Avanti a tutto metano

Avanti a tutto metano ITALGAS Pienamente riuscita r«operazione aumento capitale» Avanti a tutto metano A colloquio con il presidente Carlo Da Molo - Calano gli oneri finanziari, salgono gli investimenti TORINO — L'azzurro Italgas place anche In Borsa. L' operazione aumento di capitale (da 166 a 283 miliardi) è •completamente riuscita», ha spiegato Ieri mattina il presidente Carlo Da Molo al consiglio d'amministrazione, e alla chiusura delle operazioni (14 giugno '85) I 24 mila azionisti della società avevano sottoscritto II 99% dei titoli offerti»; l'l% delle azioni Inoptate (un milione di azioni) sarà offerto in Borsa tra il 25 e il 31 luglio, tramite lo studio Oiubergla, ma Da Molo non ha dubbi: saranno assorbite facilmente dal mercato. Avvocato, ligure, classe 1930, Carlo Da Molo, artefice del «grande risveglio» della società torinese, è un appassionato del mare che guida l'Italgas come una nave ammiraglia. Ieri ha presentato al consiglio 11 bilancio del primo semestre '85. Sono dati che trasudano ottimismo: le vendite sono salite del 12 per l'Italgas e dell'11.2 per l'intero gruppo (una ventina di società sparse in tutta Italia); 1 dipendenti sono saliti a 4637 nella capogruppo (+2,6%) e a 7637 nel gruppo; i Comuni serviti dall'Italgas sono balzati a 227 (45 in più dell'84) mentre per l'intero gruppo hanno ormai raggiunto quota 471 (76 in più). Unico punto nero: gli utenti (quasi tre milioni) saliti solo dello 0,8% per colpa della legge 417, qualla del condono edilizio, che ha paralizzato per alcuni mesi tutti 1 contratti, ma poi, in giugno, è stata modificata e ora è tornato tutto normale. Tutto bene quindi? •Direi — risponde Da Molo — che seguiamo la rotta tracciata. L'aumento di capitale ci permetterà di mantenere solida e equilibrata la struttura patrimoniale e finanziaria della società; di rispettare il piano di investimenti (200 miliardi nell'85 per la sola Italgas, 450 per l'intero grup- po: ndr) riducendo contemporaneamente Il peso degli oneri finanziari, che negli ul{imi anni si sono assottigliati notevolmente: erano il 3% nell'83, sono calati all'1,5 nell'84, a fine '85 saranno dell'1,5%: E questo perché? •Anzitutto perché abbiamo trasferito lindebltamente da breve a medio e lungo termine, ricorrendo soprattuto alla Bei, che ha già erogato all'intero gruppo 176 miliardi. Il primo luglio poi, sempre dalla Bei, abbiamo ottenuto un altro prestito di SI miliardi a tassi estremamente favorevoli. Un fatto questo che, sommato all'aumento di capitale e a un prestito obbligaziona rio di 33 miliardi andato anch'esso in porto, ci permette di guardare al futuro con ot tlmismo, a un'Italgas Anni 90 sempre più aggressiva'. Anche sul mercati Intemazionali? •Qualche pietra l'abbiamo già posta in Tunisia, dove abbiamo recentemente firmato un accordo quadro per la metanizzazione di Tunisi. Inoltre abbiamo avviato contatti con altri Paesi, dove pensiamo di poter esportare la nostra tecnologia, il nostro know-how. L'area di sbocco, indubbiamente, è il Mediteraneo. Ma abbiamo altri progetti in cantiere, anche interni al gruppo che, nel prossimo futuro, diventerà sempre più un'azienda di punta sul profilo informatico, dove a budget investiamo già l'l,7% del fatturato. Un investimento che andrà a favore dell'utente, in qualità di servizi, ma anche dell'azienda, perette ci permetterà una gestione sempre plU efficiente delle risorse'. Cesare Bloccati • BOEING — In seguito alla crescente concorrenza del consorzio aeronautico europeo Airbus Industrie, la Boeing Commercial Alrplane. consociata della Boeing, ha Informato sessanta operatori del settore vendite che potrebbero essere licenziati il 2 agosto prossimo. Né si escludono altri licenziamenti. Il progetto di sfoltimento è la conseguenza di un riesame interno della situazione CHI CONTROLLA L'ITALGAS (azionisti e quote di capitale in %) 53i3% A„rj 24mi|a 80cj 8% Fondo Pensioni Bankitalia i vìPB*

Persone citate: Carlo Da Molo

Luoghi citati: Italia, Torino, Tunisi, Tunisia