Missili Usa per il Pakistan

Missili Usa per il Pakistan Nuove misure di «opposizione attiva» all'espansionismo sovietico Missili Usa per il Pakistan Proteste dell'India, tradizionale avversario di Karachi - In aperta sfida al Presidente, il Senato vota sanzioni economiche contro il Sud Africa, per protesta contro l'apartheid: aboliti i prestiti, le vendite di computer e materiale nucleare DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il governo ed 11 Parlamento americani hanno ieri adottato una serie di misure che rafforzano la loro strategia di «opposizione attiva» all'espansionismo sovietico. Il governo ha fornito d'urgenza missili terra-aria Stingers e missili Sidewinders per caccia al Pakistan, a difesa dalle Incursioni degli aerei russi dall'Afganistan. Il Parlamento ha approvato formalmente, per la prima volta dall'81, un programma di aluti all'estero .antimarxista", come lo ha definito il New York Times, destinato cioè ad appoggiare la resisteva armata al comunismo. In questo panorama ha fatto eccezione solo il voto del Senato sul Sud Africa: come la Camera il mese scorso, ha stabilito una serie di sanzioni economiche contro l'apartheid, in una aperta sfida a Reagan. L'allineamento del Congresso su quasi tutte le posizioni di politica estera di Reagan è stato uno del fenomeni più importanti della legislatura che sta per chiudersi. Il deputato democratico del Maryland Barnes ne ha Individuato le cause nella recente esplosione del terrorismo internazionale, nella efficace denuncia fatta dal Presidente delle manovre destablllzzatrici di Paesi come Cuba e il Nicaragua, e nella richiesta dell'elettorato di metodi forti nel confronti delI'Urss. Con le elezioni parlamentari alle porte — si svolgeranno tra un anno — i democratici non hanno voluto esporsi all'accusa di essere «deboli verso 11 marxismo». Di qui 11 si del Congresso agli aiuti al ribelli nicaraguensi, ai guerriglieri cambogiani, ai partigiani afhganl e ai combattenti filooccidentali in Angola. Va notato tuttavia che al governo non è bastato 11 programma di aiuti all'estero ap¬ provato dal Parlamento, perché troppo orientato sull'assistenza economica e troppo poco su quella militare; e perché troppo limitativo nei confronti della Olordania (impone a Hussein di negoziare la pace e il riconoscimento di Israele per avere forniture belliche). Reagan ha minacciato di porvi il veto. Potrebbero esserci quindi delle modifiche in senso ancora più conservatore nei lavori congiunti Camera-Senato. Il totale degli aiuti all'estero per l'86 sarebbe di 12.513 miliardi di dollari: dall'81 fino a quest'anno gli aiuti vennero elargiti non in base a un programma unitario, ma a interventi ad hoc. La rigidità del Presidente ha trovato espressione nell' invio al Pakistan dei missili Stingers, gli stessi già dati all'Arabia Saudita contro l'Iran due anni fa, e dei missili Sidewlnders, già usati dall'Inghilterra contro l'Argentina nella guerra delle Falklands. Per evitare dibattiti procrastinatorl al Congresso, Reagan ha limitato le forniture a 8 milioni e mezzo di dollari (il potere congressuale di controllo scatta a 14 milioni). Il Presidente ha giustifi¬ cato la misura con la necessità del Pakistan di difendersi dalle incursioni degli aerei sovietici, lanciati all'inseguimento dei guerriglieri afghani. Contro tale misura ha subito protestato l'India, che teme il riarmo del suo tradizionale avversario. Il Governo non è tuttavia riuscito a piegare 11 Parlamento sul Sud Africa. Il voto del Senato — 80 a 12 — è stato cristallino. Esso prevede, clie gli Stati Uniti non possano fornire prestiti pubblici al regime sudafricano, che non possano vendere computers né alle forze armate né a quelle dell'ordine, e che non possano cedere materiale nucleare. Le decisioni della Camera appaiono ancora più dure: esse escludono anche "gli investimenti privati e le Importazioni in America delle famose monete Krugerrand. Anche per il Sud Africa Camera e Senato dovranno raggiungere un compromesso. Esso sarà ancora più sfavorevole a Reagan della votazione di ieri. Il Presidente voleva limitarsi a pressioni diplomatiche e politiche, per mantenere qualche influenza su Pretoria. e. c.

Persone citate: Barnes, Reagan