Springer esce dall'impero di carta

Sprinter esce dall'impero di carta LE CONQUISTE E LE CROCIATE DEL MAGNATE DELLA STAMPA TEDESCA Sprinter esce dall'impero di carta DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Axel Caesar Sprlnger, il magnate della stampa tedesca, esce di scena. Resta il suo Impero, che, col tempo sentirà però l'influenza di uomini nuovi e di nuove idee. 61 chiude un capitolo di storia germanica, un capitolo su) quale non esiste consenso alcuno: deplorevole per molti, encomiabile per altri, una macchia o una medaglia, un veleno o un farmaco. Un altro Murdoch allora? Non mancano, certo le somiglianze: ma 11 «caso Sprlnger» è più importante e più interessante. Non è stato soltanto un fenomeno finanziarlo, ma anche un fenomeno politico e sociale: e In una democrazia fresca e nervosa come la Repubblica Federale. In realta, già da qualche tempo, il settantenne Sprlnger aveva ceduto 11 potere. Pareva essersi stancato del trono e della corona; scompariva talvolta per settimane, per mesi, lasciando il suo Indirizzo soltanto a pochi fedeli con l'ordine che non lo disturbassero «per nessun motivo». Ma, adesso, l'abdicazione 6 ufficiale, è quantificata e contabilizzata. Metà delie azioni della Axel Sprlnger Gesellschaft fllr Publlzistilc è stata venduta al pubblico, questa società scompare, Sprlnger resta presidente d'onore di un nuovo gruppo (che comprende gli interessi di un'altra dinastia editoriale, la famiglia Burda) con il 26,1 per cento del pacchetto. E' un pacchetto rispettabile, In un'azienda più che rispettabile. E chi cercasse 1 simboli e 1 segni della continuità non faticherebbe a trovarli. Anche la nuova Axel Sprlnger Verlag è fiera del suo conservatorismo, della sua fermezza ideologica, propugna 11 vangelo del Fondatore. Anche se l'anziano magnate non partecipa alle riunioni, i suoi interessi sono di- fesl, al vertice, dall'ultima moglie, la quinta, Frlede. (Axel Sprlnger ha avuto cinque figli, ma quello che pareva destinato a raccogliere tutte le sue responsabilità si suicidò nell'80) e resta ovviamente l'altero «Palazzo Sprlnger», a Berlino Ovest, venti luminosi piani costruiti di proposito addosso al Muro, una sfida ai regimi dell'Est. A prima vista non vi era nulla di esplosivo nel principi di Sprlnger, soprattutto nel sacro quadrinomio che egli voleva abbracciato, senza discussioni da ogni giornalista a! suo servizio. Rlunificazlcne pacifica delle due Germanie ; riconciliazione fra tedeschi ed ebrei e difesa del diritto di Israele all'esistenza; ripudio di ogni totalitarismo; salvaguardia dell'economia di mercato. Ma Sprlnger non è un politico, non conosce eufemismi e nuances, ha trasformato questi valori in crociate radicali e passionali. Anglomane più che anglofilo, questo gigante della carta stampata non aveva Imparato tuttavia l'arte dell'undersUtement. Non basta. Il «messaggio Sprlnger» giunge al tedeschi non tanto dalle colonne della Die Welt quanto dalle isteriche pagine della Bild Zeltung. Quasi sei milioni di copie, si vendono ogni giorno di questo foglio, vettore di sensazionalismo e di approssimazione. Le anime pietose sostengono che Bild Zeltung stuzzica le tradizionali simpatie piccolo-borghesi, quindi legge e ordine, Ubero mercato e. un antlslnlstrlsmo senza chiaroscuri. In realta è un groviglio più complesso, è un narcotico più subdolo. Il linguaggio è di fuoco, non esistono privacies, l'importante è stupire, sbalordire, scioccare. I tedeschi sono oggi più sofisticati, ma negli Anni Sessanta Bild Zeltung 11 colse durante la «grande paura» accesa dal movimenti studenteschi, dalle nuove tendenze