Arrestato capo dei bacini la figlia morta nel disastro di Clemente Granata

Arrestatoi capo dei1 * * la figlia moria nel disastro bacini Val di Fiemme, insieme a un dirigente della Prealpi Arrestatoi capo dei1 * * la figlia moria nel disastro bacini DAL NOSTRO INVIATO TRENTO — Tarda sera di mercoledì a Taibon Agordlno, provincia di Belluno. Un ufficiale dei carabinieri bussa alla porta di Mario Garavana, 41 anni, caposervizio responsabile dei bacini di decantazione della miniera di Prestavel che, cedendo di schianto, hanno provocato la catastrofe. L'ufficiale ha un foglio dela procura della Repubblica di Trento con l'ordine di cattura del Oaravana per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, lo stesso provvedimento emesso dalla magistratura nel confronti di Giulio e Aldo Rota, titolari della Prealpi, la società concessionaria della miniera, del consigliere delegato della stessa, Alessandro Bassanelli, e di Mario Tornasi, Ispettore forestale provinciale. «Sfonor Garavana, vuole avere la cortesia di seguirci?-, dice l'ufficiale, ma non può nascondere un moto di Imbarazzo. Questa volta la storia di un arresto si Intreccia con una tragica vicenda umana che non può non suscitare profonda commozione. La figlia del Oaravana, Eliana di 16 anni, è una delle vittime della sciagura. La ragazza, studentessa presso la scuola alberghiera di Sedlco, aveva trovato un lavoro nell'albergo Erika di Stava per il periodo estivo. Avrebbe dovuto fermarsi due mesi, poi la ripresa degli studi. Venerdì poco prima di mezzogiorno il padre era passato a salutarla. Poi, Improvvisa, la valanga di fango, l'albergo cancellato, Eliana scomparsa. Il suo corpo è stato trovato quattro giorni dopo nel laghetto alla confluenza del torrenti Stava e Avislo e portato a Ora nel centro di raccolta del morti non Identificati. Mario Oaravana, la moglie Natalina, gli altri figli Patrizia, Fabio ed Enrico, più volte si erano chinati sui corpi senza nome per cercare Eliana. Nulla sino a mercoledì sera, quando una piccola cicatrice sul braccio di una ragazza dal volto non più riconoscibi¬ le ha permesso l'identificazione certa. Poi 11 funerale, il ritorno a Taibon Agordino di una famiglia disperata. E poche ore dopo, l'arrivo dei carabinieri per un provvedimento doloroso anche per chi lo ha adottato ed ese-. gulto, ma Imposto, forse, secondo gli inquirenti, dalle dure necessità di un procedimento nel quale si deve cercare di rendere giustizia a oltre 300 persone incolpevoli come Eliana. Clemente Granata

Persone citate: Aldo Rota, Alessandro Bassanelli, Eliana, Garavana, Mario Garavana, Mario Oaravana, Mario Tornasi

Luoghi citati: Belluno, Taibon Agordino, Trento