I musei sono sordi alla legge di Claudio Giacchino

I musei sono serali legge Un mese dopo l'entrata in vigore delle nuove norme sull'apertura continuata I musei sono serali legge A Torino è già un miracolo se funzionano, male, qualche ora al giorno - Alcuni sono a «chiusura continua»; altri hanno settori «off-limits» per i visitatori - La carenza cronica di personale s'aggrava d'estate - Ma alla Sabauda e all'Egizio (orario vecchio) qualcuno fa salotto Galleria Sabauda — Fondata nel 1852, conserva tele di maestri piemontesi, del Rinascimento italiano, francesi, olandesi e fiamminghi. Tra le tante opere d'eccezione, Le stimmate di S. Francesco di Jan van Eyck, la famosa coppia di Vedute torinesi del Belletto e là celeberrima Madonna col bambino di Duccio da Bonlnsegna, nella collezione Guatino. Museo Egizio — Il più noto, oltre 200 mila visitatori l'anno. Fu creato da Carlo Felice, nel 1824, è considerato 11 secondo al mondo dopo quello del Cairo. Tra 1 tanti reperti archeologici di grande Interesse, il Libro dei morti, gli arredi di una tomba di Ignoti dell'Antico Regno, la tomba dipinta con pitture parietali del Medio Regno, bellissimi sarcofaghi, mummie e steli. , ' Armeria Reale — Chiusa per restauri. Galleria d'arte moderna — Chiusa da anni, In condizioni disastrose. Museo nazionale del Risorgimento — Dal 1931 è ospitato a Palazzo Carignano. Le sale ripercorrono in ordine cronologico là storia italiana, dagli albori del Risorgimento alla Resistenza. Gioiello è la Camera dei Deputati del Regno sardo. Museo nazionale del Cinema — Chiuso da gennaio. ,. Museo stòrico nazionale dell'Artiglieria — Non molto ampio, l'ingresso è sotto il bastione della Cittadella: pregevoli le raccolte di artiglierie turche del XV secolo e quelle italiane deixvm. ; •. Museo Pietro Mlcca — Molto piccolo, ha il suo top nelle gallerie sottèrraqee (corrono sotto ylà,Guicciardini). Museo dell'Auto. Carlo Bis'c'aretti di Ruffia — In corso Unità d'Italia, d'architettura avveniristica, è in funzione da 25 anni. Nelle sue sale, il romanzo scritto in quasi un secolo dall'industria dell'auto. Tra le altre mete degne di visita: 11 museo nazionale della " ' ìtagna «Duca d'Abruzzi» di via Giardino; delì'Agrlcoltuì. el Piemonte di via Pianezza; il Castello e 11 Borgo medie vale; il museo Giandoja della marionetta, in via Santa Teresa 5. Stanze e corridoi silenti, ecco la Camera del deputati. Sprangati gli Ingressi, non resta che ammirarla attraverso una grande vetrata traslucida, e quindi nemica dello sguardo. Quale Irreale spettacolo al di la del cristallo: buio dappertutto, qua e là * Incrinato dalla luce dei giorno che Irrompe dall'Invisibile volta del soffitto con sghembi fasci di luce. Nella semioscurità si ergono cerchie biancastre: sembrano fantasmi, sono invece le chiare fodere che ricoprono i velluti rossi degli scranni. Davvero una delusione. Povera Camera dei deputati del Regno sabaudo, quanto tristemente è offerta al visitatori del museo nazionale del Risorgimento di palazzo Carignano. Ma, la delusione è fedele -compagna di chi va per i musei torinesi. Il 14 giugno è stata approvata una legge: «Musei, gallerie e scavi debbono rimanere aperti tutti, sette giorni su sette». Dopo un mese, non ha ancora avuto applicazione, molti degli addetti al lavori non la conoscono nemmeno, oppure l'hanno appena sentita nominare, più d'uno dice: »Ah si, hanno fatto quella leggina, però non ci sono giunte nuove disposi/aloni. E anche se giungessero, sarebbe tutto come prima, quando mai saremmo in grado di osservarle? E' già un