La stampella dimenticata di Ezio Minetto

La stampella dimenticata L'osteoporosi, un male diffuso La stampella dimenticata Per frenare l'indebolimento delle ossa basterebbe mangiare cibi ricchi di calcio Se è vero che, per rischiare l'osteoporosi, basta soltanto • dar tempo airanagrafe», bisognerà che questa nostra società — che di qui al 2000 vedrà aumentati del 38 per cento i sessantenni e del 50 gli ottantenni — pensi in tempo a quel paio di buone «stampelle preventive» che sono l'alimentazione ricca di calcio e la calcitonlna. L'anziano che «inciampa» e si rompe il femore o il polso; certe vertebre che «cedono» — e, per ben che vada, ti tolgono, in tarda età, dieci buoni centimetri di statura — sono esempi quotidiani di critiche o silenziose malefatte da osteoporosi. A partire dall'età adulta, si sa, il bilancio delle nostre ossa tende sempre più al negativo, con una perdita dello 0,3 per cento già fin dai 30-40 anni. Nella donna postmenopausa, poi, la perdita può salire al 2-3 per cento annuo: e, in età avanzata — uomini e donne alla pari — la «messa ossea» può arrivare ad un brutto 50 per cento in meno di quella giovanile. Legata com'è alla realtà della senescenza, specie femminile, il ..mal da ossa rarefatte» è condizione diffusa e progressiva, non subito diagnosticabile (le radiografie parlali chiaro solo oltre il 30 per cento di perdita minerale ossea): e le almeno 5000 fratture che annualmente colpiscono in Italia le donne, ne sono solo la parte tristemente più spettacolare. Pensiamoci in tempo, all'osteoporosi (la «densltometria ossea» è la nuova metodica che dà informazioni ben più precoci della radiografia) e curiamola e soprattutto preveniamola. La calcltonina — scoperta ed estratta dalla tiroide nel 1962 — è venuta a soccorrerci con la sua rimineralizzante capacità di «risparmio del calcio osseo». La disponibilità di preparati sintetici dell'ormone (umano, porcino, di salmone ecc.) — è stato ancora recentemente sottolineata al «V Congresso internazionale sugli ormoni calciotropl» a Venezia — permette di disporre di farmaci per la miglior strategia contro quell'anormale «corsa al riassorbimento osseo» che ha nome osteoporosi. Come novità presentata al congresso c'è la «carbocalcitonlna» — messa a punto da Morikawa nel '74 — vera «co¬ pia conforme», modificata e migliorata, della calcltonina dell'anguilla. Attività fisica, sole e giuste dosi di «calcifediolo» (il metabolita attivo della vitamina D) sono indispensabili per la buona qualità ossea. L'a/imentazlone ricca di calcio è tanto importante per il bambino e l'adolescente quanto per l'anziano. Contrariamente a quanto si crede il fabbisogno di calcio aumenta con l'età. Proprio tenendo conto di questo fatto — e ad evitare che l'organismo anziano, in carenza calcica, finisca per «attingere calcio» dalle sue stesse riserve minerali ossee — la National Academy of Sciences raccomanda larghe dosi quotidiane di latte e latticini. Ovviamente, se qualcuno proprio non gradisse — o non tollerasse — questo «ritorno al biberon», c'è sempre l'alternativa del supplemento-calcio in compresse. Altrimenti: 800-1000 mg giornalieri di calcio per le persone anziane (diciamo quasi un litro di latte scremato o 200 gr di mozzarella). ' Ezio Minetto

Persone citate: Morikawa

Luoghi citati: Italia, Venezia