Bombe a Copenaghen: 23 feriti Devastati sinagoga e uffici Usa

Bombe a Copenaghen: 23 feriti Devastati sinagoga e uffici Usa Sei fermi, la Jihad islamica da Beirut rivendica l'attacco Bombe a Copenaghen: 23 feriti Devastati sinagoga e uffici Usa NOSTRO SERVIZIO COPENAGHEN — Due bombe, 23 feriti, una rivendicazione allucinante. Il terrorismo arabo ha colpito per uccidere: solo un caso ha evitato che nella sinagoga e negli uffici dell'americana «North-West Orient Airlines» 1 morti si contassero a decine. La prima esplosione alle 10.30, In pieno centro. Testimoni diranno di aver visto un uomo lanciare l'ordigno contro la vetrina. Nel locali — che la compagnia aerea ha in uso da tempo — il personale al completo e numerosi clienti. Dopo qualche secondo Io scoppio, violentissimo, seguito da un Incendio. Dagli uffici escono lamenti e un fumo acre, Impenetrabile. I feriti, quelli che l'esplosione non ha scaraventato fuori, gli abiti a brandelli, vengono portati In salvo dal passanti, I primi soccorritori. Non passano quattro minuti e una seconda deflagrazione scuote la città. Obiettivo, una sinagoga. Crolla di schianto la porta principale ma più danneggiata risulta l'annessa casa di riposo. Sci ospiti vengono feriti. I primi bollettini sanitari paiono abbastanza rassicuranti: del 23 ricoverati (10 danesi, tutti gli altri stranieri fra cui quattro algerini e due polacchi) alcuni versano In condizioni gravi, ma non disperate. La polizia di Copenaghen Inizia un'inedita caccia al terrorista. Valutata la matrice anti-americana ed antiebraica le Indagini si orientano subito verso l'estremismo arabo. Una conferma — anche se tuttora al vaglio degli inquirenti — arriva nel primo pomeriggio da Beirut: con una telefonata 11 gruppo Jihad Islamica rivendica l'attentato. -E' una rappresaglia — spiega la voce anonima — contro la barbara aggressione sionista a Kabrikha- (11 villaggio sud-libanese oggetto, domenica, di un rastrellamento Israeliano durante 11 quale hanno perso la vita due guerriglieri). II proclama annuncia nuove imprese. -Colpiremo tutte le organizzazioni sioniste, americane e reazionarie del mondo intero (...) Chi crede di non essere alla nostra portata sappia che arriveremo alla Casa Bianca, al Cremlino, al 10 di Douming Street, ovunque un leader arabo piuttosto che occidentale graviti nell'orbita del colonialismo-. Quanto all'azione «é stata compiuta da una nostra cellula nei Paesi scandinavi-. Cosi, mentre 11 rappresentante Olp nella capitale danese manifesta la propria solidarietà a -tutti i feriti, gli inquirenti Imboccano decisi la pista mediorientale con perquisizioni, controlli, posti di blocco. Sorvegliati speciali, 1 traghetti che lasciano la capitale per la Svezla.su cui le formalità doganali vengono ridotte al minimo. I sei -stranieri- fermati nel tardo pomeriggio per -accertamenti in relazione alle bombe- sembra stessero proprio lasciando Il Paese In nave. Nessuna Indiscrezione sulla loro nazionalità, ma potrebbero essere arabi o nordafricani. I controlli hanno permesso infine di scoprire in porto un terzo ordigno, Inesploso: una conferma che la strategia era di morte. e. st.

Luoghi citati: Beirut, Copenaghen