radicali. Divenne allora uno strumento pericoloso, Infiammatorio. Ogni contestatore era per il giornale un .terrorista» o un «traditore» degli Ideali germanici. Quando la polizia scopri un'intera collezione della Bild Zeltung nell'alloggio del fanatico che aveva tentato di uccidere Rudi Dutschke, molti, moltissimi videro nell'Impero Sprlnger una minaccia alla nuova- -denjocrazla tedesca. Primo fra èssi, lo scrittore e umanista morto la settimana scorsa, Heinrich Bòli Tante e tali erano le preoccupazioni che, nel '69, In un libro su Sprlnger, l'autore, Hans Dleter Muller, scriveva: 'Nessuno vuol veder diminuite le doti tecniche dei suoi giornali. Ma ciò che angustia la gente è linfluenza che Sprlnger esercita mediante la sua stampa, un'influenza a cui il Parlamento non ha posto limite alcuno*. E ancora: -Il grande magnate-giornalista ha scambiato il suo successo per un plebiscito permanente. La sua carriera rivela come la società consumistica abbia accordato al giornalismo commerciale un mandato politico*. Forse, esageravano tutti, Sprlnger e coloro che già vaticinavano l'agonia della Repubblica federale. SI, vi sono stati «baroni della stampa» che hanno creato le premesse necessarie alla vittoria di certe loro politiche (è 11 caso di Hearst, in America, e della guerra per Cuba) ma, In linea di massima, l'influenza del giornali è sempre sopravvalutata. La patria della più potente stampa conservatrice, l'Inghilterra, ha affidato 11 potere a numerosi governi socialisti: e lo stesso è avvenuto qui, nonostante Sprlnger e 11 suo immenso pubblico. Forse, anzi, Sprlnger ha agevolato 1 successi della Spd, Ha impaurito troppi, ha «venduto» un conservatorismo troppo angusto, troppo rabbioso. Da quel giorni, tante cose sono cambiate: e anche Axel Caesar Sprlnger è cambiato. Ancora nell'80, la Berliner Morgenpost, un altro foglio di Sprlnger, descriveva gli squatters, gli abusivi, a Berlino, come 'Vagabondi e spostati di ogni tipo, drogati e delinquenti comuni*: ma, in realtà, il morso dell'impero si era fatto meno temibile. Sprlnger passava periodi sempre più lunghi nelle sue numerose residenze all'estero, non era più un «mostro sacro» sul sentiero di guerra. Colpito dal suicidio del figlio, Alex junior, pareva essersi stancato della sua «missione», e non vi erano epigoni che volessero emularlo. E' ricchissimo, finanziariamente tutta la sua vita è stata una marcia trionfale. Nato il 5 maggio 1912, ad Altona, una propaggine di Amburgo, figlio di un editore locale, Axel Caesar Sprlnger evita 11 servizio militare grazie a un pancreas bizzoso, disdegna 11 nazismo e conquista le simpatie e la fiducia del vincitori, gli inglesi. E' una rara avls, per gli ufficiali britannici, questo tedesco elegantissimo, con tanto di baffetti, innamorato della loro lingua e della loro democrazia: e gli concedono le licenze per tre giornali. Fu un decollo Immediato. Olà negli Anni Cinquanta, la Bild Zeltung vendeva milioni di copie. Poi altri giornali e periodici, dalla Die Welt a Hórzu, da BZ alla Berliner Morgenpost, dalVHamburger Abendblatt al Bild Der Frau. Non è stato l'unico Press Tycoon in Occidente, ma è stato certo quello che, per anni e anni, ha potuto agire con maggior libertà, e con maggior slancio ideologico,' senza quel freni che nelle altre democrazie cercano di circoscrivere questi Imperi di carta. Il tempo ha adesso compiuto ciò che le leggi non erano riuscite a fare. E pochi In Germania rimpiangono 11 temporalesco passato. Mario Clriello Bonn. Axel Caesar Sprlnger

Luoghi citati: Altona, Amburgo, America, Berlino, Berlino Ovest, Bonn, Cuba, Germania, Inghilterra, Israele