«Platini ti aspetto al Napoli»

Italo Allodi invita il francese a concludere fra un anno la sua carriera italiana nella città che più ama il calcio Italo Allodi invita il francese a concludere fra un anno la sua carriera italiana nella città che più ama il calcio «Pissimi, ti aspetto al Napoli» Italo Allodi, 57 anni, dopo u «Anche l'avvocato Agnelli sarebbe lieto di vederlo giocare insieme a Maradona» - «Questa gente è molto matura, non pretende lo scudetto a tutti i costi» - «Il nostro football reggerà fino ai mondiali 1990, poi di questo passo morirà» di GIAN PAOLO ORME Italo Allodi ha cinquantasette anni compiuti, stessa età di Boniperti («Mìo amico, ci sentiamo spesso-) che gli ha telefonato alla Domenica Sportiva e per un po' di secondi tutti incerti, Allodi diceva 'Caro presidente* e molti pensavano a Pertini. Per un'annata calcistica Allodi ha fatto il giornalista sportivo alla tivù, dopo avere lasciato la Fiorentina. Quindi è diventato consigliere del presidente al Napoli e in un niente ha comprato Giordano, Renica, Oarella, Pecci, Burianl. Ha un contratto di due anni ed entro i sessanta vuole ritirarsi dopo avere anche impostato un nuovo centro-studi federale. « Voglio pescare a Poma. E mettermi di nuovo a dipingere*. Nei due anni di Napoli gli chiederanno lo scudetto. Forse non i napoletani, •■die nello sport hanno constatato l'esistema di un loro io sereno, in cui la cultura può frenare l'istinto*; sicuramente gli altri, quelli che lo ammirano, lo invidiano, lo discutono, lo chiacchierano: «Come quel giornalista inglese, Gianville, che dopo aver cercato di farmi passare per grande corruttore ha sempre rifiutato un confronto pubblico con me*. Quelli che se Allodi non vince subito lo scudetto parlano dei soldi che lui fa spendere e di quelli che guadagna: «Quando invece a Napoli stiamo già organizsando qualcosa di importante anche e soprattutto come investimenti immobiliari, come servisi, che dimostreranno alla gente na parentesi alla «Domenica sportiva», è tornato nel calcio ANÒ ~" ' 1 che spende bériéH suoUoldi per la squadra; e ZZANÒ quando io,che non ini scordo dei tempi in cui ■dividevo una bicicletta con mio padre e mio fratello, tutto sommato guadagno meno di latiti operatori calcistici, e devo ancora lavorare per vivere, pure se ammetto che intendo il mio vivere attuale come un vivere bene assai*. E' sempre un personaggio, nel nuovo mercato e dunque nel nuovo calcio è 11 personaggio. Da quando il Napoli ha concluso con lui, molti hanno automaticamente pensato: e adesso Maradona non lascerà più Napoli. Lui conferma, e aggiunge: «E magari fra un anno gli metto di fianco Platini. E' un discorso che voglio mandare avanti, penso che Platini manchi al Napoli ma penso pure che una città'come Napoli manchi a Platini, alle sue esperienze. Voleva tentare l'America del Nord, il calcio laggiù è fallito, pensava all'Inghilterra, c'è stata Bruxelles, Napoli potrebbe essere per lui un grande stimolante approdo. Penso die a veder giocare Maradona e Platini insieme sarebbero contenti tutti, anche l'avvocato Agnelli*. Sta nel calcio dirigenziale da trent'anni, ha insegnato qualcosa, ha imparato molto? -Che il perbenismo, ami l'essere perbene, non paga. Nel 1974 non accettai la Nazionale per non sconfessare Valcareggi col quale avevo diviso lavoro e figuraccia al Mundial, chi se ne ricorda? Ho fondato l'università di Coverciano, ho lanciato tecnici e dirigenti, ma sotto sotto penso che il mio agitarmi non interessasse a Diego Maradona nessuno: era persino una cosa scientifica e culturale, figuriamoci*. Pessimismo, scetticismo, anche passatismo. Con grossa classe, comunque, e con il permesso implicito, a chi parla con lui, di pensare che Allodi potrebbe anche cambiare idea, e per esempio rifare Coverciano, e più grande. «Afa io non sono eterno, devo pensare a spendere bene la cosiddetta vecchiaia. E spenderla bene non può significare spenderla nel calcio, con quello che sta accadendo: per la semplice ragione che dopo il 1990 il calcio italiano crollerà, sprofonderà, morirà. Le sue follie, i suoi debiti saranno coperti sino al campionato mondiale che in quell'anno verrà organizsato in Italia. Per motim assortiti, di economia e anche di pace sociale, sino a quell'anno qualcosa, qualcuno salverà il calcio I nostro. Poi tutto verrà allo scoperto. Tolto il mantello da cerimonia, sarà già molto se la beneamata creatura potrà mostrarsi in mutande*. Il calciomercato rovina il calcio: anche il calciomercato del Napoli,' dunque anche quello di Allodi...«Già detto di come il Napoli abbia avviato investimenti e piani proprio per salvarsi dal crollo. E di come la gente calciofila a Napoli sia più colta che altrove*. C'è un rimedio buono per tutti? «Abolire la retrocessione per un po' di anni, non costringere nessuno a fare follie per la piazza. Ma chi mi ascolta?*. Sentirlo lo sentono, ascoltarlo è un'altra cosa, bisogna impegnarsi. <■ E dire che ho dato prova di sapere le cose*. Napoli come speciale banco di prova per Allodi, con tutti che lo aspettano al varco della città difficilissima, della città della camorra? ./o sono pronto. Ferlaino è uno che mi ha dimostrato di saper non accettare i "consigli", quelli dati fra virgolette. Ho trovato gente che vuole lavorare, e, lavorare bene: è questa la città vera*. Lungo e valido e interessantissimo il colloquio con lui, sullo scibile calcistico. Dentro anche i misteri ultimi federali, e quel grande business che si chiama Mundial 1990 e che sta scatenando i cercatori d'oro. E una sola volta il nome di Bearzot, il grande nemico: «Ha fatto una cosa buona, intelligente, quando ha chiesto e ottenuto di lavorare da solo. In Italia i gruppi sono sempre pericolosi*.