Taormina colonizzata dagli Usa?

Taormina colonizzata dagli Usa? Festival concluso con la polemica sulla massiccia presenza dei film americani Taormina colonizzata dagli Usa? TAORMINA — John Travolta in Perfect, dove appare un po' impacciato nel panni di un reporter d'assalto della rivista «Rolling Stone», si è circondato di parecchi amici che recitano se stessi. Tra i quali si identificano la cantante Carly Simon, che getta un succo di pomodoro sulla faccia di Travolta colpevole di averla «maltrattata» in un articolo, Lauren Hutton che si vede di sfuggita ad un party, la top-model Christle Brinkley (da poco moglie di Billy Joel) e Mick Jagger, Il quale appare, in più espressioni, sul visore fotografico della redazione della rivista Rolling Stone». E non è tutto. Nel film si ritrova anche il clan familiare di Travolta: dalla fidanzata Marlly Henner, che è una delle più assidue clienti dell'. Health club» scelto dal neo giornalista per la sua inchiesta, al padre Cari, nella parte di un Impiegato d'albergo. Ma il personaggio di maggior spicco è la scontrosa istruttrice di ginnastica aerobica impersonata da Jamle Lee Curtis che dopo questo film è entrata d'autorità tra le sexsymbol degli Anni Ottanta. Con la proiezione di Perfect si è dunque conclusa ieri sera al Teatro Antico la settimana del cinema americano e qui a Taormina è già scoppiata la polemica. Con il largo spazio accordato alle anteprime hollywoodiane, la rassegna internazionale ha quest'anno riconquistato il suo pubblico, ma nello stesso tempo non è riuscita a sottrarsi all'accusa di servilismo nei confronti del .made in Usa» rivolta dai cineasti italiani e dal sostenitori della produzione d'autore. La costante presenza del cinema spettacolo sul grande schermo del Teatro Antico (anche se non tutte le pellicole selezionate erano meritevoli di questo privilegio) ha finito con 11 mutilare il resto del programma ed in particolare al concorso delle «opere prime» relegato in un cinemlno frequentato dal soli amatori. A differenza di quanto avviene per le rassegne di prosa e di balletto, dove si ha il coraggio di fare debuttare Paola Borboni con la corona di Re Lear e di rappresentare spettacoli d'avanguardia di danza, Taormina-cinema ha invece spalancato le porte all'.impresa. americana che dopo aver raccolto nell'ultima stagione, sul nostro mer¬ cato, più del cinquanta per cento degli incassi, sta adesso cercando di ottenere tutti i più qualificati spazi promozionali. E non solo a Taormina, ma anche a Venezia, dove la prossima mostra si apre con Legend di Ridley Scott e si chiude con Cocoon di Ron Howard. I responsabili di Taormina arte si difendono attaccando 11 cinema italiano e le sue strutture. «Sono i produttori italiani — dice Mario Bonsignore — che devono scoprire Taormina e invece insistono su altre manifestazioni. La settimana del cinema americano era nata come sostegno del Festival, visto che la produzione italiana preferiva Venezia. Adesso che gli americani sono scesi in massa a Taor¬ mina ci accusano di servilismo. Ma fino a tre anni fa il film italiano da ammettere in concorso tra .opere prime» si sceglieva tra i bocciati di Venezia'. •Taormina — aggiunge Giuseppe Naro — non rinuncerà al concorso delle opere prime, tuttavia dobbiamo valorizzare momenti d'interesse popolare, anche per via dell'ampiezza del nostro Teatro Antico: quest'anno abbiamo registrato una media di seimila spettatori a sera con una punta massima di undicimila persone per l'anteprima del nuovo "007": L'organizzazione distributiva italiana dei film americani, dal canto suo, ha «adottato» Taormina per il fatto che si sta cercando di anticipare l'inizio della nuova stagione cinematografica e quindi l'appuntamento siciliano serve per verificare le reazioni del pubblico. .Parecchi dei film di Taormina — sottolinea Gaetano Scaffldi della Pox — usciranno nelle grandi città prima della fine dt agosto. Inoltre non è vero che le nostre organizzazioni trascurano la produzione italiana. Quando et sono delle idee gli americani non se le lasciano sfuggire». ' La Fox quest'anno distribuirà, per esemplo, Piccoli fuochi di Peter del Monte, Senza scrupoli di Tonino Valerli e La leggenda del rubino malese di Antonio Margherita «Le compagnie americane, — insiste ancora Paolo Fer-. rari della Ceiad — sono disponibili a sostenere il prodotto italiano di qualità. Tanto è vero che a settembre usciranno a New York Sotto sotto di Lina V/ertmilller, con Enrico Montesano, ed Acqua e sapone di Carlo Verdone». Ernesto Baldo Con la proiezione di «Perfect», protagonista John Travolta si è conclusa la settimana del cinema al Teatro Antico. Accuse, rojjoò.e. Dicono gli organizzatori: «Gli italiani ci snobbano» John Travolta è un reporter d'assalto nel film «Perfect»