Non era così semplice nemmeno per Ortensi

Non era così semplice nemmeno per Ortensi Non era così semplice nemmeno per Ortensi E9 ben noto che «di domon non c'è certezza», ma c'è mal certezza dell'oggi, nel bridge? Raccontavamo la settimana scorsa r.ultlma. mano di Massimo Ortensi, ritiratosi dal bridge agonistico perché trovandosi a giocare un grande slam Imperdibile non ne scopri la soluzione e buttò le carte arrendendosi. Ecco la fatidica smazzata: •> 9432 <3 Q985 0 A3 + K76 * 8765 N •> KQ.I10 5? 7 ol IE SJ1042 0 98765 1 1 O KQ J4 + 1098 S + J * A V AK63 O 102 * AQ5432 Ortensi non ci ha dato la carta d'attacco, ma è presumibile si sia trattato del singolo di Cuori semplicemente perché, come vedremo, è l'unico attacco che non uccide 11 contratto. Quindi seguiamo lo sviluppo del gioco: 7 di Cuori coperto dall'8, dal 10 e dal K; ora 11 dichiarante gioca tre giri d'atout, poi 11 3 di Cuori per la Q, il 9 per l'impasse al J, l'A di Cuori e altri due giri d'atout raggiungendo questo schema: *> 94 0 A3 4 N •> KQ (non conto) O] | E <> KQ s + 4> A O 102 * 2 Segue 11 2 di Fiori per lo scarto del 3 di Quadri dal morto. E' la stretta finale: se Est scarta Picche, Sud botte l'A e va al morto con l'A di Quadri per riscuotere il 9 di Picche; se Est scarta Quadri, Sud gioca 11 2 per l'A e torna in mono con l'A di Picche per riscuotere 11 10 di Quadri: grande slam fatto, grazie a uno compressione che non è doppia (opera infatti contro un solo difensore), ma del tipo «a minacce Incatenate». E' vero che si può arrivare allo stesso finale anche dopo l'attacco In atout, ma occorrerebbe indovinare come stanno le Cuori (cosa possibile solo a carte viste), mentre gli attacchi a Picche o a Quadri condannano il contratto perché distruggono una ripresa essenziale. Ora però, a consolazione di Ortensi, è opportuno osservare che, mentre l'attacco a Cuori era rivelatore, ci voleva una bella fantasia per immaginare che Ovest non avesse né a Picche né a Quadri una carta Sufficientemente alta da sollevare U compagno dall'onere di custodire 11 seme? Probabilmente" alcuni del più forti manipolatori di carte del mondo avrebbero raggiunto la situazione vincente, considerandola però l'unico tentativo disponibile e ben poco convinti che avesse successo. In conclusione, il nostro è stato precipitoso nella sua decisione di «appendere le carte al chiodo», ma ha comunque fatto bene, perché nessun bridgista, pensiamo, vorrebbe avere un avversarlo di più e un direttore come Massimo Ortensi in meno. Luigi A. Bassi Camillo Pabls-Ticci

Persone citate: Cuori, Ortensi, Ticci