Incensurato, 25 anni: preso l'uomo che accecò la drogata

Incensurato, 25 anni: preso l'uomo ihe accecò la drogata Due cani e un poney gli indizi che hanno guidato la polizia a Desio Incensurato, 25 anni: preso l'uomo ihe accecò la drogata Era sceso a Milano «per divertirsi» - Dopo cena scoppia la lite: la donna cerca di fuggire, lui le afferra la testa da dietro infilandole le dita negli occhi MILANO — L'uomo che ha strappato gli occhi alla tossicodipendente tedesca è stato arrestato. Santino Bergomi, 25 anni, incensurato, è titolare di una piccola ditta per la manutenzione di giardini a" Bovisio Masciago, in Viale del Carso 14. Ha confessato, spiegando di avere infilato le dita negli occhi di Gabriele Ingeborg Hammerschmidt, nella notte fra il 14 e il 15, durante una colluttazione. Gli agenti, guidati dal capo della «Mobile» dottor Achille Serra e dal dottor Andrea Caridi, responsabile della Squadra Narcotici, sono arri-,| vati in casa di Bergomi nel pomeriggio. In mattinata, una sessantina di poliziotti, organizzati in gruppi di due, avevano perlustrato tutta la zona nord-ovest di Milano, anche con gli elicotteri. Un'operazione in grande stile, minuziosa: il territorio di Desio in particolare, è stato diviso in mini-settori, gli agenti l'hanno setacciato palmo a palmo, alla ricerca della «capanna» di cui aveva parlato la giovane. C'era un dettaglio, che, opportunamente, non era stato finora divulgato: in quella baracca, aveva raccontato l'infermiera, c'erano due cani, uno piccolo e uno grosso, e, nella stalla, un pony. L'uomo, sempre secondo i ricordi di Gabriele, non abitava 11, ma vi si recava saltuariamente. Era -altol.SO, barba e baffi, molto robuston. Appena gli agenti hanno trovato il pony e due cani dentro una baracca, sono risaliti a chi la affittava: 11 Bergomi. Sono andati a casa sua. dove vive con i genitori, e hanno constatato che l'uomo corrispondeva, fisicamente, alla descrizione della vitti¬ ma. Gli hanno chiesto dove e come aveva trascorso la sera della vigilia di Ferragosto. Bergomi ha risposto indicando nome e cognome di alcuni amici. Un rapido controllo ha permesso di accertare subito che non era vero; non solo, ma è risultato che. alle sei di mattina del 15 agosto, un conoscente era stato svegliato dal Bergomi, che, con l'aria angosciata, gli chiedeva di aiutarlo: l'auto gli si era improvvisamente guastata. Un particolare determinante: Gabriele infatti aveva riferito che. durante la colluttazione in auto, lei, a un certo punto, con un calcio, aveva colpito la chiave dell'accensione, rompendola e impedendo cosi all'aggressore di proseguire. Davanti a queste contesta- zioni Bergomi ha confessato. Il suo racconto collima con il racconto di Gabriele. La sera del 14 agosto, con un amico — la polizia ne tace 11 nome perché non ha responsabilità nel fatti — Bergomi dopo il lavoro scese a Milano «per divertirsi», in Piazza Castello fece salire sulla sua auto la giovane. Insieme, i tre andarono nella baracca -dove c'era il pony- e qui l'amico li salutò. Bergomi e Gabriele mangiano, hanno rapporti (prima, avevano fissato la tariffa in 50.000 lire), poi l'uomo fa salire in auto la donna per riaccompagnarla. Ma si accorge che dalla macchina sono sparite alcune banconote da centomila lire. Accusa Gabriele, che nega di averle prese, e continua a negare anche quando lui comincia a picchiarla. L'auto si blocca mentre stanno attraversando il parco delle Groane. La giovane scende correndo, lui la rincorre, l'afferra da dietro, per la testa, le dita le finiscono negli occhi. I due cadono avvinghiati: quando Bergomi si alza vede lo scempio e fugge, dopo avere coperto la donna con un pezzo di moquette che aveva in auto. In qualche modo, Gabriele si trascina sulla strada: qui la incontra un automobilista di passaggio, rimasta sconosciuto, che telefona per chiedere soccorsi. Bergomi ha aggiunto di avere trascorso questi giorni senza dormire, e di non sapere se la vittima fosse morta o meno. Di comprare un giornale, non gli è venuto in mente. Ieri sera, alla conferenza starnila convocata per le 19, aveva una maglietta bianca con la scritta «Usa-Africa» e un'aria stravolta, intontita. E' accusato di lesioni personali aggravate: rischia fino a 12 anni di reclusione. Ornella Rota Santino Bergomi, arrestato

Luoghi citati: Bovisio Masciago, Carso, Desio, Milano