Bello questo serial, sembra un film

Bello questo serial, sembra un film Hudson, O'Toole e Ustinov protagonisti di due sceneggiati su Canale 5 e Raidue Bello questo serial, sembra un film «La terza guerra mondiale» racconta, in uno stile quasi western, l'aggressione dell'Urss agli Usa e una conclusione apocalittica - «Ombre su Dublino» rievoca i fermenti nell'Irlanda di primo secolo, sullo sfondo di una storia d'amore In questa fiacca estiva sono gli sceneggiati d'importazione a tener duro. Ogni settimana sfilano produzioni internazionali che, al di là delle singole qualità, confermano una tendenza ormai consolidata ovunque: lo sceneggiato, o min iscritti, è studialo, organizzato, realizzato come un vero e proprio film di quattro o cinque ore, girato negli studi cinematografici, con gli accorgimenti e 1 trucchi del cinema, spesso con divi e con registi che provengono dal grande schermo (anche se per i registi e a volte per gli attori avviene frequentemente il processo inverso: ci si forma le ossa e ci si fa un nome in tv e poi si passa al cinema). Stasera c'è il debutto di due sceneggiati, uno americano su Canale 5 e l'altro irlandese su Raidue, che della stretta connessione cinema-televisione — connessione che viene messa in evidenza da tutti 1 festival in cui è ormai impossibile fare un distinguo tra 1 film dell'uno e i film dell'altra — sono esempi evidenti e lampanti. L'americano su Canale 5 (stasera e domani sera) è tratto come di regola da un bestseller e ha un titolo brutale e menagramo, La terza guerra mondiale. Regista è David Greene, eclettico mestierante, diviso tra cinema e tv, e nel cast spicca, nel ruolo di presidente degli Stati Unl- ti, Rock Hudson, che ha partecipato al film poco prima di essere colpito dalla malattia, mentre premier sovietico è Brian Keith, noto caratterista di Hollywood, un tempo specializzato nel ruoli di duro o di fellone del West. Con loro, l'«eroe» di prima linea, un intrepido colonnello americano che si batte contro i biechi agenti del Kgb In Alaska, è David Soul, diventato popolare con- il ruolo di Hutch nella serie poliziesca Starsky e Hutch: intrepido colonnello di cui si innamora perdutamente un maggiore dei servizi segreti, che è una donna, la bella Kathy Lee Crosby. Il film, trasmesso In America dalla NBC, non ha nulla che fare con L'inverno nucleare e Ipotesi: sopravvivenza visti martedì e mercoledì su Raluno: non ha nessuna pretesa di tipo documentaristico, non ha ambizioni di nobile «ammonimento»; fran¬ camente, senza mezzi termini, si serve della prospettiva di una guerra nucleare per confezionare un fantapolitico dove si intrecciano, secondo i collaudati schemi di un cinema di consumo, suspense, amore, emozioni e spettacolo a grosso effetto. Circa la storia, siamo all'assalto dell'America da parte dell'Unione Sovietica che vuole vendicarsi di un embargo di grano che l'affama; i due premier tentano di tro¬ vare un accordo, ma 1 militari, specialmente quelli di Mosca, sono por l'atomica... Penso che il finale Indurrà 1 telespettatori a reiterati segni di scongiuro. Ispirato ad una realtà del passato — che drammaticamente si lega al presente — è invece il miniserlal di Raidue, Ombre su Dublino, quattro puntate ricavate da un romanzo di James Plunkett che interseca, con accorata amarezza e con risvolti di passione civile, casi famigliari e fatti politici nell'Irlanda di principio secolo, dove 1 fermenti per liberarsi dal dominio inglese e costituire una repubblica erano sempre più forti e si traducevano in ribellioni e boicottaggi. Lo sceneggiato non trascura lo sfondo storico (ci sono anche le reazioni degli Inglesi a quella che alcuni di essi definivano 'Vergognosa, indebita e incomprensibile rivolta contro la corona', e compare pure Edoardo VII), ma ovviamente spinge alla ribalta una travagliata vicenda privata e sentimentale, . l'amore tra una cameriera e un operaio Impegnato nelle lotte sindacali. Interessante che il serial — purtroppo trasmesso con il lungo Intervallo di una settimana tra una puntata e l'altra — provenga dalla RTE, cioè dalla televisione irlandese di cui sappiamo poco o nulla. Anche qui ci troviamo in presenza di un racconto di stampo cinematografico, con il regista Tony Barry che fa cinema e tv, e con un cast dove accanto ad attori giovani e sconosciuti figurano interpreti di larga notorietà come Peter O'Toole, Cyrll Cusak e Peter Ustinov: il che ribadisce come strutture, criteri e tecniche di produzione siano ormai comuni a tutte le tv del mondo. Ugo Buzzolan Peter OTople in «Ombre su Dublino» e Rock Hudson nell'ultima interpretazione, «La terza guerra mondiale», prima della malattia