Aste e zecchini di Pinocchio

Aste e zecchini di Pinocchio TERREMOTO PER «CHRISTIE'S» E «SOTHEBTS»: GONFIANO I PREZZI? Aste e zecchini di Pinocchio Vendite di quadri impressionisti, di preziosi violini, di antiche Bibbie viziate da bugie e reticenze «Molte consuetudini delle grandi case inglesi non sono che espedienti per spingere le quotazioni» LONDRA —* Le case d'asta e i mercanti d'arte sono come il Gatto e la Volpe. A volte si fanno dispetti, litigano, ma hanno bisogno uno dell'altro è finiscono per filare d'amore e d'accordo. A danno di Pinocchio, naturalmente, che è 11 pubblico (la buona Fata In quel mondo sempre più arrogante e competitivo non esiste più). : , I Ma ultimamente i mercato dell'arte, che* di Londra e New York fa la stessa sede, è stato scosso da una serie di terremoti: il Gatto e la Volpe si sono dichiarati 'guerra e Pinocchio guarda scandalizzato. Lo scandalo è scoppiato con le dimissioni, del, direttore della sede londinese della «Christlc's», David Bathurst, la sospensione per'due anni della sua licenza americana di «battitore»'e una multa di 80 mila dollari pagata dalla casa. E' stato il prezzo di una bugia. Nel 1981, quando Bathurst la dirigeva,, la «Christlc's» newyorchese aveva ricevuto dal mercante Dlmltry Jodidlo di Losanna otto tele impressionlsté da «battere», stimate 10 milioni'di dollari. Ma solo una, Il ritratto di Eugène Manet, fratello del pittore, fu venduta per la cifra record di due milioni e duecentomila dollari, . Oli altri dipinti furono ritirati, non avendo raggiunto 11 prezzo minimo che ci si attendeva. Ma Bathurst (forse per proteggere l'Immagine del cliente dopo l'Insuccesso dell'asta, come s! giustificò più tardi) dichiarò di aver venduto anche un Van Oogh (ritirato dopo aver ottenuto un'offerta di due milioni e centomila dollari) e un Oauguln, che pure aveva toccato il milione e trecentomila dollari. Jodidlo aveva fatto causa alla .Chrlstle's.: nella conseguente inchiesta, tra l'altro, era venuta fuori anche la bugia di Bathurst. E poiché dichiarare 11 falso per le leggi dello Stato del New Jersey è un grave reato (e molte leggi americane non consentono, al contrario di quelle inglesi, certe «convenzioni», certe vaghezze), Bathurst ha dovuto pagare. Il sacrificio di Bathurst non deve essere dispiaciuto al proprietario della grande rivale, Alfred Taubman, che acquistò la «Sothcby's» un palo di anni fa e coltiva l'ambizione di schiacciare la concorrente. Non solo per ragioni commerciali ma anche per motivi più personali: si dice, infatti, che la sua bella mo¬ glie, ex miss Israele, abbia lavorato per «Chrlstle's», ma ne sia venuta via sbattendo la porta e affermando di essere stata trattata malissimo. Ma anche Taubman è nel pasticci: viene accusato di aver comprato una tela di Toulouse Lautrec ad una propria asta per gonfiare 1 prezzi. Qualcuno ha obiettato che sarebbe come dire che Henry Ford non può essere al volante di una propria macchina per Umore di reclamizzarla, o che Pietro Balilla non deve consumare le proprie tagliatelle per incoraggiarne la vendita. E passi. Cè dell'altro, però. Un raro violino, un Guar- neri, venne dichiarato venduto ad un'asta della «So-, theby's» nel 1977 per 115.800 sterline, un record mondiale che fu adeguatamente pubblicizzato. In pratica però chi lo aveva acquistato disse che non poteva dopo tutto pagare quella cifra e 11 Guarneri venne rinegoziato per 90 mila sterline: e su questa cifra molto meno prestigiosa calò un pudico quanto interessato riserbo. Non basta. Nell'aprile del 1984 la «Sothcby's. dì New York annunciò una importante vendita di manoscritti e libri ebraici. Un direttore della casa dichiarò al New York Times di non sapere chi In effetti fosse 11 loro proprietario (c'era tra l'altro una Bibbia del XV secolo stimata 250 mila sterline), poiché aveva ricevuto l'incarico di vendere da un intermediario. A questo punto il magistrato Inquirente della citta di New York, Robert Abrams, persegui la casa d'aste accusandola di frode e illegalità In quanto la Sotheby's, per sua stessa ammissione, aveva agito per questo intermediarlo, Alexander Guttman. e non per 11 legittimo proprietario del trentatré libri e manoscritti offerti In vendita. Il caso è stato recentemente risolto con un accordo. Un'ultima accusa rivolta alle case d'aste riguarda la cifra segreta concordata tra queste e i proprietari, sotto la quale gli oggetti devono essere ritirati dall'asta e non più venduti E' una pratica che si presta a molti espedienti come quello, inaccettabile per gii americani, dei battitori che fingono di ricevere offerte fino a quando la cifra segreta non viene raggiunta. Le leggi americane su questo argomento sono sotto esame, dice 11 commissario Aponte, per una revisione che consenta di «creare un mercato veramente libero». Ma c'è anche il fatto che agli americani non piace che 11 mercato d'asta In America, sia parzialmente In mano Inglese (fino a che la «Sotheby's» non è stata comprata dall'americano Taubman lo era totalmente). Anche In Svizzera la citta di Ginevra ha adottato misure per eliminare i molti misteri nel proprio mercato d'aste, dominato dalle case londinesi. 'Il caso della Christie's, continua Aponte, è scoppiato quando le pratiche delle case d'asta erano già sotto inchiesta. Molte delle loro consuetudini non sono che espedienti per gonfiare i prezzi». La stampa Inglese si è scatenata contro le grandi case e anche 1 mercanti privati attaccano ferocemente da quando le aste hanno conquistato la fetta più grossa del mercato. Ma in fin del conti 1 registri delle case d'asta sono sempre aperti, men-' tre quelli dei mercanti privati rimangono ovviamente un mistero. Però, se la Volpe s'Indebolisce, anche 11 Gatto rischia di vacillare perché Pinocchio finirà per accorgersi che gli zecchini d'oro che ha piantato non crescono affatto. Finora ha recitato con entusiasmo la sua parte: se le consuetudini delle aste Inglesi sono troppo misteriose, se la guerra del prezzi si è Impennata fino all'assurdo, la colpa non è soltanto del venditori, ma anche del pubblico dei compratori, che sembra ansioso di pagare qualunque prezzo, di entrare nella ridda delle cifre fantasmagoriche su un mercato che d'arte ha solo più fi nome, essendo diventato soprattutto un nuovo campo d'investimento. Gaia Servadio Alfred Taubman, il miliardario che ha comprato la «Sothcby's»

Luoghi citati: America, Ginevra, Israele, Londra, New Jersey, New York, Svizzera