Benevento riscrive i classici

Benevento riscrìve i classici Il festival del teatro, dal 7 al 15 settembre Benevento riscrìve i classici La rassegna comincia con «I figli di Iorio», regia di Gregoretti ROMA — Il festival di Benevento sarà dedicato quest'anno al teatro del classici riscritti. I temi delle edizioni precedenti furono: il teatro fantascientifico, storiografico, degli innamorati poveri, tetro e altro, dei critici teatranti. Ugo Gregoretti, ora direttore del teatro stabile di Torino nonché da sei anni direttore, animatore e inventore del festival di Benevento, ha spiegato la sua scelta. Ha detto che gli è parso di vedere sempre più frequente il ricorso, da parte di registi giovani e non, al testo teatrale di fama consolidata, ma riproposto, stravolto, adattato, rinnovato, comunque in una veste che ne fa un altra cosa. •La speranza — ha detto Gregoretti — è che questa rassegna monotematica ed ecumenica, nella quale si affiancano artisti già consacrati e artisti in via'di consacrazione, possa servire a esplorare le ragioni di questa tendenza'. La città di Benevento, alla quale 11 festival continua a stare a cuore nonostante le polemiche sull'effimero e 1 tagli alla spesa pubblica, ospita quest'anno, dal 7 al 15 settembre, tantissimo teatro: teatro prodotto o teatro sol¬ tanto presentato In questa settimana di ininterrotto lavoro. Il primo dei quattro spettacoli che nascono direttamente dalla collaborazione tra il festival di Benevento e altri enti è / figli di Iorio, un lavoro realizzato con lo Stabile di Torino. SI tratta di un confronto 'tra il testo classico di D'Annunzio, ridotto ad atto unico da Pier Benedetto Bertoli, e la parodia che ne fece, pochi mesi dopo, Eduardo Scarpetta. La regia è di Ugo Gregoretti, gli Interpreti sono Maria Luisa Santella, Nello Mascla, Franco Javarone, Rosa DI Lucia. Il secondo è Concerto per Medea: un testo di Euripide adattato da Enzo Siciliano per 11 canto di Adriana Asti e 11 controcanto del sassofono di Gato Barbieri. Ambigui presagi disadorni e senza profumo, un verso di Archiloco, fa da titolo al terzo lavoro, 11 cui sottotitolo esplicativo è Edipo re: scritto da Renzo Rosso per Romolo Valli e mal rappresentato per la scomparsa dell'attore, è portato In scena dalla compagnia «La festa mobile» di Pino Quartullo. Infine c'è un'opera buffa, Mare nostro, composta per l'occasione da Lorenzo Ferrerò, uno del più giovani e bravi compositori d'opera italiani, che sarà in scena al Teatro romano per la regia di Giorgio Barberio Corsetti: si tratta dèlie vicende di un gruppo di giovani che decidono di trasformare un'isola In un villaggio vacanze. A presentarla In scena è il Laboratorio lirico di Alessandria. Moltissimi gli spettacoli ospiti: da Beppe Barra che fa 11 suo Concerto sotto l'Arco di Traiano, a Gigi Proletti che legge 11 Kean tradotto da lui, da Le Pantafolerle, un adattamento delle favole di Basilio Puotlfetto del gruppo teatrale di Benevento, «Maoells» a La commedia dell'arte in villa curata da Massimo Perez, dai ballerini dell'Opera di Parigi con Patrick Dupond che chiudono 11 festival, alle Favole di Sharazade In margine una rassegna di film «Riscritti con la luce..; una serie di concerti da tenere In chiostri e cortili; un incontro con i critici di teatro; una mostra di fotografie sulla città; l'assegnazione del premio Bruno Cirino che va quest'anno ad Attilio Corsini e alla sua compagnia. Ovviamente, anche In questo caso, seguirà spettacolo, si. ro.