Ailanto invadente

Manto invadente ( PARLIAMO DEI NOSTRI ALBERI) Manto invadente L'.Allanthus glandulosa» appartiene alla famiglia delle Simarubacee. ed è presente In città con circa 150 esemplari in piazza Barcellona e nel viali del Valentino. E' un albero dalle caratteristiche contraddittorie, a cominciare dall'etimologia del nome: «al/» (dal francese «aglio») e «anthòs*, termine greco che significa «fiore», per ricordare l'odore agliaceo delle foglie, se stropicciate, o quello altrettantro sgradevole che emanano i fiori maschili (da giugno a luglio): oppure «albero del cielo* e «albero degli dei*, secondo l'etimologia cinese, il «JVee of Heaven* degli anglosassoni. Può diventare una «pericolosa» pianta Infestante, data la sua straordinaria capacità riproduttiva: nel secolo scorso, ad esemplo, fu introdotto nella riserva naturale dell'isola di Montecrlsto, e finora non si è riusciti ad estirparlo, dato che è difficile sradicarlo ed il taglio stimola l'emissione di nuovi polloni. Proprio questa sua caratteristica, ed 11 forte apparato radicale, lo rendono prezioso nelle opere di rimboschimento, nella copertura di terreni in pendio e di dune mobili; è facile che si propaghi anche In terreni di scarico o abbandonati. I semi dell'Aliante diffusi dal vento con movimento rotatorio, pare abbiano Influenza negativa sul fenomeni respiratori, ma 11 legno e le foglie possono fornire un'azione efficace contro alcuni dltterl (mosche). Dall'infuso delle foglie si ottiene un bel giallo per tingere la lana: ha sapore e odore di cannella, e sembra esercitare sull'organismo umano proprietà toniche. Dal suo legno si ricava un carbone apprezzato, utilizzabile anche per la fabbricazione di polveri esplosive. L'Allanto può raggiungere 120 metri di altezza, ed è molto resistente all'inquinamento atmosferico. c. g. I [ (i b) [/«Ailanthus glandulosa» In piazza Barcellona e (in basso) un disegno della foglia