Israele flagellato dall'austerità di Giorgio Romano

Israele flagellato dall'austerità Mentre il governo stringe i freni della spesa pubblica cancellando persino visite di Stato del Presidente Israele flagellato dall'austerità Tra le misure die hanno colpito di più la popolazione è la pesante tassa sui viaggi fuori dei confini - Gli israeliani scelgono la vacanza estiva all'estero anche come parentesi alle tensioni del loro Paese: quest'anno molti devono rinunciare - Ma la maggioranza , sembra accettare i sacrifici nell'interesse del Paese - Impennate selvagge dei prezzi, giorno dopo giorno, da negozio a negozio NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Nel maggio di quest'anno, tra altri provvedimenti fiscali, il governo israeliano ha deciso di aumentare la già esistente tassa di viaggio per chi si reca all'estero e di portarla a 300 dollari. E' stato un provvedimento assai impopolare dato che molti hanno parenti all'estero e una vacanza, con la tensione che qui esiste, è sentita come un bisogno. Tra gli scopi di questa tassa c'era anche quello di ridurre la fuga di valuta pregiata, di cui hanno diritto i viaggiatori (800 dollari) e di Incoraggiare il turismo interno. Per dare un'idea di quanto sia oneroso 11 provvedimento, basta un esemplo: 11 biglietto di viaggio aereo Tel Aviv-Milano (andata e ritorno) costa 365 dollari. A questo si devo-; no aggiungere 300 dollari di tassa di viaggio, più il 20 per cento di Iva sul prezzo del biglietto (62 dollari), più 10 dollari di tassa d'imbarco all'aeroporto: in totale 737 dollari (circa un milione e 400 mila lire Italiane) che rende difficile se non Impossibile il viaggio, specialmente alle famiglie numerose. Pochi provvedimenti come questo hanno sollevato tante proteste e lettere al giornali da parte di nuovi Immigrati, di studenti che hanno 1 parenti all'estero, di persone che avevano messo da parte 1 sudati risparmi per 11 sospirato vlag- glo, e hanno dovuto rinunciarvi. Altro paradosso: il governo, che proibisce ai commercianti di esporre 1 prezzi in dollari, stabilisce in dollari questa e altre tasse pagabili si in shekalìm (plurale di shekel), ma al cambio della giornata. La perdita di valore della moneta (nel 19,77 la lira Israeliana è stata mutata In shekel, stabilendo che ogni 10 lire sarebbero diventate uno shekel: e ora si parla di un nuovo cambiamento dell'unità monetaria) è continuo. Solo con qualche esemplo ci si rende conto di quale sia l'effettivo deprezzamento della moneta. Un conoscente mi raccontava di aver acquistato un comune sedile per il gabinetto e di averlo pagato esattamente dieci volte di più di quello che gli era costato trent'anni prima tutto l'appartamento di tre stanze del condominio in cui vive; aggiungeva che non aveva acquistato il sedile più costoso (altri ce n'erano che costavano venti volte il prezzo del suo appartamento nel 1955). Il giorno dopo, essendo andato in uno dei grandi magazzini per un diverso acquisto, aveva visto un identico sedile della stessa fabbrica che costava il 60 per cento di più. Questa dell'instabilità del costi e della differenza da una bottega all'altra — nonostante l'affissione di calmieri e di prezzi fissi per molti generi — è una delle anomalie della situazione odierna in Israele. Nella propaganda televisiva, per richiamare l'attenzione del pubblico sulla necessità, di controllare 1 prezzi esposti o richiesti, si mostrava qualche tempo fa che una stessa scatola di fiammiferi è venduta nelle diverse rivendite per cifre che variano tra loro anche del 75 per cento. La riforma varata dal governo 11 1° luglio, non senza vivaci contrasti interni, è stata un tentativo di stringere ulteriormente i freni, di ridurre ancora i bilanci del dicasteri e di dare un carattere globale meno provvisorio al provvedimenti per frenare l'inflazione, stabilizzare 1 prezzi, ridurre 11 tenore di vita e avviare a stabilità la situazione economica. Essa ha incontrato grandi difficoltà specialmente presso la centrale sindacale (Histadrut) che ha reagito negativamente, specie al progetto dei decreti d'emergenza che davano al governo facoltà eccezionali e che è stato in pratica abbandonato, alla fissazione di un Indennizzo una tantum (13 per cento) agli operai, mentre 11 previsto aumento del costo della vita sarà di almeno 11 30-40 per cento, al licenziamento del 3 per cento degli