E se il «dottor» Cefis meditasse vendetta?

E se il «dottor» Cefis meditasse vendetta? Un pensionato da 250 milioni di dollari E se il «dottor» Cefis meditasse vendetta? MILANO — Si ritorna a parlare di lui, del Dottore, di Eugenio Cefis, l'ex presidente della Montedison dimissionario sin dal 1977. Il figlio Giorjrfo si muove con destrezza nell'intricato giallo Bi-Invest, coagula cordate, tesse intrecci in Italia e all'estero. E subito le attività del figlio vengono accomunate a quella del padre; c'è chi l'ede il Dottore dietro i pacchi di Montedison comprati all'estero, animato dallo spirito di vendetta, pronto a ricomparire da padrone in Foro Buonaparte. Due giorni fa lo hanno i>lsto in via Chiossetto, nella Milano napoleonica dove possiede un'abitazione, camminare con passo da maratoneta, sempre sorridente e pronto alla battuta. La sua vita oscilla tra Milano, Zurigo e Montreal, dove possiede una splendida villa nella zona residenziale di West Moxint, costantemente alla ricerca di affari. Punta soprattutto al petrolio, al carbone, agli immobili, cercando di mettere a buon frutto le conoscenze che l'anta in mezzo mondo, ma trascorre la maggior parte del suo tempo nella gestione del patrimonio, che i suoi amici intimi valutano in almeno 250 milioni di dollari. Per il Dottore, fornito di cittadinanza canadese, il possesso di beni all'estero non costituisce certamente reato. Ogni tanto va alle aste di opere d'arte, ma a differenza di altri italiani che per gli oggetti preziosi han fatto follie (come Giovanni Fabbri. Carlo Pesenti o Angelo Rizzoli) Cefis si limita ad acquistare pochi pezzi senza strafare. Ha perso l'abitudine di frequentare i politici, lui che negli Anni Settanta faceva e disfaceva i governi nella sede di Roma della Montedison in via Campania. I suoi amici piit fedeli sono gli ex seguaci Corsi e Gritti, e l'ex presidente della Esso Italiana. Vincenzo Cazzaniga, soprannominato il Cardinale per la religiosità con la quale distribuiva elemosine ai politici, e qualche grosso imprenditore d'Oltreoceano, possibilmente di origine italiana, come il Vittorio De Nora della Diamond Shamrock, o il presidente della Hercules, Giacca. Uscito di scena nel 1977, ha dovuto combattere alcune battaglie di retroguardia sul fronte giudiziario; nulla di serio, però: un'accusa di falso in bilancio per finanziamenti alla Gazzetta del Popolo, il coinvolgimento nello scandalo dei fondi neri dei petrolieri elargiti ai politici e nella vicenda Italcasse. Insomma, a prima vista quella di Cefis sembra la vita di un pensionato di lusso (ha circa 65 anni, portati molto bene) e non quella di uno scalatore animato da propositi di vendetta e dalla smania di contare ancora tra i potenti d'Italia. Ma l'uomo ha sempre amato circondarsi di riserbo e non è detto che non stia meditando qualche grosso colpo. g. mo.

Luoghi citati: Italia, Milano, Montreal, Roma, Zurigo