Raccolgono bottigliette di liquori e le mettono in vetrina senza aprirle

Raccolgono bottigliette di liquori e le mettono in vetrina senza aprirle Raccolgono bottigliette di liquori e le mettono in vetrina senza aprirle Se modelli fantasie di creta a poco a poco va via lo stress CHE fare per combattere lo stress? Semplice: dedicare alcune ore settimanali, giornaliere nei casi gravi, a un lavoro manuale. Questo susciterà non poche perplessità in chi un lavoro manuale lo esplica sempre, e lo trova noioso, ripetitivo, faticoso. Il fatto è che 11 lavoro manuale di per sé non è terapeutico, per lo meno non sempre. In realtà non è il lavoro manuale in sé che serve, ma il lavoro-gioco. Bisogna dunque recuperare il bambino fantasioso ingegnoso creativo che vive in noi, permettergli di uscire allo scoperto, affacciarsi alla finestra del reale. Giocare dunque. Ma il lavoro-gioco deve riportare a un contatto fisico con la natura. Il gioco che qualunque bimbo, Istintivamente sceglie e predilige è la terra. -; La creta è facile da maneggiare, il suo contatto piacevole, si lavora con le mani (si può usare un tornio ma non è indispensabile), per la cottura è necessario un forno che raggiunga gli 800' ma le scuole che insegnano quest'arte lo possiedono e lo mettono a disposizione degli allievi, o lo affittano. I piatti e le piastrelle decorati con i disegni geometrici che ornavano gli scudi degli Aztechi se non hanno grandi pretese d'arte sono piacevoli a vedersi. Usando un contrasto di terra bianca su terra rossa si può riportare sulla piastrella la poesia di Prevert, di Tagore, di Montale (il girasole), di Trilussa (la tartaruga), e chi ha una spiccata personalità e vuole uscire dalle facili tracce, dai comodi solchi della letteratura avvallata, può incidere il proprio metto, o opinione sulla vita, o poesia a rime baciate. Sempre di terracotta e molto decorativi 1 porta-erbe secche con i fiori carnosi del cardi, spighe di grano e avena, rami d'agrifoglio e lauro. Ancora sulle pia¬ strelle, o più per i bravi su brocche e paralumi, i calchi di piante e fiori. Basta un po' di fantasia, e molta pazienza, e ortensie gerani bouganvillce fioriranno, l'ombrellifera formerà un firmamento di stelle splendenti, l'influorescenza della betulla sarà un volcudi rondini. QUALCUNO ha provato a contarle, ma finora nessuno ha potuto stabilirne il numero esatto: c'è chi dice ventimila, chi trenta, qualcuno arriva a cinquantamila tipi. Il mondo che ruota intorno alla mignon, a dispetto della grandezza formato ridotto di queste piccole bottigliette di liquore — nate per pubblicizzare il cognac francese subito dopo la prima Guerra Mondiale — è ormai diventato un piccolo universo. Chi ama i liquori le trova una comoda appendice della bottiglia «madre* lasciata nel salotto di casa — al bar come In treno o in areo — ma oltre a! consumo «usa e getta», le mignonnettes si sono ormai conquistate un folto pubblico di estimatori, interessati più alla forma, alla provenienza e all'annata della bottiglietta che al suo contenuto. In Italia la moda di raccogliere questi mini-reperti enologici ha toccato la massima espansione tra il '72 e 1*80. Racconta un commerciante di vini: «In quegli anni qualche negozio poco serio vendeva pezzi di grande produzione industriale e scarso valore a prezzi superiori alle loro "sorelle maggiori" '72 un gruppo di appassionati milanesi a fondare un vero e proprio «Club delle Mignonnettes», che oggi raccoglie circa tremila soci, pubblica un giornaletto periodico e organizza appuntamenti in tutta Italia. La sede dell'associazione è ad Ancona (via Asiago, 16; tel. 071/33085), dove risiede il segretario Andrea Sandroni, mentre il presidente è Franco Zlngales, un esperto milanese che ha gih,i curato nel '76 la' prima edizione del catalogo Mignon di tutto il mondo. Spiega Andrea Sandroni: «A chi voglia iniziare oggi questo hobby consiglio prima di tutto di saper scegliere, di avviare una raccolta per temi. Ci sono tante possibilità: oltre al tipo di liquore, cognac grappa o amaro, si può puntare sulla marca di produzione, o ancora sulla forma stravagante, sull'annata, sulla nazionalità. Le specializzazioni non