«Attenti a non marciare come pecore» di Cristiano Chiavegato

«A ttentianon marciare come pecore» Sthor, ex pilota di F.l e esperto di guida, analizza i problemi degli esodi estivi «A ttentianon marciare come pecore» «Bisogna informarsi e prepararsi prima di mettersi in cammino» - «Evitare gli alcolici, tenersi leggeri» ^ Ex pilota di Formula 1, una bella carriera sportiva alle spalle, direttore di una scuola di guida (agonistica e di sicurezza) con sede permanente nell'autodromo Santamontca a Mlsano Adriatico, scrittore, laureato in psicologia, appassionato di alpinismo. Siegfried Sthor, origine tedesca ma romagnolo a tutti gli effetti, è forse una delle persone più indicate per dare consigli a chi si deve mettere in l'iaggio per il grande esodo delle vacanze. Un problema che ha studiato a fondo, che tratta con notevole competenza e serenità immedesimandosi non in chi è abituato a correre a 300 l'ora ma soprattutto in chi deve affrontare un lungo trasferimento una o due volte l'anno. «Prima di tutto — dice Sthor — bisogna scegliere attentamente il percorso da compiere, in base al momento della partenza, alle previsioni..del. traffico, 9|ie.;.qoJlQT |"Seènze dcllastrada/al tipo di mezzo utilizzato. Io che vivo a'Rimini mi rendo conto che la gente a volte parte senza la minima preparazione. Vengono via dal mare, si presentano al casello dell'autostrada già in coda per chilometri e vanno avanti cosi come pecore. I piloti di Formula 1 non hanno giustamente gareggiato a Spa perché la pista non era praticabile. Lo stesso deve fare l'automobilistia di tutti i giorni: informarsi prima di eventuali lavori in corso, del flusso della circolazione, della situazione delle strade che deve affrontare in genere per cercare eventualmente un percorso alternativo». Il viaggio però — sostiene il nostro esperto — dev'essere preparato in precedenza, con un minimo di programmazione. «E' determinante quando si deve affrontare un trasferimento molto impegnativo curare, ad esempio, l'alimentazione. Bisogna tenersi leg¬ geri, bere molti liquidi abbandonando tutti gli alcolici, evitare quei micidiali pic-nic a metà percorso che stroncherebbero anche l'autista più resistente. Bisogna anche sistemare l'abitacolo della vettura nella maniera più idonea: cercare dunque la migliore aerazione, la protezione dai raggi del sole. I bambini debbono sempre stare dietro ed essere trattati con un po' di severità. L'equipaggio insomma deve aiutare il capitano e non procurargli altri fastidi. In Italia normal¬ mente è l'uomo che guida sempre. E' necessario abbandonare questa mentalità maschilista ed alternarsi al volante con la moglie o la ragazza quando si è stanchi». Normalmente i lunghi viaggl vengono effettuati in autostrada. Quali sono i maggiori rischi cui si va incontro? «Se il codice stradale lo consentisse io viaggerei con tutta probabilità sempre al massimo. Ma debbo riconoscere che in certe condizioni di traffico ho paura. Si deve regolare, quando il movimento è intenso, il proprio cammino con quello degli altri. Se tutti spingessero a 140 l'ora, sarebbe molto meno pericoloso andare a 170 che non viaggiare a 130 se gli altri vanno a 70. Il ritmo della massa che si muove è importante». Una della cause più frequenti di Incidenti in questi cast è dovuta ai tamponamenti. Cosa si può fare per limitare al massimo questo problema? «E' una questione anche psicologica. Innanzi tutto non bisogna sottovalutare i rischi che di massima si affrontano in un viaggio. Non voglio drammatizzare ma credo che nei giorni di punta si verifichino almeno una trentina di incidenti mortali. Quindi non si può fare affidamento solo sulla propria lucidità, sulle proprie forze. Si deve tenere conto anche degli errori che possono commettere gli altri. Un consiglio che posso dare quando si è incolonnati e "c'è pericolo di tamponamenti è quello di noti controllare 1 fanalini rossi soltanto della vettura che ci precede ma guardare più avanti. Cosi si ha un vantaggio nei tempi di reazione per un'eventuale frenata». Si dice che sarebbero consigliabili i viaggi notturni, quando la temperatura è più mite e il traffico minore... «In effetti è una soluzione valida. Ma con delle precauzioni. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Siegfried Sthor

Luoghi citati: Italia