Palermo, assassinati dalla mafia di Francesco Fornari

P&termm, assmssmmtì d&Mm m&fm P&termm, assmssmmtì d&Mm m&fm (Segue dalla 1* pagina) , assiste alla drammatica scena, vede 1 corpi del commissario e dell'agente cadere crivellati, 1 vetri della porta andare in pezzi sotto i colpi dei mitra, sente l'impatto dei proiettili contro la carrozzeria blindata della vettura, Afferra il radiotelefono, con voce affannosa dà l'allarme: 'Correte, ci «fanno ammazzando^. Un agguato preparato con cura. Gli assassini si sono appostati sui pianerottoli del secondo, terzo e quarto plano della casa dall'altra parte del cortile, proprio di fronte all'Ingresso del palazzo in cui abitava il commissario. Quando l'auto del vicecapo della «mobile» è entrata, altri complici degli assassini hanno sbarrato l'accesso al cortile con una Ritmo azzurra, con la targa falsificata, per bloccare ogni possibilità di fuga alle loro vittime. I killer hanno sparato a raffica dalle loro postazioni: un tiro al bersaglio contro il commissario e gli agenti, allo scoperto, indifesi sui gradini dell'ingresso. Oli esperti della •scientifica» hanno raccolto centinaia di bossoli, l'intonaco della facciata del palazzo è stato sbrindellato da decine di proiettili, gli assassini hanno vuotato i caricatori dei loro mitra (un'arma terribile, di una potenza devastante, già usata in passato dalla mafia in occasione di altri delitti) poi sono fuggiti. In strada sono saliti su una Giulia 1800 di color marrone che è partita di scatto, ma non è andata lontana. E' stata ritrovata, dieci minuti dopo, in via Sardegna, a meno di trecento metri dal luogo del massacro, avvolta dalle fiamme. Il consueto rituale mafioso: l'auto usata per il delitto viene incendiata per impedire di trovare qualche indizio, mentre i banditi si allontanano su un'altra vettura, sembra un'Alfa 3000, targata Roma, ma sono testimonianze vaghe. Nessuno sembra aver visto gli assassini, che si sono volatilizzati come per magia. Eppure, richiamati dalle raffiche, alle finestre e ai balconi dei palazzi di via Croce Rossa si sono affacciate centinaia di persone, Ma nessuno ha visto, nesssuno è in grado di alutare. Pochi minuti dopo la strage tutta la zona risuonava dell'ululato delle sirene. Con un'ambulanza, l'agente Antiochia, che sembrava dare ancora segni di vita, è stato portato nella vicina cllnica Villa Sofia, ma 1 sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, Nella stessa cllnica è stato medicato l'agente Lercara, contuso alla testa e ancora sotto choc. Francesco Fornari

Persone citate: Antiochia, Lercara, Villa Sofia

Luoghi citati: Roma