Gli scienziati Urss non vengono a Erice di Piero Bianucci

Gli scienziati Urss non vengono a Enee La rinuncia è ufficiale, il giallo continua Gli scienziati Urss non vengono a Enee Da Mosca nessuna spiegazione - L'assenza sempre più «rilegata alla scomparsa dello scienziato Alexandrov e del diplomatico Yurcenko DAL NOSTRO INVIATO E RICE — La delegazione sovietica non è arrivata. Neppure un messaggio di spiegazione. Cosi il quinto seminarlo del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana sulle guerre nucleari si è aperto ieri senza il più importante degli Interlocutori. Al tavolo della presidenza, accanto al fisico Antonino Zichichi, siedono tre Premi Nobel (Teller, Wlgner ed Eccles) e il ministro degli Esteri Andreotti. Lunghi e incoraggianti messaggi hanno inviato Giovanni Paolo II, Cosslga, 11 segretario dell'Onu Perez De Cuéllar e 11 presidente Reagan. Da Mosca solo 11 silenzio. La misteriosa scomparsa a Madrid qualche mese fa di Vladimir Alexandrov, uno scienziato specialista in simulazioni al computer di guerre nucleari, già autore di importanti relazioni scientifiche qui al Centro Majorana, e 11 timore che 11 seminario di Erlce diventi una ulteriore occasione di «tentazioni occidentali» sono probabilmente all'origine dell'assenza sovietica. Ma l'ambasciata di Mosca a Roma parla in proposito di «illecite insinuazioni» e ribadisce che non può dare alcuna informazione circa l'assenza della delegazione sovietica in quanto l'invito a Erlce non è passato per i ca¬ nali diplomatici, ma soltanto attraverso contatti personali fra scienziati. Il caso Alexandrov va al di là di Erlce, rischia di investire 1 rapporti che con l'era Gorbaclov stavano riallacciandosi fra Est e Ovest, come si era visto anche a Helsinki. I punti fermi del giallo sono pochi. Cerchiamo di ricostruirli. Vladimir Alexandrov è un giovane, scienziato sovietico emergente dalla carriera insolitamente rapida. Ancora trentenne, diventa capo della Sezione di calcolo elettronico dell'Accademia delle scienze sovietica. Viaggia parecchio e per due anni viene a Erice: un visto per l'Occidente non si concede a chi non dà pieno affidamento al Cremlino. Ma Alexandrov in Occidente ha un comportamento poco ufficiale. Firma persino un documento di scienziati favorevoli a una graduale riduzione del segreto sulle ricerche di tipo militare. Un po' in italiano e un po' in spagnolo, non si sottrae a inter- viste e dibattiti. Nella scorsa primavera Alexandrov ottiene un altro visto e va a Cordoba in Spagna per partecipare a un convegno internazionale sulla denuclearizzazione. Il primo aprile viene visto a Madrid. Dovrebbe essere soltanto una tappa, tra un aereo e l'altro. Invece scompare. La moglie lo cerca da Mosca, invano. Soltanto il 17 luglio l'ambasciata sovietica annuncia ufficialmente la scomparsa e sollecita ricerche risolutive presso il governo spagnolo. Ma due settimane dopo a Roma scompare II diplomatico Vitali Yurcenko. C'è chi vede qualche connessione fra i due casi, chi sostiene che Yurcenko aveva tra i suol compiti quello di scoprire che cos'era successo di Alexandrov e di occuparsi della sicurezza della delegazione sovietica a Erlce, nel caso fosse venuta. In ogni modo di Alexandrov, nessuna traccia. Il Nobel Teller, padre della bomba H americana, lascia capire che potrebbe anche non essere più vivo. La domanda che ora ci si pone è se l'assenza sovietica a Erice sia il segnale di una nuova più severa chiusura del Cremlino. Certo per la diplomazia italiana è una sconfìtta. Lo stesso ministro degli Esteri Andreotti, ancora i primi di agosto, alla Conferenza di Helsinki, aveva avuto dal collega' sovietico Eduard Shevardnadze, assicurazione che l'Urss sarebbe stata rappresentata a Erice da scienziati al massimo livello. -L'assenza degli scienziati sovietici, che pure desideravano venire, come io stesso ho potuto constatare, — ha detto Andreotti ieri mattina in apertura del suo intervento di 44 pagine — mi piace interpretarla più come una reazione cautelativa a fatti contingenti (la scomparsa di un diplomatico sovietico a Roma e le condizioni molto pubblicizzate internazionalmente dell'ordine pubblico in Sicilia) che come passi indietro in una volontà costruttiva della comunità degli scienziati.. La battuta sull'ordine pubblico in Sicilia localmente è stata assai poco gradita, ma forse ha consentito ad Andreotti di offrire un alibi insperato ai «grandi assenti». Il seminario di Erlce è sempre stato un motivo di dialogo prezioso, e l'anno scorso era rimasto addirittura l'unico tavolo di confronto tra Est e Ovest. E' comprensibile il tentativo di non aggravare le lacerazioni: a Questa quinta sessione — ha detto Zichichi — si apre sema la partecipazione diretta degli scienziati sovietici. Una cosa però è sicura: gli scienziati sovietici sono con noi, sono per la collaborazione internazionale, per l'abolizione del segreto in tutte le ricerche scientifiche, tecnologiche e militari-. Piero Bianucci