Bubbico: variamo subito l'Auditel (ma la proposta è stata respinta)

Bubbico: variamo subito FAuditel (ma la proposta è stata respinta) Dopo la decisione del giudice che ha bloccato i rilevamenti tv Bubbico: variamo subito FAuditel (ma la proposta è stata respinta) ROMA — Dopo la sentenza del giudice, che ha ordinato la chiusura dei servizi per la rilevazione degli indici d'ascolto televisivi, il de Mauro Bubbico ha proposto ieri l'approvazione Immediata dell'art. 12 del provvwimentostralcioiall'esame dì^tòmitato ristretto, l'articolo dedicato appunto all'istituzione dell'Auditel per le emittenti pubbliche e private. Ma l'.urgenza» non è stata condivisa da tutti, e anche questo problema rimane nel calderone delle mille controversie e relativi rinvìi che segnano i tentativi di riassetto legislativo del sistema radloteleviso italiano. Il comitato ristretto delle commissioni Trasporti e Interni della Camera ha prose¬ guito l'esame del provvedimento-stralcio, che anticipa le misure più urgenti contenute nel disegno di legge del ministro Gava sull'assetto complessivo dell'emittenza pubblica e privata. Nella riunione, Bubbico ha lanciato la sua proposta, affermando che -il metodo obiettivo dì rilevazione dell'ascolto ai fini del mercato pubblicitario è un dato essenziale di certezza per tutti, die abbassa anche V indice di conflittualità nella materia». Il missino Franco Servello ha criticato l'iniziativa: -Si comincia con gli emendamenti della de, poi se ne possono aggiungere altri su materie non meno importanti: significa che non si vuole approvare il decreto,. Commentando la riunione di Ieri, Servello ha detto che -si è verificata una carenza di volontà politica da parte della maggioranza». Il comunista Antonio Bernardi si è dichiarato d'accordo sui problema politico sollevato da Bubbico, precisando che -la sentenza del giudice sulla Rai presenta risvolti molto delicati». E' s'ato il socialista Francesco Tempestinl a informare i giornalisti che il comitato ristretto ha deciso di procedere «normalmente» sulla questione dell'Auditel: «Ne discuteremo a tempo debito, consapevoli sia dell'urgenza della questione sia del fatto che predisporre un testo migliorativo rispetto a quello del governo richiede tempo». I lavori di ieri hanno richia¬ mato tutti i temi in sospeso, affrontati dal provvedimento in preparazione e oggetto di scontri politici — più o meno aperti — nella maggioranza. Bubbico ha citato le misure, che la de ritiene indilazionabili per la normalizzazzione del -sistema radiotelevisivo: approvazione del provvedimento-stralcio, determinazione del tetto pubblicitario Rai per 11 1985 e il 1986, elezione del consiglio di amministrazione della Rai. Ha difeso 11 ruolo della Rai, come servizio pubblico nazionale di tutti, e ha sollecitato la convergenza delle forze politiche. E in effetti le dichiarazioni di ieri non sono polemiche, benché la proposta Bubbico non sia stata accolta.

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