Questa cittadella, che noia di Ugo Buzzolan

Questa cittadella/ che noia Questa cittadella/ che noia Era migliore il programma italiano del '64 - «Oppenheimer» su Raidue, cronaca fin troppo cauta ' Come sta la produzione angloamericana di sceneggiati? Sulla Rai, la domenica sera, per una coincidenza curiosa, '■ci vengono offerti due esempi in ogni caso -importanti-, nel senso che uno è la riduzione di un romanzo come La cittadella di Cronin e l'altro la biografia di uno scienziato famoso e direi emblematico quale Oppenheimer. ; Cominciamo da questa biografia che con tutti i suoi limiti è poi la cosa migliore. L'altra sera è andata in onda la quarta e penultima puntata con il periodo più tormentato nella vita del cosiddetto -padre dell'atomica-: agli entusiasmi per la riuscita dell'impresa seguono l'orrore per la strage di Hiroshima e il rifiuto a collaborare all'escalation degli armamenti nucleari; e dopo i riconoscimenti e gli onori, ecco l'inquisizione maccartista che lo sospetta di filocomunismo e che tende a isolarlo e a estrometterlo da posti di responsabilità. ; Il racconto, diretto un po' anonimamente da Barry Davis, è di quelli che nonostante la materia aggrediscono il pubblico moderatamente: non ha tagli, estri, impennate particolari, e il suo merito maggiore è di esporre i fatti con un ordine e una diligenza che non trascurano i dettagli più minuziosi: una cronaca cautamente drammatizzata che, sia pure in una dimensione di un certo grigiore, restituisce con sostanziale onestà il teso clima della guerra fredda e il tragico contrasto fra l'uomo di studio e di scienza e le feroci esigenze di una politica condizionata dall'idea dello scontro, Alla cronaca si adeguano con disciplina gli attori, compreso il protagonista Sam Waterson, l'inviato speciale di Urla del silenzio, qui persin troppo contenuto, quasi attento a non emergere. Ma se con Oppenheimer — frutto di collaborazione tra la BBC e la tv pubblica di Boston — slamo nel campo delle produzioni comunque dignitose e di impegno civile, con La cittadella precipitiamo veramente a terra. Qui c'è stata addirittura un'unione finanziaria e organizzativa tra BBC e la Metro Goldwln Mayer, ed è stato arruolato il neo divo Ben Cross messosi in luce con Momenti di gloria, JVon so se le tre pun- tate precedenti siano state altrettanto sconvolgenti capolavori, non le ho viste; ne dubito. La quarta — che vede l'accentuarsi del dissidio fra il dottor Manson e la moglie, pagine che sono fondamentali nel romanzo di Cronin — è, stata francamente uno strazio: fiacca la sceneggiatura, e di una piattezza lagrimevole la regia di Mike Vardi, la puntata era di una noia mortale e faceva sentire ancora più opprimente l'afa estiva. Lasciamo perdere la questione se nel 19S5 La clttadel-1 la sia riproponibile o no, e dico solo che l'ora e un quarto, di sceneggiato trasmesso l'altra sera era quanto di più vecchio e superato si possa fare un questo campo, ed è per lo meno sorprendente che due colossi come la BBC e la MGM si siano alleati per sfornare un simile pateracchio. Il quale nella sua smorta mollezza finisce col rilanciare La cittadella edizione Rai del 1964: se non altro il colorito' fumettone di Anton Giulio Majano aveva un suo imperioso impatto emotivo e l'interpretazione di Alberto Lupo era di una teatrale vivacità assai più accettabile della torpida indifferenza burocra-, tica di Ben Cross. Ugo Buzzolan ese !

Luoghi citati: Boston, Hiroshima