impiegati della funzione pubblica (certo in1 soprannumero) e ad un eventuale, ulteriore aumento di licenziamenti pure del 3 per cento, con le difficoltà di trovare lavori sostitutivi per 1 licenziati. Nonostante le critiche e le contestazioni, il piano di austerità — suggerito anche dagli Stati Uniti come condizione per continuare 1 loro aluti — è stato accolto con comprensione e buona volontà da parte della popolazione, disposta ad accettare sacrifici e a stringere la cintola purché anche dall'alto venga l'esempio e cessino gli sperperi, purché siano stabilite restrizioni non solo per 1 salariati, gli operai e gli impiegati delle aziende statali e parastatali, ma anche per le grosse Imprese commerciali e Industriali e al liberi professionisti. E' sintomatico che il piano — varato soprattutto per opera del premier socialista e del ministro delle Finanze liberale — abbia Incontrato il favore dell'uomo della strada. Un sondaggio d'opinione, compiuto, per conto del giornale Haaree, dall'Istituto Pori, niostra che la popola¬ rità del due'ministri è considerevolmente aumentata nell'ultimo mese: quella di Peres del 6,9 per cento, passando dal 51,9 al 58,8 per cento; quella di Modal del 15,8 per cento, passando dal 18,3 al 34,1 per cento. Il premier — che ha rinunciato a viaggi e Incontri all'estero — ha ordinato al ministri di ridurre in modo drastico 1 costosi viaggi nel prossimi sei mesi. Anche 11 Capo dello Stato ha rinunciato a una serie d'importanti visite in Australia, Nuova Zelanda e altre contrade. L'esemplo è efficace: nel primi cinque mesi del 1985 c'è stato un declino dell'8 per cento nel numero dei viaggiatori israeliani all'estero (178.500 In confronto al 188.600 dello scorso anno). E le statistiche dell'estate saranno certo ancora più probanti. Quali probabilità di riuscita ha 11 plano messo In atto qualche settimana fa? C'è il pericolo che le concessioni fatte al sindacati e agli enti lcpaltpcspeszsus locali ne annullino l'efficacia? C'è 11 rischio che non si possano mantenere 1 tagli apportati nei bilanci? Difficile dare risposte a questi interrogativi, anche perché la politicizzazione e la partitocrazia in Israele possono sempre preparare delle sorprese. Se l'esperimento potrà essere continuato ed esteso e se la stabilizzazione dei prezzi, del salari e delle pensioni sarà mantenuta, Israele farà un passo avanti verso il con solidamente dell'economia che è la base per la fiducia dell'opinione pubblica e il ritorno alla normalità. Non mancano comunque già contraddizioni e incertezze come la proposta di diminuire 11 prezzo del carburante, a seguito della diminuzione del suo costo sui mercati internazionali, una misura che sarebbe soltanto populista e molto meno vantaggiosa del previsto. Ci sono comunque alcuni sintomi confortanti. Le riserve della Banca d'Israele sono aumentate di tre milioni di dollari nel mese di luglio, per la prima volta da un anno,, prima ancora che siano giunti 1 promessi contributi straordinari dall'America: piccolo Incremento ma segno positivo perché 11 governo non è stato costretto a stampare cartamoneta e sembra aver imboccato la strada giusta. Ancora un segno favorevole: le esportazioni dei prodotti industriali del mese di luglio hanno toccato la cifra di 490 milioni di dollari (il 15.8 per cento più del luglio '84) e nel primi sette mesi dell'anno hanno raggiunto la cifra di 3 miliardi e 411 milioni di dollari, con un incremento del 7.6 per cento in confronto dello stesso periodo dell'anno scorso. Ma tutte queste indicazioni non danno che un'idea approssimativa della situazione che continua a presentare aspetti preoccupanti in molti settori. Cosi la situazione degli enti locali, specialmente nel centri di sviluppo, è grave; quella scolastica presenta molte incognite; quella degli ospedali e delle casse malattia presenta aspetti molto preoccupanti. Un problema come l'au mento della disoccupazione (finora contenuta in 35 mila unità) ha un risvolto di parti colare importanza in un Pae se di immigrazione come Israele ed è tra quelli che aggiungono complicazioni alla questione economica, essenziale per l'esistenza del Paese che — anche per essa — ha bisogno soprattutto di pace. Giorgio Romano 1 r Gerusalemme. Una delle fante manifestazioni degli ultimi mesi per protestare contro i continui aumenti del costo della vita

Persone citate: Peres