Ungaro, la signora in redingote

Ungaro, la signora in redingote Le collezioni di alta moda francese per Tautunno-inverno Ungaro, la signora in redingote PARIGI — Bisogna avere l'età. L'avere sfogliato riviste d'epoca, visto antichi film non basta. Se Invece si era ragazzine alla fine della seconda guerra mondiale, questo ritorno in forza dell'alta moda francese alle ampiezze e all'abbodanza di lana nei mantelli lunghi fino al polpaccio, al desiderio di strizzar la vita nelle redingotes e nelle giacchette stile marsina, ribalta la memoria, con qualche annoiato stranlamento. E' vero clie da Christian Dior gli ultimi anni della quarta decade del nostro secolo si combinano con le suggestioni del film «Amadeus», naturalmente rivisto e corretto al femminile e l'effetto di cui sopra è più evidente nel cappottonl, senza contare l'avanzata del grigio. Ma queste giacchette preromantiche, falda sgodettata, che sl- tuano in grigio e gessature, in grigio perla e grigio flanella la 'banchiera' attuale nella sua antesignana settecentesca, passando per l'anno esplosivo del grande Christian, 1947 si dimenticano volentieri di fronte al tailleur con la giacca lunga, falso doppiopetto, davanti sforbiciati e incrociati e la gonna corta. E' comprensibile che poi la teoria degli abiti da sera tenda a dilatarsi. Sono 1 veri cavalli di battaglia di una moda che, riservata a donne speciali, non deve avere troppe Idee di giorno e fiammeggiare, possibilmente con discrezione, la sera. La discrezione si fa un obbligo di non rinunciare, anzi, ad uno spiegamento ossessivo di ricami in pietre, in perle, di arabeschi In lamé, come si è visto ieri da Scherrer; tuttavia Dior è davvero e piacevolmente discreto: 1 suoi piccoli abiti neri, anche se più 6exy del solito, divertono l'assenza del nudo, simulando con giochi di bretlelle in ottici Inganni, che continuano nell'idea del falsi gilè, delle gueplères stampate sul corsetto. Chi è andato più lontano di lutti nel fasto dei ricami In pietre negli abiti da sera, è stato Balmaln, che 11 sparge sul cuoio delle giacche nere e sul velluto: filigrane di brillanti e smeraldi disegnano le tasche, addensano cinture corsetto e fanno rlsplendere i bordi delle scollature: qualcosa tra gli splendori bizantini di Teodora e 1 preziosi paramenti delle feste sacre in India. L'Oriente ha fatto capolino anche da Cardili: un Oriente in carne ed ossa, nove clneslne arrivate in pedana dalla Cina popolare per rendere onore al legame fra la loro patria e 11 gran sarto estroso.' Tanto più per l'autunno-lnvemo '85-86, perché, rinunciando alle consuete sfide geometrlco-cublste. veste le donne anche lui fino al polpaccio, ma racchiudendole nell'astuccio d'una linea tubolare, diritta, esile. Anche Emanuel Ungaro. che festeggia i vent'anni nella moda, non sfugge all'amarognolo piacere degli anniversari e già che c'è lo moltipllca per due, ritornando alle affusolate signore tardi Anni Quaranta. In redingotes di. sottile langa grigia, dal gron¬ da al ferro, dal nuvola al piombo. Colletti, risvolti, martingale, cinture sottolineano 1! taglio con la forza del nero, costante neile calze opache, nelle scarpe mal brillanti. Il velluto è sontuoso e pieno di luce, in nero, e tutte di velluto, slmili a glacchlnl con l'allacciature In perle o bottoncini madraperlatl. sono le camicette sotto le giacche attillate, sempre In grigio, con la falda doppia e ruscellante sulla gonna lunga e aderente Lucia Sollazzo Parigi. Un modello presentato da Christian Dior: «sari» in velluto stampato, con pompon di piuma di struzzo e Strass (Telefoto)

Persone citate: Christian Dior, Colletti, Emanuel Ungaro, Lucia Sollazzo, Scherrer, Ungaro

Luoghi citati: Cina, India, Parigi