Dal ministro promesse concrete per Caselle

Dal ministro promesse concrete per Caselle Dal ministro promesse concrete per Caselle I problemi dell'aeroporto presentati da quindici parlamentari piemontesi • In programma una normativa per una rete di voli con piccoli aerei per collegamenti entro i 500 chilometri Da Caselle a Roma, al ministero dei Trasporti, per un incontro sul «cammino della speranza» del nostro aeroporto, per rompere l'emarginazione di una struttura tanto importante per l'economia piemontese e per esporre direttamente al massimo responsabile politico del settore le prospettive di sviluppo e le esigenze più immediate dello scalo torinese. L'operazione. preparata dalla Sagat con l'intervento presso il ministro Signorile dell'on. Salerno, uno dei pochi presenti alla precedente riunione operativa svoltasi il mese scorso a Caselle, è riuscita. E a Roma, dopo molti tentativi timidamente falliti, è giunta finalmente la voce dei piemontesi, un coro di lamentele e richieste documentate di ben quindici parlamentari dei più diversi partiti (tutti utenti assidui dell'aeroporto), dell'assessore comunale ai trasporti, Ravaioli, dell'ing. Iacopino, della Regione, del direttore della Fcdeipiemonte, Terna, del presidente della Sàgat. Parenti. Oltre a Salerno, c'erano Amato, Boetti Villanis, Boz¬ zello, Cartia, Ceccatelli, Chiùsano, Fiandrotti, Gawronsky. Martinat, Masciadri, Rossi di Montelera, Novelli, Pagani e Paganelli. Il ministro Signorile, che ha apprezzato le scelte di miglioramento tecnologico effettuate dalla Sagat e autofinanziate (Ils di 3" categoria in allestimento, indicatore di pendenza, cargo center per l'operazione General MotorsPininfarina) ha detto che entro l'estate sarà emanata una normativa per una rete di voli di «terzo livello» (cioè con aerei a capacità ridotta per, collegamenti nazionali ed internazionali di 300-500 km), un sistema di trasporto aereo che risponde alle esigenze dei piemontesi, per il quale Caselle, con Palermo, diventerà centro tecnico-operativo. Si riaffacciano cosi speranze per voli con la Svizzera (Crossair), la Francia (Air Litorali, la Spagna (con la torinese Eurofly), persino per un trasporto celere via aerea di piccoli colli che Traco e Aligrulla, unica compagnia italiana di «terzo livello,., starebbero studiando. Signorile si è detto d'accor¬ do a collegare Caselle e Malpensa con aerei-navetta, previa accettazione dei passeggeri nello scalo torinese. Più sfumato è stato l'intervento sul problema delle tariffe dell'Alitala, che penalizzano il nostro aeroporto rispetto a Milano e Roma ma anche verso altri centri minori. Sicuramente è un fatto commerciale della compagnia, ma deve essere discusso quando questa vive in regime di monopolio., Il coro delle proteste del parlamentari si è alzato per l'insufficienza del collegamenti Torino-Roma: ciascuno aveva una vasta casistica di appuntamenti mancati per ritardi inspiegablli e cancellazioni misteriose. Anche per questo problema il ministro ha promesso un intervento. Infine si è parlato della proroga della legge di privatizzazione dell'aeroporto che, prevedendo il passaggio di Caselle allo Stato nel 1995, è di ostacolo a ulteriori e possibili investimenti della Sagat e del Comune di Torino: Signorile si e espresso a favore della proroga, soprattutto in vista della realizzazione delle Infrastrutture previste dal piano generale (master pian) di Caselle. C'è anche la richiesta unanime del parlamentari di modificare la legge finanziarla e consentire all'aeroporto di attingere fondi ora riservati esclusivamente a Milano e Roma. L'incontro sarà ripetuto ad ottobre: vedremo allora se le speranze di Torino sono ben riposte. Gianni Blslo