Decreto Berlusconi alla Camera Oggi il voto segreto sull'urgenza

Decreto Berlusconi alla Camera Oggi il voto segreto sull'urgenza Mediazione Gava su pubblicità Rai: «tetto» a 600 miliardi Decreto Berlusconi alla Camera Oggi il voto segreto sull'urgenza DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Per 11 prossimo anno, un «tetto» pubblicitario di 600 miliardi contro i 543 attuali; negli spot un «indice di affollamento.^ (cioè di frequenza orarla) che non superi 11 dodici e mezzo per cento, tranru? che nelle fasce di maggior ascolto, nelle quali gli Intermezzi potranno raggiungere una durata complessiva di nove minuti, contro cinquantuno di trasmissione. La proposta di mediazione elaborata negli ultimi giorni dal ministro Antonio Gava sembra essere questa, e stamani se ne discuterà a lungo nel vertice della maggioranza destinato a risolvere, tra gli altri, 11 complesso problema dell'acquisizione di pubblicità, E' una' proposta ancora piuttosto lontana dagli orientamenti espressi dal psl e dagli altri partiti làici (spazi pubblicitari non superiori al sei e mezzo per cento della programmazione orarla). Secondo Mauro Bubpico, responsabile del settore comunicazioni sociali delia democrazia cristiana, «Gava può farcela e il problema può essere superato... Ma alla scadenza prefissata, adesso se ne sovrappone un'altra: proprio mentre 11 ministro delle Poste stava riordinando 1 risultati della sua sofferta mediazione, alla commissione Affari costituzionali della Camera l'altra faccia del problema, quella rappresentata dal «decreto Berlusconi», è sfociata in una verifica importante. Il provvedimento che proroga al 31 dicembre la «libertà d'antenna» per le private ha ricevuto ieri il parere favorevole della commissione (con 19 voti, quelli della maggioranza e del msl, e 13 contrari, giunti da comunisti e sinistra indipendente). Il pel, come poco dopo ha annunciato l'on. Antonio Bernardi, ha però «impugnato» la decisione. In base al regolamento, questa mattina dunque la Camera dovrà pronunciarsi con voto segreto sulla sussistenza del requisiti di 'necessità» e di «urgenza» del decreto di proroga. Anche le commissioni riunite Interni e Trasporti e Telecomunicazioni hanno cominciato ieri l'esame di merito del provvedimento: se ne ridiscuterà mercoledì prossimo, per il voto sugli emendamenti Ieri intanto, alla Federazione della stampa, si è tenuto un dibattito che 11 segretario della Fnsi, Sergio Borsi, ha definito «un contributo alla soluzione di un problema centrale della vita democratica». All'incontro, hanno partecipato componenti la commissione di Vigilanza, come Bubbtco, Borri, Mastella, Bernardi, Sodano, Sei-vello, i senatori Fiori e Milani della sinistra indipendente, il responsabile per le comunicazioni di massa del pel, Walter Veltroni, i consiglieri di amministrazione della Rai Vecchi, Pedullà, Firpo, Zaccaria. Per Lucio Orazi, segretario del giornalisti Rai, «il regime corsaro di questi anni alla lunga può premiare qualche impresa, ma apre la strada alle sentenze del pretori e dei giudici». Il sindacato del giornalisti Rai si batte per una legge che garantisca la centralità del servizio pubblico. Per Veltroni l'aumento del tetto pubblicitario Rai deve salvaguardare la stampa e le emittenti locali ed essere in linea con 11 tasso d'inflazione Il direttore generale della Fieg, Sebastiano Sortlno ha presentato alcune cifre che dimostrano come il settore televisivo si sia rafforzato sul mercato pubblicitario a danno della stampa. Nell'81 11 mercato pubblicitario era diviso 56% alla stampa; 29,8 tv, 14,1 altri. Neil'34 la situazione è cambiata: stampa 42,8%; tv 46,5; altri 10,7.

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