Mitterrand, guerra ai pacifisti

Mitterrand, guerra ai pacifisti Ordine alla flotta: difendere, anche con le armi, l'isola di Mururoa Mitterrand, guerra ai pacifisti L'annuncio mentre da Amsterdam salpava per il Pacifico il battello che sostituirà la «Rainbow Warrior», affondata dagli 007 francesi - L'eventuale «battaglia»: navi da guerra contro navi disarmate - L'opposizione gollista chiede le dimissioni del premier Fabius «per incompetenza» DAL NOSTRO INVIATO PARIGI. — La flotta francese nell'Oceano Pacifico userà la forza, armi comprese, contro le navi ecologiste di Greenpeace, se queste si avvicineranno all'isola polinesiana di Mururoa. L'ordine è stato solennemente lanciato domenica sera dal comandante supremo des Armées, Francois Mitterrand. La «dichiarazione di guerra» al pacifisti, che vogliono impedire gli esperimenti nucleari francesi previsti per settembre, è avvenuta mentre salpava dal porto di Amsterdam la nuova ammiraglia di Greenpeace, la quale batte bandiera americana. La nave, diretta verso le isole polinesiane, sostituirà 11 «Rainbow Warrior» affondato con due cariche di esplosivo, 11 10 luglio scorso, da agenti segreti parigini nel porto neozelandese di Auckland. E' proprio una dróle de guerre, una strana guerra, quella che il Presidente socialista francese dichiara ai pacifisti di un'organizzazione internazionale, con profonde radici soprattutto nel Paesi anglosassoni. Oli ecologisti parigini di Greenpeace affermano che «se f. ridicolo uccidesse- ci sarebbe un'ecatombe nel governo mitterrandiano. E cosi dicendo pensano anche a quando la flotta francese nel Pacifico dovrà affrontare la flotta degli ecologisti, formata per lo più da velieri e canotti pneumatici, comunque da imbarcazioni disarmate. La «battaglia» si svolgerà sotto lo sguardo delle televisioni di mezzo mondo, attirate dalla pubblicità data all'affare Greenpeace, grazie al fallimento dell'operazione del servizi segreti di Parigi. Da più di dieci anni la Marina militare allontana gli ecologisti dalle acque di Mururoa, poligono della force de frappe atomica. Ma lo ha sempre fatto con discrezione. In questa occasione Mitterrand ha battuto la grancassa. E' la prima volta che un Presidente della Repubblica impartisce pubblicamente un ordine di quel tipo -aux Armées-. I motivi che l'hanno spinto a quel gesto insolito sono abbastanza decifrabili. La solennità, che appare grottesca agli ecologisti, rivela la gravità dell'affare Greenpeace. I commentatori di politica interna sostengono che in questa circostanza quella solennità era di rigore, necessaria. Mitterrand deve rassicurare l'opinione pubblica circa la sua intenzione di proseguire gli esperimenti atomici, cioè di rafforzare e aggiornare la dissuasione nucleare, su cui si basa 11 sistema difensivo francese. Deve Inoltre garantire alle forze armate che la condanna dell'operazione di Auckland, ossia l'affondamento del •Rainbow Warrior», e le promesse sanzioni contro i responsabili civili e militari, non significano un cambiamento della strategia francese. Una rinuncia al poligono atomico polinesiano equivarrebbe per Parigi, che non dispone degli spazi americani, sovietici e cinesi, a una drastica limitazione della sua force de frappe. Mitterrand non ci pensa del resto neppure e doveva farlo sapere. E' un primo tentativo se non di disinnescare per lo meno di attenuare gli effetti della bomba politica che deve esplodere nel prossimi giorni a Parigi. Cinque settimane dopo l'affondamento del «Rainbow Warrior». 1 giornali continuano a chiedere che i responsabili dell'operazione, non solo militari ma anche politici, vengano designati e puniti. Il settimanale Le Potnt addita con insistenza, insieme ad altri giornali, 11 ministro della Difesa, Charles Hernu. Il fedele collaboratore amico di Mitterrand sarebbe stato colto da un attacco di collera, all'inizio dell'anno, leggendo un rapporto dettagliato sulle intenzioni degli ecologisti di Greenpeace di circondare con la loro flotta disarmata l'isola di Mururoa e di far sbarcare del polinesiani sulle sue spiagge, al fine di impedire gli esperimenti atomici di settembre. In seguito alla collera del ministro sarebbe stata organizzata l'operazione, che ha condotto gli agenti segreti a far saltare il «Rainbow Warrior». Il ministero della Difesa, dopo un lungo silenzio, comincia a giustificarsi, facendo capire che era stata decisa soltanto un'azione di sorveglianza e che a questa dovevano limitarsi gli uomini inviati a Auckland. L'affondamento della nave e la morte del fotografo portoghese che si trovava a bordo sarebbero state delle -bavures- (sbavature) impreviste. 8e anche cosi fosse, sostengono i giornali, 11 ministro in carica da quattro anni dev'essere ritenuto responsabile di un'operazione che -ha disonorato la Francia-, ora accusata di terrorismo di Stato. Nell'attesa del risultato dell'inchiesta, affidata da Mitterrand all'insospettabile gollista Bernard Tricot, l'opposizione è stata nei giorni scorsi prudente. Ma ora è partita all'attacco. In Parlamento li portavoce gollista, Charles Pasqua, ha chiesto le dimissioni del primo ministro, Laurent Fabius, «per incompetenza*. Il deputato dell'opposizione, presidente del gruppo Rpr, ha detto che «se la prova fosse fornita die i servizi speciali francesi sono implicati nell'affare Greenpeace, allora la responsabilità non potrebbe essere designata die a livello dello stesso primo ministro-. Più preciso ancora è stato 11 giscardiano Jean Lecanuet, il quale ha definito la missione di Auckland -assurda e penosa-. -Poiché sono stati i servizi segreti francesi ad affondare la nave... l'hanno fatto in servigio comandato e ora si tratta di sapere chi ha ordinato la missione-. I comunisti sono i soli a designare lo stesso Presidente della Repubblica. Scrive il direttore de l'Humanité: -Nessuno può pensare che una decisione tanto grave sia stata presa sema l'avallo del Capo dello Stato-, Bernardo Valli Amsterdam. Domenica ha lascialo l'Olanda per l'Oceano Pacifico la «Greenpeace», la nave che sostituirà la «Rainbou Warrior» nelle manifesta/ioni di protesta contro gli esperimenti nucleari (Ansa)

Luoghi citati: Amsterdam, Francia, Olanda, Parigi