TREDICI PAESI CHIEDONO CHE SIA DENUCLEARIZZATO

Il Pacifico non vuole più bombe TREDICI PAESI CHIEDONO CHE SIA DENUCLEARIZZATO Il Pifi l iù bb Il Pacifico non vuole più bombe RAROTONGA (Isole Cook) — Si è iniziata ieri la riunione annuale del «forum» del Pacifico meridionale, che raggruppa da 14 anni alcuni dei Paesi meno popolati del mondo tra 1 quali l'isola di Nauru con appena 7300 abitanti, sotto la guida dell'Australia e della Nuova Zelanda. Principale argomento di discussione sarà un piano di denuclearizzazione della regione; annunciato domenica dal primo ministro della Nuova Zelanda, David Lange. Il trattato in progetto vieterà la sperimentazione degli ordigni nucleari nel Pacifico e lo scarico in questo oceano dei rifiuti dell'industria nucleare. La questione ha sollevato accesi dibattiti nella regione, che ospita quattro milioni e mezzo di persone sparse su migliala di isole. Queste po-, polazioni sono preoccupate per la ripresa degli esperimenti nucleari francesi dello, scorso maggio in Polinesia e dell'intenzione giapponese di scaricare sostanze radioattive nel Pacifico. Il primo ministro neozelandese David Lange è diventato il leader del movimento antinucleare nel Pacifico da quando, l'anno scorso, vietò la sosta nel porti del suo Paese alle navi da guerra americane a propulsione nucleare. Ieri a Wellington, in Nuova Zelanda, il suo vice Geoffrey Palmer ha ribadito che il governo non accetta interferenze straniere nelle questioni interne: si.riferiva a una notizia secondo cui 11 segretario alla Difesa americano Caspar Welnberger aveva espresso l'auspicio che 1 neozelandesi impedissero al loro governo di formalizzare 11 divieto di sosta alle navi americane con armamenti nucleari. Anche il primo ministro au¬ straliano Bob Hawke, in un'intervista concessa a Rarotonga, ha avuto prese di posizione polemiche: ha sfidato la Francia a dimostrare inconfutabilmente l'innocuità dei suoi test atomici confinandoli entro il suo territorio metropolitano, anziché tenerli nel suoi possedimenti del Pacifico. Ha però manifestato qualche dubbio sulle probabilità di successo della mozione presentata dall'Australia che dichiara 11 Pacifico zona franca nucleare. Il primo ministro australiano non ha voluto fare previsioni sulla sorte di tale trattato limitandosi ad esprimere «vive speranze» e ammettendo che il trattato di per sé avrebbe scarse probabilità di convincere Parigi a mettere fine al suo programma nucleare nel Pacifico. Al forum, che si conclude giovedì prossimo, partecipano a livello di capi di governo Australia, Nuova Zelanda, Samoa occidentale, Nauru, Pigi, Tonga,. Papua-Nuova Guinea, isole 'Salomone, Tuvalu, Kiribatl, Vanuatu, Isole Cook e Nlue. La bozza di trattato proposta dall'Australia sulla base del principi concordati dal forum del 1984 a Tuvalu segue una linea di compromesso che rischia di scontentare tutti: su 20 attività potenzialmente nucleari nella regione — dai test di armi nucleari al depositi di scorie — ne proibisce sette e ne permette 13, concedendo comunque accesso al porti della regione a navi nucleari. Vanuatu e le Isole Salomone ritengono tra l'altro che la portata del trattato sia troppo limitata, Tonga ha espresso scetticismo sulla sua efficacia e U ministro degli Esteri di Papua-Nuova Guinea si è già dichiarato contrarlo.

Persone citate: Caspar Welnberger, Cook, David Lange, Geoffrey Palmer, Hawke