«Responsabilità del ministro nella tragedia di Bruxelles »

«Responsabilità del ministro nello tragedia di Bruxelles » «Responsabilità del ministro nello tragedia di Bruxelles » Chieste le dimissioni di Nothomb - Venerdì la Camera esaminerà il rapporto BRUXELLES — Con un atto di accusa che investe il ministro dell'Interno, il borgomastro di Bruxelles, i responsabili della gendarmeria, gli organizzatori della finale della Coppa dei Campioni, la commissione d'inchiesta istituita dalla Camera belga ha concluso la propria indagine sugli incidenti che il 29 maggio, allo stadio Heysel, fecero 38 morti, fra cui 31 italiani. Il rapporto della commissione sarà ora discusso dalla Camera In sessione plenaria, probabilmente venerdì prossimo. Unanime in quasi tutti i suol passaggi, 11 rapporto contiene tuttavia due affermazioni approvate a maggioranza: entrambe si riferiscono alle responsabilità nella vicenda del ministro dell'Interno Charles-Ferdinand Nothomb, cristiano-sociale francofono. Il rapporto dell' Inquirente ha un valore morale e politico, ma non giuridico. Sulla base di esso, tuttavia, la magistratura può intraprendere delle azioni, là dove ne ravvisi l'opportunità. Due esponenti della commissione hanno annunciato che chiederanno ai rispettivi gruppi di presentare mozioni di censura sul ministro. Il rapporto fa un elenco preciso -delie lacune, delle carenze, delle deficienze* dei responsabili delle forze dell'ordine e degli organizzatori, che sono fra le cause del dramma Heysel, anche se il presidente della commissione Robert Collignon, socialista francofono, è esplicito: la colpa maggiore va attribuita al teppisti britannici. La commissione d'inchiesta parlamentare venne istituita pochi giorni dopo i tragici incidenti e si riunì per la prima volta il 12 giugno. In tre settimane, i nove commissari —■ tre cristiano-sociali, tre socialisti, due liberali, un regionalista fiammingo — hanno fatto un sopralluogo nello stadio, hanno ascoltato le deposizioni giurate del ministro e del borgomastro, di funzionari e di esperti, di generali e di ufficiali, del presidente dell'Unione calcistica belga e di un dirigente del Liverpool (la Juventus, Invitata ad apportare la propria testimonianza, non si è presentata, come ha pure scelto di fare l'Uefa). Riassumiamo quelle che sono, secondo il rapporto, le principali «lacune, mancanze, deficienze*. La gendarmeria — Corpo alle dipendenze del ministero dell'Interno, è l'oggetto delle maggiori critiche. Oli errori dei gendarmi appaiono numerosi, sia nell'imminenza dell'avvenimento che duran¬ te gli incidenti. Invitati a Liverpool per un viaggio di informazione non vi andarono, e neppure effettuarono un sopralluogo allo stadio Heysel, non constatando quindi la fragilità delle barriere per canalizzare e separare i tifosi. Al momento del dramma, inoltre, la maggior parte del gendarmi era fuori dallo stadio e il loro Intervento, a causa di una struttura di comando rigida e di difficoltà di comunicazione, non fu nè tempestivo nè efficace. Il ministero — Gravi lacune vengono denunciate nell'organizzazione del gabinetto di Nothomb, che ha messo In funzione la cellula di crisi non prima delle 19,45, cioè almeno mezz'ora dopo il dramma. Il ministro arrivò sul posto alle 21,30. Gli organizzatori — La commissione d'inchiesta è critica verso gli organizzatori dell'incontro — l'Unione belga e l'Uefa — che non hanno venduto, come avevano garantito alle autorità belghe, i biglietti della curva del dramma, la «Z», a tifosi belgi, ma a italiani, e che hanno scelto per la finale europea uno stadio che non offriva garanzie di sicurezza. La tesi della commissione è che gli organizzatori hanno anteposto l'incasso alla sicurezza. (Ansa) L'inquirente belga accusa anche borgomastro, gendarmi e organizzatori

Persone citate: Ferdinand Nothomb, Nothomb, Robert Collignon

Luoghi citati: Bruxelles, Liverpool