Il Papa: pace con l'Islam

Il Papa: pace con l'Islam Storico discorso nello stadio di Casablanca a 50 mila musulmani Il Papa: pace con l'Islam «Ci sono state guerre e polemiche: credo che Dio inviti a cambiare il nostro vecchio costume» - «Esistono differenze, accettiamole con rispetto e tolleranza» - Il Pontefice ha abbracciato e baciato re Hassan secondo - «I fedeli di Maometto ritengono come noi che Gerusalemme debba avere uno statuto particolare» NOSTRO SERVIZIO CASABLANCA — «Musulmani e cristiani si sono generalmente compresi male fra loro. In passato ci slamo contrapposti e quasi esauriti a vicenda in polemiche e guerre. Io credo die Dio ci inviti oggi a cambiare il nostro vecchio costume. Dobbiamo rispettarci gli uni gli altri ed anche emularci in opere buone sulla via del bene... Cinquantamila giovani marocchini hanno ascoltato 11 Papa pronunciare queste parole nel grande stadio di Casablanca. Tutti islamici: Giovanni Paolo II ha voluto sceglierli come primi destinatari di un messaggio che segna in qualche modo lo storico armistizio fra Islam e Cristianità. Era il tardo pomeriggio di Ieri, l'ultimo d'un pellegrinaggio che ha portato il Capo della Chiesa in sette Paesi africani dove Croce e Mezzaluna si trovano tuttora a contendere, unite, forse, solo dalla crescente difficoltà nel vincere le tradizioni animiste o tribali. «ria le due religioni — ha proseguito il Pontefice — esistono diversità rilevanti, elle possiamo accettare con umiltà e rispetto nella tollerama reciproca. Cristiani e musulmani devono liberarsi dell'egoismo e dell'egocentrismo. Ogni uomo ha diritto di essere rispettato per quello che è e per quello che crede nella sua coscienza. Questo è il vero significato della libertà di religione, che rispetta sia Dio che gli uominU. Cosi la sosta in terra marocchina — cinque ore, meno che nel Centrafrica — malgrado la brevità ha segnato di speranza e buona volontà il bilancio della missione nel Continente nero, terza ma non ultima come ha ammonito lo stesso Giovanni Paolo II. La riconciliazione di Casablanca era comunque attesa. Perchè In Marocco? Il merito va a re Hassan II che, unico leader d'un Paese arabo, ha ripetutamente invitato il Pontefice propiziando l'incontro fra due culture ex nemiche. Ieri pomeriggio il monarca, in caffettano bianco e fez rosso, ha atteso con figli e dignitari l'arrivo dell'aereo papale. Da una parte il corpo diplomatico, dall'altra la banda militare. Fra Wojtyla ed Hassan un lungo abbraccio, poi due baci sulle guance, in una cornice da cui la folla era stata bandita, cosi come lungo i 30 chilometri che separano lo scalo dalla città, pavesati di vessili nazionali, rossi con la stella verde. e. st. (Continua a pagina 2 In quinta colonna) 0& Casablanca. Re Hassan II dà il benvenuto in Marocco al Papa

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Mezzaluna, Wojtyla

Luoghi citati: Centrafrica, Gerusalemme, Marocco