Weinberg si dimette? La smentita non convince
La smentita non convinte Un «falco» alla Difesa diventa scomodo per Reagan La smentita non convinte DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Il ministro della Difesa Weinberger si dimetterebbe entro la fine dell'anno. Lo dichiarano alcuni funzionari del Pentagono e lo riferisce il Washtngton Post. Si fanno già i nomi dei due candidati alla successione: l'ex senatore Towers, attualmente negoziatore a Ginevra per la riduzione delle armi strategiche, e l'ex ministro del Trasporti Drew Lewis, oggi presidente di una «corporation». Alla fine dell'anno — per scadenza però del proprio mandato — se ne andrebbe anche il capo di Stato Maggiore delle forze armate generale Vessey. La notizia è stata smentita personalmente da Weinberger, il quale ha dichiarato che «ci si dimette quando si è stanchi, e to non sono stanco.. Ma il Washington Post sostiene che il ministro, pur essendo uno dei più intimi collaboratori di Reagan, è diventato un problema per il governo, a causa della sua insistenza sull'aumento delle spese militari mentre si do¬ vrebbe ridurre il deficit del bilancio e gli scandali causati dagli sprechi del Pentagono Secondo l'autorevole quotidiano lo scontro decisivo avverrà a metà settembre, quando il Congresso discuterà 11 piano quinquennale della Difesa '87-91.1 margini saranno molto ristretti, da una crescita zero a una del 3 per cento in termini reali. Weinberger viene accusato di voler varare troppi progetti nuovi e di non risparmiare abbastanza. Un altro punto a suo sfavore è la rigidità che dimostra nel confronti dell'Urss. e che lo ha spinto talora a intralciare le iniziative di distensione del Segretario di Stato Shultz. Reagan è un presidente che protegge i collaboratori fino all'ultimo, e nel caso di Weinberger si batterebbe con particolare impegno. Farebbero inoltre quadrato intorno al ministro della Difesa i conservatori, che vogliono invece le dimissioni di Shultz, magari per mandarlo alla Riserva Federale, al posto del governatore Volcker.
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