Era quasi riuscita a smettere la ragazza uccisa dalla droga

Era quasi rìus€ifa a smettere la ragazza uccisa dalla draga E* stato fatale un attimo di debolezza dopo la disintossicazione Era quasi rìus€ifa a smettere la ragazza uccisa dalla draga Si è iniettata un «quartino» di eroina, troppo per lei che aveva superato l'assuefazione - La polizia sulle tracce dell'uomo che ha venduto la dose: può essere accusato d'omicidio preterintenzionale Aveva smesso da qualche mese,"hon si bucava più. Mercoledì ha riprovato, forse pensando: -Non sono più dipendente, posso farlo una volta ogni tanto-. Con un amico ha comprato mezzo grammo di droga, un quartino di eroina a testa. Quel quartino l'ha stroncata subito, ha fatto esplodere in battiti frenetici 11 cuore di un corpo non più assuefatto. Amelia Rosaria Abete, 23 anni, via Guido Reni 96 — un padre, una madre, due sorelle e un fratello, studi universitari, 11 coraggio di rimanere a lungo lontana dal giro — è stata uccisa da un momento di debolezza In un pomeriggio d'estate. La siringa. Piena. Il braccio. La vena. LI nella penombra del gabinetto pubblico. L'ago che entra. Ora preme. E' in vena. Da ]x>co passate le 16. L'hanno trovata morta, sul pavimento di quelle quat-. tro mura in cemento sul controviale di corso Siracusa, all'incrocio con via Baltimora. • Morta. Morta ammazzata. Perché, secondo la legge, l'ha uccisa chi le ha venduto l'eroina. Omicidio preterintenzionale dice il codice: -reclusione da dieci a diciotto anni-. Forse la polizia sa già chi è stato. Mantengono il massimo riserbo, ma c'è movimento negli uffici della Narcotici. Coordina le indagini il dott. Salvat. s Longo: -Non possiamo dire nulla, è un momento delicato, potete capirlo-. Ottimismo? -Siamo sulla strada-. Sono sulla strada di una zona precisa. Agenti e sottufficiali escono sulle auto civetta. Battono soprattutto una certa area, puntano personaggi precisi. Gli stessi che proprio in questi giorni — a detta di qualche tossicomane — avevano attirato un'-Uisolita clientela-? Il corpo di Amelia è stato esaminato all'Istituto di medicina legale. Ora ci saranno le perizie tossicologiche. Ma qualcosa è già certo: overdose, l'ha uccìsa una dose eccessiva per il suo fisico. Chi era con lei si è iniettato la stessa quantità, ma ha resistito perché assuefatto. E' scartata dunque l'ipotesi d'un taglio con sostanze disastrose. Negli ultimi tempi due sono state le vittime di tagli «sporchi», gli altri sono stati uccisi da bustine -troppo pure-, o da ritorni alla droga dopo periodi di disintossicazione. Proprio ieri olle 11 — a neanche 24 ore dalla morte di Amelia — s'incontravano alle 11 il prefetto Sparano, il dottor Longo della Squadra Mobile, don Luigi Ciotti del Gruppo Abele, ideatore e coordinatore del Comitato permanente contro la droga e l'Indifferenza, altri espo¬ nenti di questa sfldavE proprio Ieri mattina'gettavano le, basi di un colossale lavorò' contro la morte e la degradazione in bustina: una -mappa della tossicodipendenza in Torino e provincia-. Non parole, interventi concreti. Cominceranno in settembre a vagliare montagne di dati, forniti da forze di polizia, organismi sanitari, operatori del servizi, gruppi giovanili, famiglie, diretti interessati. Che cosa scaturirà? -Da un lato una lettura più generale del fenomeno: le sostanze, il traffico, le fasce d'età, le motivazioni-. Dall'altro -le singole zone, come il mercato si sposta, quali riferimenti ha, dalla disoccupazione al disadattamento-. Senza criminalizzare nessuno, senza accentuare la battaglia contro 11 drogato che vende una dose — puntando bensì contro 11 grande smercio — si tratteggerà il quadro -delle zone a rischio, quelle dove si è più esposti, dove il mercato è migliore-. * Antonello Cioni, 26 anni, via Ravetto 28 bis, Caselette, ricoverato alle Mollnette per un incidente stradale avvenuto 11 13 luglio, è morto ieri mattina per un collasso.

Persone citate: Amelia Rosaria Abete, Antonello Cioni, Longo, Salvat

Luoghi citati: Amelia, Caselette, Torino