«Ormai non speriamo più»

«Ornai non speriamo più» «Ornai non speriamo più» La scienza aiuta a identificare le vittime ORA (Trento) — «Ormai non speriamo più. E' passato troppo tempo perché I nostri cari siano ancora vivi. CI auguriamo solo che finisca presto.. In un'aria calda come non si ricordava da anni I due uomini siedono desolali su una panchina davanti all'Ingresso del magazzini frigoriferi usati abitualmente come deposito di frutta. Adesso ci sono le salme delle vittime della sciagura di Slava. Intorno al due si muove una piccola folla di persone che attendono da molle ore l'arrivo del corpi che vengono continuamente recuperati Aspettano un parente da Identificare, alcuni più d'uno. Difficile capire nel dramma di queste persone se si augurino che II corpo che viene portalo dentro adesso sia .quello, o se ancora desiderino rinviare 11 momento In cui non potranno più coltivare l'Illusione, palesemente assurda, che quella persona nel momento della tragedia fosse fuori casa, da un'altra parte e non abbia ancora avuto modo di comunicare la propria situazione. All'Interno del capannone, su un tavolo sul qualo un carabiniere sfiguralo dalla stanchezza batte Ininterrottamente a macchina rapporti sull'identificazione delle vittime, sono sparse alcune fotografie scattale con pellicola a sviluppo Immediato. Una raffigura II volto di un bambino che pare piangere con la manina stretta a pugno vicino alla bocca. Invece no: è morto. CI sono quattro grandi sale frigorifere. Chi entra — e sono ammessi solo 1 parenti delle persone scomparse — cerca tra 1 corpi straziati, nella penombra, con l'aiuto di una torcia elettrica. Le Identificazioni sono relativamente Infrequenti. I più escono con un dolore centuplicato dalla visione di quelle povere salme e dalla consapevolezza che bisogna aspettare ancora. Molti militari, all'Interno dell'edificio, lavorano con un'efficienza che non risente delle molte ore di fatica, delle notti passate In piedi. C'è anche II coordinatore sanitario di Trento, dott. Silvio Belli. «Non si è mal veramente preparati a disgrazie di queste proporzioni — osserva — ma quello che potevamo faro lo abbiamo fatto. I mezzi non sono mancati, anzi, la solidarietà della popolazione è stata Immensa. Semmai c'è stato qualche Il prezzo del gran numero di vittime Inconsapevoli e Innocenti Imposto alla società dalla nuova tragedia di Biava e Tèsero In Val di Flemme è enorme. Il conforto della notizia di scampati e superstiti, l'efficacia dell'Intervento della protezione civile e la coerente prontezza delle Inchieste tese a chiarire I diversi livelli di responsabilità non valgono a mitigare lo smarrimento ed 11 dolore. SI Impone ora l'esigenza morale e giuridica di conoscere con chiarezza ed In dettaglio le cause e le modalità della catastrofe. Al tecnici 11 difficile compito di accertare le prime; al sanitari quello — estremamente Ingrato ma necessario — di chiarire In concreto determinismo e sequenza di ciascun decesso: e questo ri¬ momento, brevissimo peraltro, di Imbarazzo nel decidere quali mezzi tra I moltissimi a disposizione potessero rivelarsi più utili e quindi dovessero essere Impiegali.. Il caldo sta creando seri problemi: le stanze frigorifere — che contengono In questo momento una ottantina di corpi — non sono attrezzate per 11 triste compito che è stalo loro affidato In questa circostanza. La loro temperatura non è sufficientemente bassa e le salme dovranno essere sepolte assai presto. Quelle non Identificale verranno tumulate In una grande tomba sulla quale sarà posta una lapide con 1 nomi di tutti I dispersi. Cosi la Val di Flemme ricorderà questa tremenda tragedia che — a quanto si dice — forse poteva essere evitata. chiede ampia conoscenza della materia medico-legale. In questo ambito le esigenze medico-legali sono molteplici. SI richiede Innanzitutto l'esatta Identificazione di ogni salma, spesso sfigurata, giacché e Impensabile che In albergo o nella seconda casa si tengano con sé 1 documenti. Questa Indagine richiede la complessa e combinata valutazione del caratici 1 somatici, del gruppo di sangue e della situazione odontoiatrica. La scomparsa di più membri della medesima famiglia Induce a estrema e delicata attenzione onde raccogliere tutti gli elementi utili a determinare la contemporaneità o la sequenza delle morti: ciò 6 indispensabile al fini delle successioni ereditarle. Esigenze di stato civile e finalità di giustizia richiedono evidentemente l'esatto e non sempre agevole accertamento delle cause e concaùse letifere. SI comprende cosi come si siti venuta formando una tecnica scientifica di alla specialità focalizzala a pianificare l'accerlamenlo medico-legale In caso di calastrofe naturale quale quella presente. Smottamenti, ondale di fango, frane e crolli determinano complesse azioni conclusive In cui alla particolare intensità del trauma coni6|x>nde la diffusione di questo alle varie parti dell'organismo. Bpcsso si associano forme asfittiche per annegamento In liquidi, Intasamento da parte di materiali soffici e dispersi o compressione del torace. Tutto ciò determina quadri Ulusorlamenlc dissimili In cadaveri ritrovali magari a brevissima disianza. Masse di melma e di subbia di per sé raramente danno origine a lesioni evidenti all'esame esterno a meno che 11 corpo non venga travolto e trasportato a distanza. Al contrarlo se l'evento traumatizzante e costituito da detriti, pietre o altri materiali solidi si producono lesioni tegumentarie o da schiacciamento più apprezzabili di primo acchito. Solo l'esame necroscopico corredato dalle opportune Indagini di laboratorio In molti casi è In grado di sciogliere tutti I dubbi diagnostici. Ovvio che l'Indagine deve sempre essere Integrala dalla conoscenza delle circostanze esatte nelle quali 11 corpo è stalo rinvenuto, accertamento che ovviamente non può essere richiesto a chi scava con lo scopo primario di soccorrere eventuali persone ancora In vita. Ma vi è un aspetto di queste Indagini che vincola ancora di più alla precisione del rilievi. Chiaro Infatti che le statistiche del disastri e In particolare delle modalità di lesione e di morte e la minuzia del particolari consentono una serie infinita di acquisizioni estremamente utili a prevenire futuri accidenti ed a elaborare tecniche di sopravvivenza. Nel consorzio civile lo studio della patologia della catastrofe si Impone quindi non solo nel termini di constatazione del vIsbuIo ma al fine di predisporre In futuro le opportune misure per la riduzione del rischio. Pierluigi Bulina Bullone Università di Torino

Persone citate: Biava, Silvio Belli

Luoghi citati: Torino, Trento