«Dovrò disintossicarmi dai troppi psicofarmaci»

«Dovrò disintossicarmi dai troppi psicofarmaci» La partenza dall'ospedale di Torino «Dovrò disintossicarmi dai troppi psicofarmaci» TORINO — Giuliano Naria ha lasciato 11 reparto detenuti dell'ospedale Mollnette di Torino alle 15,20 di Ieri. E' salito su .un cellulare blindato del nucleo traduzioni del carabinieri: preceduto da una «Gazzella» e seguito da un'altra, il furgone s'è avviato verso l'autostrada por Savona per raggiungere Garlenda. Pallido, malfermo sulle gambe, emozionato, l'ex operalo dell'Ansaldo di Genova è salito sul cellulare aiutato da un sottufficiale che già in passato l'aveva tradotto da un carcere all'altro. Il sottufficiale l'ha salutato: «La vedo meglio di un anno fa». Naria ha risposto eccitato: «Non vedo l'ora di andarmene, di poter stare in pace con mia moglie Rosella ed i miei». Accennando alle tre sacche di plastica colme di libri, carte ed effetti personali ha aggiunto: .Già stamattina presto mi hanno restituito la fede nuziale, la cintura ed i soldi, 120 mila lire. Non credevo di averne così tanti, ho chiesto agli agenti se erano sicuri che fossero miei In fa- ' sca ho un promemoria dei medici, devo consegnarlo a coloro che mi cureranno in Liguria. Penso che farò una terapia disintossicante, gli psicofarmaci mi hanno fatto diventare una specie di eroinomane».

Persone citate: Giuliano Naria, Naria

Luoghi citati: Garlenda, Genova, Liguria, Savona, Torino