«Mi fa il pieno di benzina verde?»

«Nii fa il pieno di benzina verde?» Una quarantina di distributori lungo le autostrade vende carburante «pulito» «Nii fa il pieno di benzina verde?» L'iniziativa del ministero dell'Industria rivolta ai turisti tedeschi equipaggiati con marmitta catalitica Da qualche giorno, per iniziativa del ministero dell'Industria, una quarantina di distributori di carburante lungo le autostrade vendono anche benzina «pulita», cioè senza piombo, a beneficio di quei turisti stranieri, specialmente tedeschi, le cui automobili sono equipaggiate con marmitta catalitica, la cui funzione è di abbattere quasi completamente le emissioni nocive allo scarico, ma che non possono funzionare in presenza di piombo. Può essere il primo passo verso l'adozione generalizzata di quella «benzina verde» clie da parecchi anni è uno dei problemi primari per i legislatori, l'industria automobilistica, i raffinatori di petrolio. Ma vediamo di riassumere. Anzitutto, che cosa significa benzina «pulita»? E' soltanto una questione di piombo miscelato con essa, e perché il piombo? In realtà sarebbe più pertinente parlare di gas di scarico puliti, 1 quali gas non sono altro che il prodotto della combustione della benzina (e del gasolio), ma questa è una sottigliezza. I prodotti inquinanti presenti nei gas di scarico sono di due tipi fondamentali: quelli che possiamo definire biodegradabili (il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e gli idrocarburi incombusti) e il piombo tetraetile. velenosissimo, che è l'additivo miscelato con la benzina per aumentarne il Numero Ottano (o, detto in termini più semplici, la resistenza alla detonazione). II piombo consente infatti di adottare sui motori alti rapporti di compressione: più questi sono elevati — ma entro certi limiti — più migliora il rendimento del motore stesso, e più basso risulta il consumo specifico di carburante, oltre al contenimento del citato fenomeno di battito in testa (e di autoaccensione). I due problemi sono nettamente distinti. Quello delle emissioni è stato inizialmente affrontato già da parecchi anni attraverso direttive comunitàrie per una progressiva e sempre più severa riduzione delle sostanze inquinanti nella benzina, e l'industria automobilistica vi si è adeguata attraverso soluzioni atte a meglio controllare il processo di combustione. Ma l'abbattimento completo delle emissioni — piombo a parte — è estremamente difficile se non ricorrendo alle già citate marmitte catalitiche, inventate negli Stati Uniti dove da parecchi anni tutte le auto nuove devono esserne dotate. La marmitta catalitica ha la funzione dì filtro: deve trattenere e trasformare le sostanze inquinanti sopra indicate, ad eccezione del piombo tetraetile che ne annullaj la funzione. Sistemata come quelle tradizionali sul tubo di scarico, la marmitta (o catalizzatore) contiene nel suo interno un filtro alveolare che fittamente la riempie. Questo filtro è di ceramica ricoperta da un sottile strato di platino che ha appunto la funzione catalizzatrice: al suo interno avviene una reazione chimica che, in presenza di alte temperature, trasforma le sostanze causa di inquinamento In anidride carbonica, acqua e azoto, che sono assolutamente innocui. Ma come sostituire il piombo, che rappresenta il punto di partenza dell'intero problema? Nei giorni scorsi si è parlato di additivare la benzina con alcol etilico (o etanolo), utilizzandone per la produzione le eccedenze agricole della Cee, attraverso impianti specifici dì fermentazione di cereali, patate, canna da zucchero, barbabietole ecc. L'alcol etilico miscelato alla benzina consentirebbe di conservare in buona parte le caratteristiche antidetonanti del carburante. Non è un'idea nuova, affatto. Il Brasile lo ha adottato da tempo, e con buoni risultati. L'etanolo ha un peso specifico che si avvicina a quello della benzina, ha un elevato Numero Ottano e un discreto contenuto energetico. Però ha consumi abbastanza elevati (con un litro la percorrenza risulta di un terzo inferiore rispetto alla benzina). Inoltre ha effetti corrosivi e provoca difficoltà di avviamento in climi freddi. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Brasile, Stati Uniti