mancano. A patto però di non dimenticare che è soprattutto un hobby, e pertanto deve rimanere il piacere di raccogliere i pezzi che più piacciono, magari come souvenir» A volte l'amore per la raccolta può essere confortato dalla buona quotazione di certi esemplari. Ogni anno si svolgono sette o otto aste, sparse tra Roma, Reggio Emilia, Arezzo, Messina, città dove si raccolgono numerose schiere di aflci'onados. Cosi a Roma, l'anno m s m s . Unica avvertenza la raccolta, che deve avvenire al momento giusto, al mattino presto o di sera, in una giornata non ventosa, con il terreno asciutto. Piante e fiori saranno poi essiccati all'ombra. Per chi avendo poco tempo a disposizione durante l'inverno, in genere freddo e lavorativo, volesse approfittare delle vacanze estive per apprendere l'arte delle terrecotte si segnala l'Atelier di Neige Merveilles, nella Valle delle Meraviglie a St. Dalmas de Tende, che organizza stages di creta, lavorazione del legno e pittura su stoffa. L'utile qui è solo dilettevole, il soggiorno gradevole, esiste un servizio di animazione per bambini. Che vuol dire che ci si può divertire con crete e pennelli al sicuro dal loro giudizio spietato. Rosanna Arione Cassettina della Buton con sei bottiglie mignon FRA gli esseri viventi del regno animale soltanto alcune specie di uccelli sono munite di apparati fonici tanto perfezionati da consentire oltre all'emissione di una svariata gamma di suon,i anche l'articolazione di parole. Questi volatili si possono dividere in due distinte categorie: da una parte 1 passeriformi (usignoli, canarini, pettirossi, fringuelli, corvi ecc.), capaci di imitare con una certa facilità il verso di altri animali ed in grado, con opportuno addestramento, di ripetere parole e frasi; dall'altra parte i pappagalli (sia quelli di grossa taglia che quelli più piccoli) che possiedono una lingua dalla struttura particolarmente idonea all'articolazione delle parole. I consigli su come insegnare a parlare ai volatili valgono per tutte le specie Indicate, ma sono particolarmente diretti a coloro che desiderano ammaestrare il pappagallino ondulato, o cocorita, che normalmente è l'uccello più diffuso nelle case e di cui pochi cono- -scono le potenziali capacità di parola. II risultato migliore si . ottiene con un soggetto molto giovane e separato dai suoi simili a svezzamento appena ultimato. In tale modo il pappagallino trasferisce sulle parole ripetutegli dal padrone quell'attenzione che altrimenti riserverebbe alla voce degli altri uccelli. L'.allievo. va posto in una comoda gabbia priva di giocherelli che potrebbero distrarlo ed è indispensabile che per impartire le lezioni si scelgano quelle ore in cui c'è maggior quiete in casa: il momento migliore è la sera quando anche gli uccelli sono più • calmi e maggiormente . disposti a prestare attenzione. Si inizia l'insegnamen■ to pronunciando con di whisky o vodka. Poi l'incauto acquirente si accorgeva di essere stato preso in giro alla prima asta, quando poteva scoprire di aver pagato a peso d'oro un'etichetta di nessun valore». L'esercito degli affezionati alle piccole bottiglie cresce in continuazione, anche grazie a un mercato che si è ormai stabilizzato dopo gli eccessi passati: ci sono al- meno centomila collezioni, dalla piccola raccolta d'affezione, con poche centinaia di pezzi, fino alle grandi vetrine di migliaia di mignonnettes. Una delle più grandi in Italia, ormai smembrata, era quella di Sandro Giovannini, lo scomparso autore di testi teatrali che in coppia con Garinei ha firmato decine di successi per lo spettacolo di varietà: ne aveva più di quindicimila. La necessità di migliorare gli scambi, di organizzare periodicamente aste, di fissare quotazioni e schede di valutazione, ha spinto nel scorso, un Originai Whisky Park Lane della Stock è arrivato a quota un milione e 680 mila, méntre in Emilia un Amaro Pelsina Bitter Button ha superato il traguardo del milione. Sono mila a un massimo di 300 mila. Non sarà male dare uno sguardo al bar di casa: forse, in un angolo dimenticato, c'è un piccolo tesoro e non lo sapevamo.

Luoghi citati: Ancona, Arezzo, Emilia, Italia, Messina, Reggio Emilia, Roma