Borg giocò in Davis a soli quindici anni

Borg giocò in Davis a soli quindici anni Borg giocò in Davis a soli quindici anni La precocità nel tennis è fenomeno del nostri giorni. Wllfred Baddeley, il più giovane vincitore di Wimbledon dal 1891 al successo di Boris Becker, è soltanto un'eccezione. In passato non si incominciava a giocare prima del dodici-tredici anni: oggi invece l'avviamento alla racchetta e stato anticipato al momento dell'iscrizione alla scuola elementare. In passato c'erano stati solo rari esempi di precocità, come Jack Kramer, che esordi a diciotto anni nel doppio di Coppa Davis degli Stati Uniti o l'australiano Ken Rosewall, che a 19 anni vinse gli internazionali d'Australia e di Francia. In campo maschile la svolta giovanile fu data da Bjorn Borg, che fece 11 suo esordio come «davlsmah» a 15 anni e giocò nel '74 al Foro Italico e al Roland Oarròs compiendo i 18 anni durante la prova parigina. Il connazionale Wilander lo superò poi nel 1982, vincendo a Parigi a 18 anni non ancora compiuti. Sull'esempio maschile, anche le donne non sono state da meno: le americane Tracy Austin, Andrea Jaeger, Kathy Rinaldi, la tedesca Graf ed ora l'argentina Gabriela Sabatini sono entrate nel circuito come brillanti protagoniste a meno di quindici. E se non hanno vinto 1 grandi tornei (salvo la Austin, vincitrice agli US Open nel '79 e '81) lo si deve alla presenza di due super-campionesse come Evéri e Navratilova. Però, proprio dal settore femminile, è venuto il primo grido di allarme con gli infortuni a ripetizione, per eccessiva usura, che hanno costretto alla resa a meno di venti anni Austin e Jaeger. Durante gli internazionali di Francia è stato Organizzato un convegno cui hanno preso parte dirigenti del tennis professionistico maschile e femminile, per studiare 11' problema è proporre alcuni sbarramenti e accorgimenti ia i salva-' guardisi dèi gióvani2 Qtte^tr f- briSipaif pùnti 'prpf>ost4':" Ir, — incoraggiare il completamento degli studi di base prima dell'ingresso a tempo pieno nel circuito professionistico; — fornire l'opportunità ai giocatori professionisti di conseguire la laurea mentre giocano nel circuito; — organizzare durante i tornei giovanili seminari sulla prevenzione degli infortuni, l'alimentazione, l'educazione sportiva; — spiegare al coach ed ai genitori 1 rischi di una intensa attività in giovane età; — abolire le classifiche nazionali per minori di 14 anni; — vietare al minori di 16 anni 1 tornei prò, o ammetterli In caso di meriti eccezionali registrati dal computer, ma senza «wild card». r. c.

Luoghi citati: Australia, Francia, Parigi, Stati Uniti