La guerra del fuoco non dà tregua I sufficienti i mezzi per combatterla

La guerra del fuoco non dà tregua I nsuffScienti 8 mexzi per combatterla Il sindaco di Monte Argentario parla di un «barbaro disegno distruttivo» La guerra del fuoco non dà tregua I nsuffScienti 8 mexzi per combatterla ROMA — Un'altra glorna-|ta nr.cf.nfn cui f rnn! r> Hf.1 f . irv_ ROMA — Un'altra glorila ta pesante sul fronte del fuo> co. E l'Impegno di uomini e mezzi della protezione civile sfibra 1 limiti del possibile. Le forze non bastano più. «Quasi due mesi di ininterrotta lotta al fuoco cominciano a pesare sulle macchine e sugli equipaggi. E' per questo — spiegano al centro operativo aereo unificato della Protezione civile — che venerdì ad alcune delle molte richieste di soccorso aereo non è stato possibile far fronte*. Gli incendi sono stati moltissimi anche ieri, ma quelli di grandi dimensioni, in zone impervie, per 1 quali è stato indispensabile l'aiuto degli aerei antlncendl sono stati nella mattinata tre: sull'Argentario, dove le fiamme si erano sviluppate nel corso della notte vicino a Porto Ercole; a Pietrasanta, In provincia di Lucca; ad Arlena di Castro, In provincia di Viterbo. Tutti e tre sono ora sotto 11 controllo delle forze a terra. SANREMO — La grande paura è passata. L'incendio che per 48 ore ha minacciato quattro Comuni dell'entroterra del Ponente ligure è stato circoscritto. Resta an- | cora qualche focolaio, ma I I %..-» «nxnrntitn nli'i ol/sim I e o o è - i i a e e e — l l e i ' i i i i a a i e o i i ' cora qualche focolaio, ma non rappresenta più alcun pericolo. In tutto le fiamme hanno carbonizzato più di 500 ettari di bosco, per lo più castagni, ulivi, pini marittimi. Un danno Incalcolabile. •E' uno dei maggiori incendi mai verificatisi nel nostro entroterra* afferma l'ingegner Natale Inzaghi, comandante provinciale del vigili del fuoco. Le fiamme, per 48 ore, hanno minacciato i quattro principali Comuni della Val Nervla: Pigna, Isolabona, Rocchetta Nervina e Dolceacqua. •Specialmente la sera pioveva cenere sull'abitato. Sembrava ,di essere vicini ad un vulcano in eruzione* dicono a Dolceacqua. L'opera di spegnimento, coordinata dal responsabili dell'ufficio Protezione civile della prefettura, ha Impegnato quattro squadre di vigili del fuoco, Guardia forestale, le squadre antincendio del Comuni di Sanremo, Taggla ed Ospedalettl, 1 Rangers e numerosi volontari. Quando sembrava che 11 fuoco dovesse prevalere sono Intervenuti 80 fanti della caserma «Cornandone» di Diano Castello. La Protezione civile ha Inviato sul posto anche un •C222» attrezzato per lanciare sul fuoco liquido ritardante, ma 11 velivolo ha potuto effettuare un solo volo sul fronte dell'incendio. •Il fumo era densissimo, la visibilità scarsa — ha aggiunto Inzaghi — impossibile tentare lanci a bassa quota. Si rischiava una tragedia*. Le cause? «Non ci sono dubbi — affermano al comando della Forestale — l'incendio si deve alla disattenzione dei gitanti. Hanno gettato mozziconi ai bordi della strada; hanno lasciato accesi nei boschi improwisati barbecue. Non piove da mesi, la vegetazione è arsa dalla calura. Basta nulla per scatenare il fuoco*. Nessuno lo dice, tuttavia sono In molti a credere che il fuoco sia stato appiccato intenzionalmente. g. p. m. GROSSETO — «Troppi segni inducono ormai a temere che questi incendi siano tutto fuorché frutto del caso o della disattenzione: insensati assassini dell'ambiente continuano a colpire inseguendo quello che pare abbia ormai assunto i contorni di un barbaro disegno teso a distruggere una delle zone più belle d'Italia*. Lo scrive In un comunicato 11 sindaco di Monte Argentario, Hubert Corsi, dopo il tredicesimo Incendio (quello attuale) divampato sul promontorio dal S giugno In poi. «tlncendfo di ieri — aggiunge 11 sindaco — si è rivelato il più pericoloso, con un fronte molto vasto che ha interessato oltre 3S0 ettari di bosco. Danni più ingenti sono stati evitati perché il sistema di protezione civile ha funzionato benissimo*. ASCOLI PICENO — Ancora incendi nelle Marche. Ol- tre 100 ettari di bosco della zona alta di colle San Marco di Ascoli Piceno sono andati distrutti dalle fiamme, spente soltanto ieri dai vigili del fuoco e dagli uomini della Forestale. I danni ammontano a 200 milioni di lire. Un maresciallo In pensione della Guardia di Finanza, Bartolomeo Glovanelll, nell'opera di spegnimento è rimasto ferito. Altri Incendi si sono sviluppati a S. Silvestro di Cupra Marittima. Croce di Casale di Comunanza e Passo Torchiano di Pontano. ROMA — Ennesima giornata di fuoco nel Lazio. Al comando provinciale di Roma dei vigili del fuoco nella sola mattinata sono arri¬ I vate più di 80 richieste di in- * a. i . -, . . vate più di 80 richieste di interventi per incendi di boschi, macchia, sterpaglie e colture. Decine gli Incendi anche nel resto della regione. I più gravi per estensione sono In corso a Sacrofano, In provincia di Roma, da dove giungono segnalazioni di decine di focolai diversi; nel boschi della Tolfa, a Castel Gandolfo, a Rocca Priora, a Rocca di Cave. VITERBO — Grosso incendio ad Arlena di Castro — sul quale è anche intervenuto un mezzo aereo — che era arrivato alle porte del paese; altri Incendi, nella stessa provincia, sono in corso sul Monte Fiascone, In una sughereta nella zona di Tuscania, a San Martino al Cimino. Difficile la situazione anche nelle province di Prosinone, Rieti e Latina: gli Incendi in corso sono quindici. PISTOIA — Quattro giorni di fuoco hanno distrutto oltre trecento ettari di bosco nella «Svizzera pesclatina», con danni Ingenti per 11 patrimonio faunistico e boschivo. Occorreranno più di venti anni — secondo gli esperti — per ricostituire 1 boschi di pini, di castagno e di auerw andati distrutti. I—i \ L *y\ —\ I * 1 1-» \ * *^ " I I a.' località dov'è più cruenta la battaglia contro gli incendi

Persone citate: Bartolomeo Glovanelll, Dolceacqua, Guardia, Hubert Corsi, Inzaghi, Natale Inzaghi, Pigna