Cereali nella Cee: oggi un'eccedenza domani forse produzione strategica

Cereali nella Cee: oggi un'eccedenza domani forse produzione strategica L'opinione del gruppo Ferruzzi sul problema del surplus alimentare nella Comunità Cereali nella Cee: oggi un'eccedenza domani forse produzione strategica RAVENNA — Il Libro verde della Commissione Cee, che dovrebbe essere presentato a giorni, traccia alcune ipotesi non solo sulla possibilità di avviare colture alternative per le quali c'è domanda potenziale, ma anche su nuovi Impieghi di prodotti agricoli tradizionali ed eccedentari, come i cereali: questi potrebbero essere trasformati in l'etanolo da utilizzare come additivo al carburante per autoveicoli. Il problema delle eccedenze, del resto, non è solo europeo bensì mondiale. A fine campagna '83-'84, i surplus di cereali erano, in tutto il mondo, di 205 milioni di tonnellate, una cifra che alla fine di quest'anno salirà di un quinto, arrivando a 250 milioni di tonnellate. La sola Comunità europea raccoglierà quest'anno 150 milioni di tonnellate di cereali, che saranno destinati per 100 milioni al consumo interno, per 25 all'export e per il rimanente 25 allo stoccaggio. Guardando agli anni futuri, per la Cee è previsto un incremento annuo delle produzioni del 3 per cento annuo, di qui al 1990. L'Europa, dunque, che fino all'Inizio degli Anni Ottanta era importatrlce netta di materie prime agricole, non solo ha raggiunto l'autosufficienza, ma nel cereali è diventata abbondantemente eccedentaria. Quindi deve cercare di vendere sui mercati mondiali quantità crescenti di questi prodotti:- un'operazione sempre più difficile per la diminuzione progressiva dei prezzi internazionali. Lo stesso problema hanno gli Stati Uniti, che però producono a costi sensibilmente più bassi. La concorrenza tra 1 due colossi economici mette comunque in difficoltà gli scambi mondiali. Quale la soluzione a questi problemi? Dopo aver ascoltato la voce di una multinazionale americana, nell'intervista a Filippo Galli, sentiamo ora che cosa ne pensa il Gruppo Ferruzzi, che opera da trader a livello mondiale. L'Europa — dicono alla Ferruzzi — non deve certo rinunciare al risultati acquisiti per non danneggiare le esportazioni americane. Piuttosto è necessario trovare utilizzi alternativi per le eccedenze comunitarie, il cui stoccaggio costa alla Cee oltre 5 mila miliardi l'anno. Ecco perché è valida -r dicono ancora al Gruppo Ferruzzi — la proposta dell'etanolo, che è poi la stessa-strada percorsa da tempo-negli Usa per smaltire le proprie eccedenze e eliminare il piombo inquinante dalla benzina. Alla Ferruzzi sostengono che si tratta della proposta più razionale per eliminare circa 20 milioni di tonnellate di cereali eccedenti l'anno. . Questa soluzione, tra l'altro, non penalizzerebbe l'agricoltura, i cui progressi co¬ stituiscono per l'Europa una «opzione» sul futuro dell'umanità: chi può infatti disegnare con certezza lo scenario mondiale tra dieci o ventanni? Chi ci assicura che i mercati resteranno sempre depressi? Al Gruppo Ferruzzi sono ottimisti: la logica e il nonnaie corso della storia — sostengono — devono farci ritenere che in futuro si apriranno nuovi mercati, magari in Oriente o nel'Terzo Mondo. In quel momento, l'aver consolidato una capacità produttiva di prlm'ordine signi¬ ficherà poter recitare un ruolo di primo piano in questi nuòvi scenari. Senza dover soggiacere alla strapotenza americana. _ Livio Burato • EMERSON — Partono oggi 450 lettere di licenziamento per lavoratori della Emerson, fabbrica di televisori. L'ha annunciato 11 liquidatore Basettl Sani. Interessano i 370 dipendenti dello stabilimento senese e gli 80 di quello fiorentino, in cassa integrazione straordinaria dal 1980,

Persone citate: Filippo Galli, Livio Burato ? Emerson

Luoghi citati: Europa, Ravenna, Stati Uniti