi medici, cercano chi possa aiutarli. Hanno trovato un valido appoggio nel Centro Sociale Accoglienza Stranieri, un'organizzazione presieduta da don Giuseppe Cerino, vicario vescovile, sede zonale nello studio Ruata di via Ellero. Il Centro si è messo in contatto con il console australiano a Milano che ha prospettato una soluzione: -Il mio governo può anticipare il denaro. La famiglia li restituirà a rate-. Ma ci vorrà tempo, forse mesi. Dalle compagnie di linea non sono venute prospettive migliori: .E'possibile prenotare tutta una prima classe, con una spesa relativamente alta, 40 milioni, e attrezzarla con le apparecchiature di rianimazione. Tutti i posti della British e della Quantas sono però esauriti fino a ottobre-. Bruno Scolaro non può aspettare a lungo. Per 1 medici .opnf giorno perduto prima del nuovo intervento è un passo indietro, c'è il rischio di non arrivare in tempo-. Bruno Gianotti

Persone citate: Anna Lisa, Bruno Scolaro, Eugenio Scolaro, Giuseppe Cerino, Ruata