miracolo se i musei riescono a funzionare così». Cioè: sale, quando non interi settori, resi «off-llmlts< da nastri, cordoni, cartelli; opere invediblll perché perennemente affidate alla mano del restauratore o alla mente del ricercatore; guide inesistenti o, sempre momentaneamente, introvabili; orari irrazionali; porte sbarrate 11 lunedi e i pomeriggi festivi. Addirittura, ci sono musei a «chiusura continua». Come quello del Cinema a palazzo Chiablese: dietro le vetrate serrate una locandina annuncia: «Da giugno ad ottobre, orario 9-12, 15-18*. Un secondo fòglio, scolorito, informa che dall'8 gennaio il museo è inagibile. Un terzo, in una bacheca, informa àn¬ cora: ^Luglio ed agosto chiuso: Ecco, come sono «venduti» i musei cittadini. Una mattina di questa settimana. Le sale del Museo Egizio sono tutte una voce, uno scalpiccio, coda al botteghino. 'Visitatori ne abbiamo sempre tanti, specie adesso, con gli stranieri, le comitive — dice un usciere —. Oggi sono fortunati, cinque settori su otto sono aperti, domani • chissà... potrebbero èssere agibili tre, quattro, ma¬ gari anche tutti». Come mai, questa lotteria? «Carenza di personale, siamo già pochi, con le vacarne poi... perché, le ferie noi non le dobbiamo fare?» SI, però, proprio ora, con gli stranieri... 'Già, cosi noi dovremmo farci la vacanza d'inverno? Se lo Stato vuole che il museo sia in salute provveda, assuma t sorveglianti necessari. Lo promette sempre, promesse da marinaio». E la nuova legge? » Belle parole e stop. Qui contìnua l'orario 9-14, escluso il lunedi: ed è, già molto se riusciamo ad osservarlo». Sopra l'Egizio c'è la Galle ria Sabauda: la «lotteria» riserva stamane questa sorpresa: non si possono vedere la collezione Guatino, due sezioni dedicate al pittori francesi e piemontesi. La collezione Guatino annovera. la pala della Madonna con bambino di Duccio da Bonlnsegna: il gioiello della galleria. Per ammirarlo, una sola soluzio¬ ne: schiacciare il naso contro la vetrata chiusa a chiave: eccola, di scorcio, lontana, la celebre tavola. Dice uno dei custodi: *Certe sale sono chiuse? Non è mica colpa nostra, ma dello Stato. Se non rimpolpano gli organici, inoltre adesso, tra ferie, recuperi,' turni di riposo siamo davvero all'osso». Sarà cosi. Però, un gruppo di sorveglianti fa salotto accanto all'Ingresso, nella stantìe! monitor (tutti accesi, controllano quanto avviene nelle sale ih cui s'aggirano numerosi turisti). La Sabauda e l'Egizio mantengono l'orarlo per la legge vecchio, il lunedi sono chiusi. I musei piti '«venduti» continuano a funzionare in modo ridotto, mentre orario completo (9-19, tranne la domenica, 9-13) rispetta un museo poco visto come quello dei Risorgimento. ;! Chiusa per restauri l'Armeria di Palazzo Reale, il cronista va ai Museo dell'Artiglieria sotto alla Cittadella, e alle Gallerie di Pietro Mlcca, in via Guicciardini 7. Entrambi desertls-gratuito (è l'unico), fresco, «mutilato» del settore che ' ospita l'artiglieria da trincea del XX secolo il primo: afoso e piccolo il secondo. Le storiche Gallerie dell'assedio del 1706 sono vietate da un battente e un lucchetto, una scritta avvisa: 'Visite solo con la guida». Dov'è la guida? «Boli - rispondono 1 due annoiati custodi - era qua sino a poco fa. Sarà andata via un attimo: con le scuole chiuse, qui non viene mai nessuno. Pazienti, vedrà che prima o poi torna». Claudio Giacchino a «Coniugi assisi» (1490 a.C), una delle statue dell'Egizio

Persone citate: Carlo Felice, Gioiello, Guicciardini

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino