Minacciata di morte la giovane che voleva lare la poliziotta?
Minacciata di morie la giovane che voleva lare la poliziotta? Aveva scritto una lettera con accuse alla mafia Minacciata di morie la giovane che voleva lare la poliziotta? PALERMO — Puntuali, le minacce. Maria Andrea Russo, infermiera di 30 anni, sposata, figlia di un pregiudicato, diventata un «caso» dopo la pubblicazione sulla stampa nazionale di una lettera in cui stigmatizza la mafia e rivelava 11 desiderio di sempre di entrare nella polizia, adesso attraversa momenti di grande apprensione. All'indomani del suo gesto, quanto meno «anomalo» in una città devastata dalla violenza criminale e da una sorta di altrettanto colpevole Indifferenza della gente, sono cominciate a fioccare nella sua abitazione di Ficarazzl, a pochi chilometri dal capoluogo, intimidazioni telefoniche. Gli anonimi — racconta la donna — si fanno vivi frequentemente, preannunciando pesanti ritorsioni: -Farai la stessa fine di Montana e Cassarà- (1 due funzionari della 8quadra mobile palermitana assassinati dalla ma¬ I fia 11 28 luglio ed 11 6 agosto scorsi). Maria Andrea Russo, senza presentare un esposto formale (-Contro chi?-, si chiede), si è però rivolta al suol amici poliziotti che vigileranno attorno al suo appartamento. Nella lettera Maria Andrea, dopo aver espresso sentimenti di ammirazione per tutti gli investigatori che si battono contro la mafia, aveva aggiunto: .// mio desiderio, fin da bambina, è sempre stato quello di far parte della polizia. Purtroppo non ho mai potuto realizzarlo perché mio padre è schedato mafioso. E infatti lo è. Ma la mia unica "colpa" è di essere sua figlia. Non ho mai vissuto con lui: andai in collegio quando aveva quattro anni e quando ne uscii, ormai quindicenne, mia madre si era separata. Mio padre non l'ho più visto, non so che fine abbia fatto, ma se potessi cambiare nome lo farei volentieri-. a. r.
Persone citate: Cassarà, Maria Andrea, Maria Andrea Russo
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