Tutto il popolo del rock, per la vita

Tutto il popolo del rock, per la vita Tutto il popolo del rock, per la vita Due continenti in diretta (per l'Italia su Raitre), un miliardo e mezzo di spettatori - Carlo e Diana nello stadio londinese - Presente anche l'Urss Il primo, vero brivido è airlvato soltanto verso le 16,30, quando Phll Collins e Sting. ex angelo biondo dei «Pollce», accompagnati dal sassofonista Jazz Marsalls, hanno dato; vita ad un'intensa mezz'ora! di musica, alternandosi o Interpretando insieme i rispettivi successi. Collins ha cantato In the air tonight e Long, long way io go; Sting ha fatto seguire a due brani recenti un'essenzialisslma Message in a botile, hit del suo vecchio gruppo come Every break poli take, eseguito con Collins e concluso in una curiosa filastrocca infantile. A quell'ora, la somma raccolta in Inghilterra contro la lame e la sete dell'Africa era già arrivata a 285 mila sterline (circa 750 milioni di lire) e l'immenso catino di Wembley a Londra ribolliva di 72 mila persone entusiaste, innaffiate in continuazione dal pietoso servizio d'ordine, che stavano pigiate dalla mattina presto nell'arena per la maratona più lunga e più grande della storia dello spettacolo intercontinentale. E stare davanti alla tv, con la diretta di Raitre, era come essere in tutto il mondo 11 Live Ald Concert, Concerto d'aiuto dal vivo, si era Iniziato a mezzogiorno a Londra, quando ancora l'America dormiva 11 sonno quieto dell'alba del sabato. In Italia era l'una. la diretta ha permesso di assistere a sei ore di musica e tli rituali, fin dall'arrivo — al suono dell'inno nazionale — dei principi Diana e Carlo, accompagnati da Bob Gcldol, leader dei neanche tanto famosi Boomtown Rats e mente di questa operazione colossale. Tutto in jeans, capelli lunghi spettinati. Geldof seduto di fianco all'erede al trono in impeccabile completo pareva 11 simbolo dello strano connubio fra l'ufficialità austera delle burocrazie e il mondo colorato e per una volta non fatuo della musica «giovane», tornata in gran forze allMmpegno» dopo 15 anni di latitanza. Al di là dello scopo benefico, in sei ore di concerto c'è stato soprattutto divertimeli-' to, gran festa di folle al di qua e al di la dell'Atlantico e sul teleschermi di mezzo mondo. E non sono mancati sul palcoscenico i personalismi, il divismo: l'occasione della platea mondiale era troppo ghiotta, ma il rito è avvenuto in sordina. A Wembley, che lia tenuto banco per le prime cinque ore. mentre l'America sì svegliava, hanno i otto le righe delle formazioni discografiche, con Sting e Collins, soltanto Paul Young e Alison Moyet, esibendosi Insieme In modo egregio: ma la stragrande maggioranza degli artisti ha cantato con la propria rigorosa formazione. Vista la audience ghiottissima annunciata (un miliardo e mezzo di persone, grazie ai satelliti) non sono mancate esecuzioni in anteprima di brani inediti, da Style Counc il e da Spandau Battei (questi ultimi hanno riscosso lag¬ giù la metà degli urli che ricevono da noi). Aperto dal rock .puro» degli Status Quo. 11 più grande concerto del mondo ha visto alternarsi per ore ed ore tutte le tendenze e le stagioni della musica poi), dal sincre- tlsmo degli Style Councll alle provocazioni punk di Adam Ant, dal sofisticato swing di Sade alle sonorità lievi di Nlck Kershaw: per parlare' soltanto di Wembley, dove per tutto 11 tempo è parso aleggiare leggero il fantasma di John Lennon, che a queste battaglie ha sempre creduto, nonché quello dei Beatles vivi, eroi \ nazionali Alcuni fra i più sensibili artisti inglesi hanno a loro modo reso un omaggio allo storico gruppo. Elvls Costello, che è per i giovani inglesi un po' quello che è Willle Nelson per certi americani, tutto solo con la sua chitarra ha annunciato che avrebbe cantato una 'tipica folk song-, ed ha interpretato soltanto 'All you need is love-, dandole una cadenza solenne, severa: Brian Ferry ex Roxy Music ha concluso la sua lunga performance con Jealous guy di John Lennon. Nell'arena londinese, erano attesissimi soprattutto gli *U2». musicisti d'impegno che vanno per la maggiore. Moltissimi ragazzi agitavano bandiere inneggianti al gruppo, che non a caso è stato il primo a suonare quando, poco dopo le 18, il concerto si e fatto intercontinentale con l'inizio della manifestazione anche a Filadelfia, dove si era fatto mezzogiorno. Abituato a vivere di notte. Jack Nicholson ieri mattina deve aver fatto una bella levataccia per arrivare puntuale a presentare lo show davanti ai 90 mila dello stadio di Filadelfia che erano U, a loro volta, dall'alba. * Bob Geldof, volto ascetico e ispirato, l'azzurro della cami¬ cia che ricordava più gli angeli che i jeans, era comunque assai più nella parte, e la sua preghiera di mandare tanti, tanti quattrini, quando ha annunciato 11 collegamento intercontinentale, strappava commozione. Si capisce perché al Comuni lo vogliano candidare al premio Nobel per la pace. Non è la prima volta che in tv si vede un lungo concerto; ma a parte la durata dì questo, senza uguali (s'è finito stamattina verso le 6), ha impressionalo l'atmosfera di good vibrations (come hanno cantato i vecchi ragazzi reaganlani Beach Boys) che dava la sensazione di salire dal mondo intero. Nella prima parte, collegamenti incessanti ci sono stali con musicisti australiani, austriaci; dall'Olanda è intervenuto il grande bluesman B.B. King; la Jugoslavia ha presentato un video; la Germania era collegata con un concerto dal vivo a Colonia, dov'è stato letto un documento polemicissimo contro gli armamenti. E, caso unico nella storia, dopo tante notizie di repressione del rock, c'è stato un collegamento dal vivo in diretta anche con la Russia: preceduta da un «canonico» filmato di ragazzi che raccoglievano ciliegie, c'è stata l'esibizione di un gruppo rock locale, gli «Autograph». entrato nel -Top of the popssovletlco. che ha cantalo nella sua lingua un rocckaccio scatenato, mentre tutt'intorno 1 giovani ballavano e battevano le mani. Sorge il dubbio che, sotto sotto, non siano solo canzonette. Marinella Vcncgoni lxmclrii. Diana e Carlo d'Inghilterra con il cantante Bob Gcldof ritenuto la «mente» dello straordinario concerto (Tel. Ap)