Al boss 11 ergastoli di Enzo Laganà

Al boss 11 ergastoli Al boss 11 ergastoli (Segue dalla 1* pagina) di Oiustlzla presidiato da ben 300 carabinieri. In aula, invece, ad ascoltare la ferma voce del presidente Mannino — 20 minuti di lettura in ininterrotto silenzio — con i difensori d'ufficio e i giornalisti solo cinque imputati minori da un lato in rappresentanza di tutti gli altri, e In un gabblotto antiproiettile il pentito Pino Scriva (condannato a due anni). Dietro le transenne un folto gruppo di spettatori quasi tutti parenti di imputati. Tra questi la figlia del «capo», Concetta Piromalll che, quando il presidente ha finito la lettura, ha sbottato con stizza: «Dieci, undici ergastoli non significano nulla, tanto mio padre uscirà tra pochi anni-, riferendosi all'avanzata età di Poppino Piromalll. Dal canto suo Pino Scriva, le cui confessioni assieme a quelle di Arcangelo Furfaro — ora rifugiato in Francia — hanno scardinato l'organizzazione mafiosa, è stato di poche parole: 'MI pare una sentenza onestan. -Rispettabile, come ogni sentenza^ ha dichiarato invece il procuratore Tucclo che in effetti ha visto modificate, parecchio e più pesantemente, le sue richieste di «soli» tre ergastoli e molte assoluzioni per Giuseppe Piromalll, e 900 anni per tutti gli altri. Nessun commento — com'era scontato — da parte del presidente' della corte Mannino che con il giudice a latere Spadaro e con 1 «popolari» è rimasto chiuso in camera di consiglio per ben 9 giorni a sfogliare ancora le migliaia di pagine processuali e stendere poi, in dieci pagine dattiloscritte, ti dispositivo della sentenza. Dopo un abbraccio e un ringraziamento per «fa preziosa assistenza- al colonnello Galatà, il dott. Mannino si è congedato dal suol collaboratori ed ai giornalisti ha detto soltanto: 'Sento un gran desiderio di farmi una bella nuotata e una partita a tennis-. Enzo Laganà

Persone citate: Arcangelo Furfaro, Concetta Piromalll, Galatà, Mannino, Pino Scriva, Spadaro

Luoghi citati: Francia